Il segreto per allenare il tuo cervello alla memoria

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Non esiste una cattiva memoria, ma solo una memoria poco allenata.

Come memorizzare i nomi delle persone

Secondo recenti studi, sembrerebbe che dimenticare i nomi sia la debolezza più comune nella memoria della maggior parte soggetti intervistati: la difficoltà deriverebbe semplicemente dal fatto che non siamo fatti per ascoltarli e percepirli bene. Infatti il 90% delle informazioni che arrivano al cervello sono di tipo visivo: questo significa che tendiamo a memorizzare più immagini che suoni.

Quando ci viene presentato qualcuno abbiamo circa 20 secondi per fissarne il nome nella memoria: per ricordarci il nome di qualcuno sarà necessario, in virtù della natura prettamente visiva della nostra memoria, associare tale nome ad un qualunque significato che ci aiuti a ricordarlo. Il miglior modo per dare significato ad un nome è trasformarlo in una immagine sciocca. Anzi, più l’immagine è ridicola, meglio è.

Di fatto il nostro cervello tende a ricordare meglio le cose illogiche di quelle logiche: ecco perché pensare ad una associazione mentale buffa o sciocca ci permetterà di tenere meglio a mente il nome appena sentito. Infatti per far funzionare al meglio la nostra memoria, è più conveniente immagazzinare le informazioni in maniera illogica, per poi inserirle con il tempo in un pattern logico, che costituisce la nostra memoria a lungo termine.

Il segreto per allenare il tuo cervello alla memoria

La tecnica “corpo, macchina, viaggio”

Se il primo step è immagazzinare informazioni nuove in maniera bizzarra e illogica, quello successivo è iscriverle in un pattern ben definito, secondo un trucco meglio conosciuto come “corpo, macchina, viaggio”. Si tratta di imprimere nuove conoscenze su percorsi mentali collaudati, per esempio associando le nuove informazioni che vogliamo memorizzare a parti del nostro corpo, della nostra auto o della nostra casa (insomma qualunque cosa che conosciamo in maniera approfondita e che sia ben consolidata nella memoria a lungo termine). In questo modo sarà più facile stabilire nuove connessioni sinottiche nel nostro cervello, creando, di fatto, un viaggio attraverso qualcosa che conosciamo molto bene per ritrovare informazioni sulle nozioni nuove che vogliamo apprendere (che sia il nome di qualcuno, un indirizzo, una data o le capitali del mondo).

Come per qualsiasi cosa nella vita, migliorare la memoria richiede pratica: più si impara, più connessioni sinottiche si creano, più diventa facile imparare, rendendo di fatto le nostre possibilità di apprendimento infinite.

La Redazione