Dizionarietto ragionato dalla A alla L

Tempo di lettura: 9 minuti

Le parole inglesi entrate nel linguaggio corrente tradotte in italiano: il loro significato nella comunicazione strategica aziendale

A

Action plan. Il piano d’azione richiesto per impostare e raggiungere un obiettivo. Tanto più è importante l’obiettivo da perseguire tanto più il piano deve saper valutare ostacoli, imprevisti, in una sola parola difficoltà. La pianificazione è Il risultato di un processo che rispetti tempi, scadenze, consegne e priorità. il lavoro finale ne valuta i passaggi e soprattutto non perde di vista costi e ricavi.

Advertising. Indica avviso, qualcosa che si vuole far conoscere attraverso un mezzo di comunicazione al fine di guidare, incidere, pilotare un bene di consumo o un modello di comportamento. I mezzi a cui si ricorre sono principalmente televisione, radio, stampa, internet. Advertising potrebbe essere equiparato con estrema sintesi alla parola pubblicità.

App. Un termine che appartiene al linguaggio informatico e abbrevia application, applicazione software dedicata ai dispositivi mobili quali smartphone o tablet.

B

Benefit. Quel bene, servizio o agevolazione che un dipendente riceve oltre alla normale retribuzione. Un riconoscimento che premia o incentiva la qualità del lavoro e che si può esprimere nelle più diverse forme, con uno scopo finale sempre chiaro: consentire una voce di risparmio o meglio accompagnare lo stipendio con l’erogazione parallela di una prestazione che ha un valore economico ritenuto di necessità.

Background. Parola composta da “dietro” e “terra”, termini che anticipano il significato di retroscena di un avvenimento, di fatti e circostanze che fanno da sfondo e lo spiegano. Quello che c’è prima e che determina il farsi dell’evento. Il terreno di provenienza varia dall’esperienza personale alla preparazione tecnica o culturale fino alle più diverse voci del sapere. Sono da attribuire alla motivazione di background tradizioni e condizioni che hanno condotto alla realizzazione di un progetto.

Boomers. All’origine c’è la parola boom, che sottintende quel periodo che dopo la Seconda Guerra Mondiale, anni ‘50 e ‘60, aveva portato a un improvviso benessere e ad anni di forte incremento demografico. Boomers sono i nati in quegli anni- In cinquant’anni si sono alternate le più opposte valutazioni: le generazioni votate al lavoro, alla carriera, all’impegno politico hanno lasciato il posto a ragazzi figli delle nuove tecnologie, abituati a una vita in rete, sempre più orientata a decisioni da prendere sulle piattaforme digitali.

Borderline. Il senso deriva da linea di confine, quel passaggio che segna il limite tra due condizioni definite. Oggi lo si usa sganciato da ogni contesto per indicare il punto estremo di una situazione, il luogo che si avvicina al non ritorno. In medicina, dove ha conquistato un posto ben preciso, ha il significato di stato che da normale si avvicina allo stato patologico.

Browser. Secondo la definizione che ne dà il dizionario di Oxford Languages: in informatica è il particolare programma per navigare in Internet che inoltra la richiesta di un documento alla rete e ne consente la visualizzazione una volta arrivato.

Brand. Il significato immediato è “marchio”, ma nel linguaggio strategico diventa un contenitore di simboli che si estende a investire tutto quello di cui si fa portavoce o traduttore. Così a seconda della funzione che ricopre diventa slogan, nome, logo, segno distintivo di un’azienda. Contemporaneamente costituisce l’immagine che il prodotto è tenuto a trasmettere senza entrare in quella rappresentazione dei valori stessi che lo costituiscono.

Briefing. Breve riunione di lavoro, generalmente all’interno di un’azienda o per acquisizione ormai consolidata in ambiente militare, nel corso della quale vengono impartiti sintetici ordini operativi. L’incontro ha lo scopo di passare informazioni o istruzioni con uno scopo ben preciso, mettere a fuoco un compito la cui realizzazione deve essere affidata a chi avrà la responsabilità di portarla a termine.

