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Ormai ci viene automatico: davanti a qualcosa di bello, che sia un posto nuovo, un tramonto, o un paesaggio, tiriamo fuori il nostro cellulare per scattare una foto e immortalare per sempre un momento felice. Eppure, secondo recenti studi, così facendo rischieremmo di ottenere l’effetto opposto. Se vogliamo davvero ricordare un evento, dovremmo smetterla di scattare foto.
Lo studio ha chiamato a raccolta diversi volontari impegnandoli in svariate attività. Alcuni soggetti potevano registrare e condividere quanto visto e vissuto, altri no. In seguito i candidati sono stati sottoposti a test di memoria con il fine di valutare il loro coinvolgimento emotivo e quanto fossero contenti e soddisfatti dell’esperienza vissuta. Il risultato è che quanti non avevano utilizzato i media ricordavano l’esperienza vissuta molto più nitidamente rispetto a chi, invece, era stato impegnato tutto il tempo a fotografare, registrare e condividere.
In uno di questi test, i partecipanti sono stati fatti entrare in una chiesa molto famosa. Alcuni hanno preso parte ad un tour guidato, nel quale hanno preso appunti sui dettagli della costruzione. Altri, invece, hanno visitato la chiesa avendo con sé un iPod con fotocamera: a questo gruppo è stato chiesto di scattare delle foto, da stampare o da postare su Facebook. Altri ancora, invece, sono entrati nella chiesa a mani vuote. Una settimana dopo il tour, i volontari sono stati sottoposti ad un quiz a sorpresa in cui veniva chiesto loro di raccontare quanto e cosa ricordassero dei dettagli della struttura.
Dal test è emerso che quanti avevano preso parte alla visita sprovvisti di fotocamera hanno dato risposte in media più corrette rispetto a chi era stato dotato di fotocamera.
Una spiegazione potrebbe quindi essere che quando usiamo i nostri dispositivi, ci distraiamo dall’esperienza che stiamo vivendo e, a causa di questa distrazione, non ricordiamo le cose a cui crediamo di prestare attenzione. Dal momento che gli smartphone sono uno strumento si cui ci serviamo quotidianamente, è bene essere consapevoli che rappresentano una forte minaccia per i nostri ricordi.
La Redazione