Cos’è il Problem Solving

Tempo di lettura: 2 minuti

Termine nato nell’ambiente matematico, che fa appunto riferimento alla capacità di risolvere problemi, negli ultimi tempi si è esteso fino a comprendere tutte le abilità e i processi cognitivi necessari per risolvere una particolare situazione dalla quale si vuole uscire.

Per Karl Popper il processo di Problem Solving consisteva nel:

  • Incorrere in un problema
  • Studiare tutte le soluzioni già messe in atto per tale problema
  • Cercare soluzioni alternative
  • Applicarle
  • Misurarne l’efficacia
  • Aggiustare la strategia in caso di bisogno

Questa è un’ottima base di partenza, da considerare come fondamento di qualunque processo di Problem Solving, anche se ad oggi conosciamo numerose tattiche e strategie, che non si limitano solamente all’analisi delle soluzioni precedentemente messe in atto.

Per essere dei bravi Problem Solver, e quindi applicare efficacemente le strategie e le tattiche a disposizione, occorre saper guardare il problema da angolazioni diverse, originali; in un certo senso il Problem Solving include anche capacità creative.

Avere inventiva è il vero “elemento geniale” del saper affrontare un problema, e come dice il proverbio ‘’la necessità aguzza l’ingegno’’ spesso dai problemi possono nascere invenzioni rivoluzionarie: come il tergicristalli ad esempio.

Cos’è il Problem Solving

Oggi è assurdo pensare di guidare sotto il temporale sotto un’acquazzone, eppure è stato ideato dopo quasi vent’anni dall’invenzione della prima automobile, e tutto nacque da un grande problema: l’esorbitante costo di una corsa in taxi sotto la pioggia. Esatto! Senza tergicristalli, in caso di pioggia, chi era al volante doveva fermarsi spesso per scendere a pulire il parabrezza, oltre al pericolo a cui si andava incontro, il grande inconveniente per chi viaggiava in taxi era dover pagare l’intera corsa, tempi di ‘’pulizia’’ compresi. Fu l’Americana Mary Anderson a stancarsi di questo spreco di tempo e denaro: un giorno decise di risolvere da sola questo problema, si sedette a tavolino e disegnò il primo prototipo di tergicristalli ‘’portatile’’ che, dopo averlo fatto costruire appositamente, iniziò a portarsi dietro ovunque andasse, montandolo lei stessa prima di ogni corsa in taxi sotto la pioggia.

Andando ad analizzare questo caso con quanto detto prima: M. Anderson è incorsa in un problema (viaggiare sotto la pioggia), ha studiato le soluzioni messe in atto (fermarsi e pulire il vetro), ha cercato una soluzione alternativa (uno strumento che potesse impedire di fermarsi e che pulisse da solo il parabrezza), la applicò e vide che era efficace. Il tutto uscendo dagli schemi e guardando il problema con uno sguardo innovativo, che significa semplicemente distaccarsi completamente dalle soluzioni messe finora in atto dagli altri.

La Redazione