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A chiunque capita di perdere tempo nel corso della giornata lavorativa. È perfettamente normale e, alla luce di questa consapevolezza, è di gran lunga meglio passare questo tempo “sprecato” a fare qualcosa di divertente e rilassante, piuttosto che mascherarlo con qualche progetto stupido da far passare come qualcosa di importante. Nessuno vorrebbe spendere i propri sforzi ed energie su qualcosa che alla fine non ha importanza.
Tuttavia, a volte può essere difficile capire se un compito sia o meno degno dei nostri sforzi o se di fatto si tratta semplicemente di abusare del nostro tempo in ufficio.
Come capire se vale la pena dedicare tempo a una determinata mansione?
Ecco tre segnali che indicano quando un compito è degno delle ore che gli stiamo dedicando, o se è davvero solo un lavoro impegnativo infruttuoso.
1. Qual è il vantaggio?
C’è una vecchia storia sulla ricetta di un polpettone: di generazione in generazione le persone hanno sempre tagliato le estremità del polpettone prima di metterlo in forno. Nessuno ha mai chiesto perché: si limitavano a quello che le istruzioni richiedevano. Ma scavando e scavando, è emerso che semplicemente il primo ad averlo cucinato non aveva una teglia abbastanza grande. Si trattava quindi di un passaggio del tutto superfluo, che le persone continuavano però a mantenere.
Questa è, purtroppo, una trappola in cui cadiamo più facilmente di quanto pensiamo, e per evitarla non serve altro che cercare di riconoscere, anche solo nella nostra testa, qual è il vantaggio effettivo del lavoro che ci sta impegnando. E se ci mettiamo troppo prima di trovare una risposta, non è di certo una buona notizia.
2. In che modo è utile per l’azienda?
In un mondo ideale, ogni singola cosa che facciamo al lavoro si collega direttamente ad un obiettivo aziendale globale: bisogna sempre poter riconoscere in quello che facciamo un piccolo ingranaggio del più grande sistema che è la nostra azienda. Non serve apportare ogni giorno cambiamenti rivoluzionari e significativi: anche il compito più noioso e inutile può essere ben inquadrato in un disegno più ampio. Quando però trovare un collegamento tra quello che facciamo e il miglioramento della nostra compagnia risulta difficile, può significare che stiamo perdendo tempo su compiti poco significativi.
3. Quello che facciamo non è considerato
Ci stiamo occupando di un compito senza che però nessuno riconosca effettivamente i nostri sforzi? In questo caso potrebbe non trattarsi di ingratitudine, potrebbe semplicemente essere che il compito non è importante e che quindi nessuno si accorga se viene portato a termine o meno. Se nessuno se ne accorge, è davvero così importante?
La Redazione