L’agenda per organizzare lavoro e tempo libero

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Ormai l’anno nuovo è iniziato e una domanda dovrebbe risuonare nella testa di ciascuno: come usare al meglio il mio tempo? Da docente di soft skills neuroscientifiche, com’è facile immaginare, non amo la lista delle buone intenzioni, in cui si ritrovano puntualmente obiettivi come: fare sport tutti i giorni, mangiare sano, leggere, ecc. Un vecchio detto recita: “La strada verso l’inferno è lastricata di buone intenzioni”. L’approccio che mi sembra più serio permette invece di partire da un’analisi di come in generale viene utilizzato il tempo, per poi iniziare ad applicare metodi semplici ed efficaci fin da subito.

La durata media della vita, com’è noto a molti, è di circa ottant’anni. Meno note sono le informazioni su come spendiamo il nostro tempo. Da una statistica emerge infatti che trascorriamo quattro anni nel traffico, nove a tavola, ventisette dormendo (per quanto mi riguarda almeno trentacinque), tre in coda, due a lavarci, quattro a cucinare, cinque al telefono, undici a lavorare, cinque e mezzo a fare le pulizie in casa, sei a guardare la televisione, diciassette seduti e trenta in piedi. Infine passiamo circa centodieci giorni a farci la barba (se siamo uomini) e centoquaranta a baciarci.

L’agenda per organizzare lavoro e tempo libero

Osservando la statistica sono lieto di constatare che probabilmente passerò più tempo a baciare che non a farmi la barba, ma mi spaventa scoprire quanto tempo rischio di sprecare ogni giorno. Per iniziare a migliorare la propria agenda quindi suggerisco di fare un’unica e semplice operazione: iniziate a misurare come utilizzate il vostro tempo. Come? Partite con il dedicare una decina di minuti la sera segnando su un foglio tutti gli appuntamenti che avrete per il giorno dopo, e suddividete la giornata lavorativa in slot da mezz’ora l’uno. Avrete quindi due colonne di fronte a voi: da una parte tutti gli orari, e accanto tutti gli appuntamenti con i tempi già prefissati.

Questa operazione è di per sé estremamente utile perché preparare un’agenda obbliga la persona a fare strategia su quanto tempo spendere per ciascuna attività. Accanto alla seconda colonna dovrete però ora disegnarne una terza. Alla fine della giornata, in quella terza colonna dovrete scrivere un semplice “ok”, se le cose sono andate come avevate previsto, oppure una nota in cui scrivere cosa avete fatto in quel lasso di tempo inizialmente previsto per un altro appuntamento. Alla fine della settimana avrete davanti a voi un’analisi semplice, ma molto efficace, di come spendete realmente il vostro tempo, e soprattutto avrete molte più informazioni su come costruire l’agenda della settimana successiva. Nel corso delle successive settimane vedrete che diventerete sempre più strategici nell’organizzare gli appuntamenti, e che soprattutto i famosi “imprevisti” saranno davvero rari.

Infine, un ultimo suggerimento operativo: come i più attenti si saranno accorti, la somma degli anni nella statistica che ho presentato supera gli ottant’anni, semplicemente perché molte attività sono fatte assieme. Da quest’ultima osservazione possiamo trarre un utile spunto per una strategia: chi ha come obiettivo fare più sport e diventare più colto potrà combinare l’utilizzo della cyclette alla visione di documentari o telegiornali. Così facendo, usando lo stesso slot di tempo porterà avanti ben due obiettivi. È un buon modo per iniziare l’anno, no?

Luca Brambilla

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