Come evitare bufale e fake news

Incroci di Pensieri tra Claudio Michelizza, lo Sbufalatore di Bufale.net e Luca Brambilla, Professore di Comunicazione Strategica.

Un’intervista incentrata sulle fake news e sul ruolo di Bufale.net nel tentativo di contrastarle.

Qui il link per approfondire il tema delle bufale e delle fake news.

Claudio Michelizza
Ideatore, co-fondatore nonché noto Sbufalatore di Bufale.net, uno dei più importanti servizi in Italia contro le fake news.
Claudio Michelizza nasce a Castellanza (VA) nel 1978 e sin da piccolo si appassiona al giornalismo e alla storia. Entrambe le passioni lo portano a sviluppare uno spirito critico che, negli anni, diventerà la sua missione: dare il suo contributo alla corretta informazione sposando la causa del fact-checking, del debunking e della lotta alla disinformazione. In rete è conosciuto come “Lo Sbufalatore” e nel mondo del lavoro è un Data Analyst, SEO, Social Specialist ed esperto in Tag Container (Google Analytics, Act Commander, AT Internet, Trackingbox, Google Tag Manager, Adform, Data Studio). Oggi Claudio Michelizza ha una rubrica fissa su 5 radio nazionali, regionali e locali, fra le quali Radio24, RaiRadio Due e altre. Insieme allo Zoo di 105 ha lanciato la prima rubrica radiofonica sulle fake news seguita da tutti gli italiani a livello Nazionale. Nel suo impegno con Bufale.net si occupa anche di formazione di nuovi debunker presso le scuole ed è spesso ospite di convegni sul tema.

Minutaggio
  • 0.24 – 0.49: Di che cosa si occupa uno sbufalatore professionista come te?  
  • 0.49 – 1.38: Qual è lo scopo di Bufale.net? 
  • 1.38 – 4.12: Come formate le persone a un sano spirito critico?  
  • 4.12 – 6.57: Cosa ci guadagnano coloro che diffondono le bufale?  
  • 6.57 – 9.33: Che connessione c’è tra bufale e testate ufficiali?  
  • 9.33 – 11.17: Come si sta muovendo il mondo politico e istituzionale per giostrare il problema delle fake news? 
  • 11.17 – 12.58: Come sarà Bufale.net tra un anno? 
  • 12.58 – 15.53: Ci sono politici che sfruttano la viralità di certe fake news? 

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