Le tre facce della medaglia

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Il detto “sono le due facce della stessa medaglia” non si applica in economia. L’Oíkos – la nostra casa_pianeta – ha dei Nómos – regole o leggi – che definiscono diverse modalità di governo. Si prenderà in esame in questa sede la modalità finanziaria, quella produttiva e quella della qualità. La finanza si intende come attività di recupero di denaro attraverso denaro usato per investimenti e finanziamenti, per generare guadagni non derivati da produzione. La produzione, invece, è quella attività che impiega risorse per generare beni e servizi da vendere, senza alcuna considerazione etica per la moderazione, il rispetto delle risorse limitate e la predazione di uomini e natura. Infine la qualità, qualcosa di più difficile da definire. Come si è accennato, nell’economia vi sono altre prospettive da considerare, come quella sociale ad esempio. Certamente l’economia, il governo della casa pianeta, nella nostra contemporaneità, presenta un rapporto problematico. Le implicazioni e gli intrecci sono complicatissimi. Per questo motivo si è scelto di rappresentarla come una medaglia tre facce, per così dire. La faccia che tiene unite “testa e croce” è la Qualità.

Seguire la faccia finanziaria dell’economia come generatrice di ricchezza in soldoni, anche con la scusa di poterla poi usare per il bene della collettività, pare a chi scrive una banale menzogna. Le economie orientate alla produzione di denaro dimenticano qualsiasi altro fine diverso dall’accumularne quanto più possibile. L’accumulo significa poi concentrare Crediti nelle mani di pochi e Debiti sulle teste di molti. Come se ogni volta che scegliamo un ristorante di lusso, facessimo pagare il conto a coloro che non ci sono neppure andati. Le economie finanziarie non sanno sottrarsi alla fittizia creazione di scarsità o sovrabbondanze, per aumentare profitti finanziari. Lo sguardo sulla casa_pianeta non c’è, perché oltre ai giochi finanziari c’è solo uno spazio nel quale li si gioca, ma questo spazio è solo una scatola. Il pianeta è uno spazio funzionale alle regole della finanza.

Seguire la faccia produttiva dell’economia come generatrice di ricchezza, è divenuto il produrre secondo economie di scala crescenti. Per evitare accumuli di prodotti invenduti, si è introdotta la stagionalità dei consumi. Le cose invecchiano in fretta come le mode. Si è introdotta la massificazione del gusto. Tutti alla spiaggia in estate, tutti a sciare d’inverno, tutti in aereo low cost. Il marketing si è messo al servizio dell’economia, non per migliorare la soddisfazione dei bisogni, ma per crearne di nuovi laddove non esistono. L’economia centrata sulla produzione non ama fare i conti con il suo istinto predatorio. Predatorio di lavoratori sottopagati, predatorio di risorse naturali, incurante dell’enormità di scarti che genera e che non riesce a riciclare.

“Due facce della stessa medaglia” non si applica in economia. La nostra casa_pianeta ha leggi che definiscono diverse modalità di governo.

Seguire la terza faccia, come ho scritto nel primo paragrafo, significa muoversi sul sottile nastro che corre ai lati delle due facciate, indicatore dello spessore della medaglia, forse del peso stesso. La Qualità è qui intesa come ogni miglioramento nella vita di una persona, ottenuto non a scapito di un’altra. La dignità dell’altro diventa la Qualità più importante. Ricordo un aneddoto del teologo Raimon Panikkar, lo racconto a braccio, preservando il senso. “Un amico europeo si recò a Città del Messico e visitando un mercato vide un artista indio che vendeva piatti dipinti a mano da lui stesso. Il turista chiese il prezzo di uno di questi piatti. 10 soldi, irrisorio per l’Europeo, ma evidentemente remunerativo per l’Indio. Il mio amico, colpito dalla bellezza del manufatto, chiese di preparare 12 piatti con il medesimo disegno. L’artigiano, dopo aver riflettuto, rispose che il prezzo totale sarebbe stato di 200 soldi. L’Europeo non capì come mai il costo del singolo piatto aumentasse all’aumentare dei piatti ordinati, invece di calare. L’Indio rispose pressappoco così: “Se devo fare 12 disegni uguali chi mi paga il prezzo della noia a far sempre le stesse cose?”.

La Qualità non ha nulla a che fare con la produttività o la finanza, è unicità e dignità per chi produce e lavora e per chi acquista rispetto e rispetto ancora.

Si diceva nel paragrafo introduttivo che la medaglia, metafora scelta per rappresentare gli aspetti dominanti dell’economia contemporanea, ha tre facce. Per essere precisi, le dimensioni politica e sociale dell’economia sono in realtà comprese nella metafora della medaglia. Politica e società sono la ragione stessa dell’esistenza di una economia. La politica interpreta lo sforzo di dare leggi giuste per il vivere sociale. La terza faccia della metafora non è, un po’ provocatoriamente, quella della sorte fra testa e croce. È dignità, il lato che unisce le due facciate e le circoscrive entrambe.

Matteo Filippo Ponti