Business. Attività economica, ma parola frequentemente abbinata ad altre che ne arricchiscono e completano il significato. Due esempi:

  1. Business model che identifica sinteticamente l’insieme degli aspetti che caratterizzano una specifica azienda, che ne costruiscono la sua originalità; nello stesso tempo fornisce quegli elementi che ne garantiscono il valore, ne definiscono la strategia e la struttura organizzativa, i processi operativi, le specificità delle relazioni con fornitori, clienti, collaboratori.
  2. Business plan, piano per mettere a punto l’attività imprenditoriale, utile per capire come gestirla al meglio e per comunicare con gli interlocutori interessati al progetto d’impresa (per esempio i finanziatori).

C

Claim. L’equivalente di slogan. Una frase breve, studiata per sottolineare la peculiarità di un prodotto o di un servizio o la particolare vantaggiosità legata all’acquisto. Un’affermazione che deve trovare conferma e motivazione nell’orientare il consumatore verso la scelta di un bene senza lasciare dubbio sulla sua specificità. Un messaggio da affidare alla memoria, ma che deve essere riconosciuto insieme alla marca che lo interpreta.

Concept. È la prima idea su cui nasce un prodotto. Deve descriverne le caratteristiche. Nella sua accezione più comune deve descriverne quelle qualità che hanno la possibilità di essere amplificate, per poi portare alla conclusione attesa. Concept è la premessa a quel processo di sviluppo che si conclude non solo con la creazione di un novo prodotto, ma anche con il suo posizionamento sul mercato.

D

Design. L’equivalente di disegno, ma con il significato di ideazione e progettazione di oggetti predisposti all’uso in grandi quantità, forme da prodursi in serie dall’industria dopo uno studio della forma in relazione alla loro funzionalità. La traduzione corretta è quindi “disegno industriale”.

Desktop. È il piano della scrivania, che non cambia significato quando si riferisce al linguaggio informatico e diventa parte dello schermo del computer in cui sono disposte le icone che rappresentano le risorse, i programmi e i documenti utilizzabili dall’utente.

E

Engagement vuol dire coinvolgimento. Nel mondo della comunicazione aziendale indica la qualità e l’intensità delle relazioni sociali in cui il consumatore è coinvolto in una strategia di marketing. Dietro all’engagement c’è un marchio capace di dotare il prodotto del merito di instaurare con i propri utenti un rapporto forte e longevo.

F

Fact cheking. Verifica dei fatti o delle fonti È espressione usata nel linguaggio giornalistico e indica quanto è stato fatto per accertare gli avvenimenti o i dati presi in considerazione in un testo scritto o parlato.

Fakenews. Notizie false o notizie inventate ad arte con lo scopo di manipolare l’opinione pubblica. Notizie che circolano grazie alla presa in carico di Internet o dei social network con le più diverse motivazioni, dalle apparentemente innocue alle più subdole, che si rendono credibili se non interviene una verifica, un approfondimento, un attento studio della fonte.

Feedback. Parola usata in ambiti diversi, da quello tecnico a quello scientifico, ma nel marketing è un’informazione che viene inviata a qualcuno per mettere in evidenza ciò che si può fare per migliorarne le prestazioni, i prodotti, i servizi. È cioè l’espressione che indica la possibilità di trasmettere un contenuto a uno o più destinatari in un qualsiasi processo e flusso comunicativo. Il feedback è indicato come “retroazione” ovvero un’informazione di ritorno che comunica l’effetto sortito e rappresenta una risposta/reazione.

Follower. In uso nei social network è colui o colei che sceglie di seguire i contenuti di un preciso utente in modo da tenersi costantemente aggiornato su quanto pubblica. Spazi di ricerca sono soprattutto Facebook, Twitter e Instagram che dispongono di una particolare sezione che permette di trasmettere immagini, video e in generale notizie capaci di agganciare e far diventare assiduo l’interesse di certa categoria di utenti.

