Come sfruttare la nostra personalità per collaborare meglio

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Ciascuno di noi ha un personale stile di lavoro: questo spiega ad esempio come mai ci sono persone con cui collaboriamo meglio e altre con cui ci viene facilissimo scontrarci. Ad alcuni di noi piacciono i rischi, ad altri piace avere regole precise da seguire, alcuni cercano il consenso, altri vogliono sempre arrivare primi: in un panorama così variegato, è inevitabile che ci siano caratteri che si attraggono ed altri che si respingono. Per questo identificare il nostro personale “modello” di lavoro ci permette di lavorare meglio con gli altri.

Quali sono le personalità più comuni al lavoro?

Esistono quattro stili di lavoro primari basati sul modo in cui le persone interagiscono:

1. Pionieri

I pionieri valutano le possibilità, prendono rischi e stimolano l’energia e l’immaginazione nei loro team. Sono persone che amano pensare in grande, e vogliono sempre approfittare delle opportunità che gli si presentano. Tendono a non essere attenti ai dettagli e prendono decisioni rapide e spontanee, ma spesso un po’ impulsive.

2. Guardiani

I guardiani amano la stabilità, l’ordine e il rigore. Sono pragmatici, orientati ai dettagli e avversi al rischio. Sono attenti ad ogni minimo dettaglio, non è facile per loro adattarsi alle novità, sono prudenti e calcolatori.

3. Piloti

I piloti amano le sfide, amano vedere risultati concreti e raggiungere obiettivi sempre nuovi. Affrontano i problemi con la logica, motivo per cui amano le discussioni che permettono di sviscerare i problemi riducendoli ai minimi termini.

4. Inquisitori

Gli inquisitori preferiscono la connessione e il consenso. Sono diplomatici e amano il lavoro di squadra. Sono persone empatiche a cui viene molto facile entrare in contatto con le persone. Sono il collante che tiene insieme la squadra.

Come sfruttare la nostra personalità per collaborare meglio

Le persone possono essere una combinazione di due tipi e le combinazioni più comuni sono pionieri-piloti e guardiani-inquisitori.

Una volta identificato il nostro stile e quelli dei colleghi, è possibile migliorare la collaborazione e riconoscere i nostri punti di forza o di debolezza.

La maggior parte delle volte quando ci troviamo in situazioni di conflitto con un collega è perché abbiamo stili di lavoro completamente differenti, non si tratta necessariamente di incompatibilità personali: alla luce di questa riflessione sarà più facile tenere a mente i punti di contatto con l’altro piuttosto che le differenze che possono mettere a repentaglio a buona riuscita di un lavoro. La combinazione di diversi stili di lavoro può infatti più spesso portare a risultati migliori in termini di qualità del lavoro. Naturalmente molti di noi vogliono lavorare con qualcuno più simile a loro, ma se si porta in una prospettiva opposta si ottiene una soluzione migliore.

Quindi i leader di un progetto dovrebbero cercare di sfruttare al meglio questi stili per creare un team equilibrato. Un guardiano ha bisogno di un ordine del giorno e tempo per elaborare prima di prendere decisioni, i pionieri vogliono opportunità e una lavagna bianca per il brainstorming. I piloti vogliono arrivare rapidamente al punto, e gli inquisitori vogliono connettersi con gli altri, condividere idee e ottenere collaborazione. Per questo è importante decidere quali compiti dare a ciascuno e quando coinvolgerli nel progetto.

Ai guardiani bisogna lasciare la possibilità di preparare pensieri prima di un incontro, ad esempio, in modo da avere il tempo di cui hanno bisogno. così come ai pionieri bisogna lasciar condurre sessioni di brainstorming. E se le persone che ci stanno attorno non hanno uno stile di lavoro particolare, bisogna farlo emergere in qualche altro modo.

La Redazione