Format. Tradotto “formato”, ha però due derivazioni specifiche. In informatica è lo schema che predispone, ad esempio nella fotocomposizione, il numero dei caratteri per ogni riga, la spaziatura, l’interlinea e il tipo. Format indica quindi la disposizione cui i caratteri e i simboli grafici devono attenersi in un processo di elaborazione.

Nel linguaggio televisivo format è l’idea di un programma, da acquistare da un’altra rete, che ne consente l’adattamento nella lingua del proprio Paese.

G

Governance. Si riferisce all’insieme di regole, di ogni livello (leggi, regolamenti) che disciplinano la gestione e la direzione di una società o di un ente, pubblico o privato. Nel linguaggio aziendale e secondo la definizione del dizionario Treccani “il metodo e la struttura organizzativa con la quale si distribuisce il comando tra i dirigenti di un’impresa”.

Guest star. Ospite d’onore. È la definizione a cui ci si attiene per raccontare la partecipazione straordinaria a uno spettacolo cinematografico o televisivo di un personaggio in un ruolo di secondaria importanza.

H

Hacker. Viene attribuito a chi, dotato di particolari competenze informatiche, le sfrutta al fine di entrare nei dettagli dei sistemi programmabili per ricavarne un nuovo utilizzo. Chi si introduce abusivamente in una rete e ne utilizza dati e informazioni.

Hit. È ormai consuetudine attribuire a questo vocabolo il significato di canzone o libro o film di grande successo. Ma quale voce del verbo to hit assume molti significati: colpire, battere, mettere a segno, raggiungere l’obiettivo.

Hub. È un centro di raccolta di gran parte del traffico in un determinato Paese, un fulcro che unisce anche solo per brevi momenti arrivi e partenze da e per ogni località. Esempio: un aeroporto scelto come scalo di collegamento da e per destinazioni secondarie. Nel suo significato più tecnico, quello dell’informatica, hub è il luogo che centralizza i dati prima di essere smistati e ridistribuiti percorrendo le misteriose vie attraverso i cavi.

I

Influencer. Colui che in virtù della sua competenza o credibilità è in grado di incidere è giudizio o una valutazione, quasi sempre di fronte a un bene di consumo. Si tratta solitamente di un individuo che arriva a influenzare le scelte degli altri per l’alto livello di conoscenza che gli viene riconosciuto e che fa proprio con specifiche capacità comunicative, non solo verbali.

Insight. Letteralmente è la capacità di vedere “dall’interno” una situazione per meglio comprenderla. Nel marketing è la capacità di dare evidenza al problema che un nuovo prodotto si propone di risolvere, dal punto di vista del potenziale acquirente o possibile consumatore.

L

Leader. Parola il cui significato è ormai ampiamente esteso alle più diverse categorie: da quella politica a quella sportiva fino a quella culturale. Leader è l’equivalente di capo, di guida, di primo fra tutti. La leadership è la capacità di esercitare la propria supremazia su un gruppo attraverso decisioni che i propri seguaci condividono e accettano.

Link. Abbreviazione di hyperlink, è espressione del linguaggio informatico per indicare un collegamento ipertestuale, cioè il rinvio da un’unità informativa su un supporto digitale a un’altra. In un ipertesto è la parola o l’immagine che una volta selezionata rimanda a una nuova pagina.

Lobby. Gruppo di persone legate da interessi comuni che si propongono di esercitare la loro influenza su chi ha facoltà di decisioni politiche, per ottenere l’emissione di provvedimenti normativi, in proprio favore o dei loro clienti. Questa influenza è svolta al fine di promuovere gli interessi di determinate categorie di imprenditori. Perlopiù ha un significato negativo, anche se in origine lo scopo del lobbista era quello di far sì che il destinatario ricevesse informazioni corrette sulle quali basarsi per poter compiere le proprie decisioni in totale consapevolezza.

Lockdown. Le misure di confinamento o di blocco che impongono restrizioni alla libera circolazione per ragioni relative alla salute o a questioni di pubblica sicurezza. Tali misure sono state imposte d’autorità durante l’emergenza da Coronavirus, quando sono state sospese sia le attività commerciali, sia gli assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Luisa Maria Alberini