Inventarsi una carriera (prima che lo faccia qualcun altro)

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Abbiamo deciso di continuare a lavorare. Purtroppo non arriva nessuna manna dal cielo e nessun biglietto della lotteria milionario, dobbiamo lavorare. Punto.

Al giorno d’oggi intraprendere una carriera diventa sempre più difficile, soprattutto quando qualcuno la sta facendo prima di noi, meglio di noi e magari nella stessa realtà in cui lavoriamo noi. Un bel problema. L’uomo è caratterizzato a livello genetico dalla competizione e far carriera è il nostro concetto lamarckiano di evoluzione, arrivare più in alto possibile nella scala sociale o aziendale per avere più soldi, più potere e più diritti dell’ultimo. Possibilmente in maniera leale, ma questo è un argomento spinoso.

Per evitare conflitti con burberi senza scrupoli ci si mette in proprio, si crea la propria fetta di mercato (che spesso paga come scelta) e si diventa pionieri di ambiti lavorativi inesplorati. Se siamo i primi o gli unici non abbiamo competitors, la cosa è semplice. Una partita a scacchi con gli altri che hanno avuto la stessa idea di inventarsi un lavoro. Non solo di crearselo ma di saperlo svolgere al meglio prima che qualcun altro lo impari a sua volta a farlo e a farlo meglio.

Tra le molteplici possibilità di carriera ce ne sono alcune davvero interessanti, altre che hanno solo il “titolo nobilare” e altre che hanno bisogno di competenze altissime ma che daranno soddisfazioni mostruose.

Alcuni esempi di lavori inventati

1. Avvocato on-line: un vero e proprio studio legale nel web dove non c’è bisogno di appuntamenti per riceve ma un semplice scambio di mail e file, si paga la consulenza come qualsiasi sito e-commerce e la prestazione garantisce la stessa serietà e professionalità di uno studio fisico, reale in piena regola. Non sono in molti quindi bisogna darsi una mossa con la facoltà di giurisprudenza.

2. Agricoltore verticale: nell’industria 4.0 dove software, app e social la fanno da padroni anche la cara vecchia agricoltura ha bisogno dei suoi spazi. Non potendo ancora coltivare bit e dati, si devono piantare pomodori e carote. Nelle grandi città piene di grattacieli sta prendendo sempre più piede la necessità (o moda) di avere l’orto in terrazzo o addirittura su più piani, quindi, per quei top manager che non hanno tempo ma hanno voglia di mangiare sano, entrano in gioco questi agricoli esperti non solo di ortaggi ma anche di free climbing. A curare le dinamiche dell’orto e i sistemi di irrigazione piano per piano di altissimi palazzi nel centro delle metropoli.

3. Nanomedico: qui si entra nello specifico. I nanomedici sono figure già esistenti ma con scarsissima reperibilità: una via di mezzo tra un chirurgo ed un ingegnere informatico, una sorta di creatura mistica perfetta in grado di utilizzare al meglio le nanotecnologie, settore sempre più in espansione, e le competenze medico-chirurgiche per poter operare su un essere umano. Questo ibrido rappresenta, forse, la figura professionale del futuro tra le più ambite. Sicuramente sarà una delle meglio remunerate.

4. Personal brander: questa è una figura che tutto sommato esiste già, un parente acquisito del Social Media Manager, solo che il Personal Brander o il Business Celebrity Builder lavora solo per la diffusione del marchio di un’azienda. Insieme al Responsabile Marketing e al Web Reputation Manager, ha il compito di costruire l’immagine di una determinato marchio attraverso l’analisi dei consumatori. Una professione di cui, ultimamente, le celebrità “abusano” in modo che sui social la loro immagine risulti perfetta, sia in qualità che in quantità, e mai banale. Applicata ad un azienda è sicuramente una figura utile ma niente che un esperto di marketing e comunicazione non sappia fare.

In sostanza queste sono solo quattro delle professioni ex novo che si possono intraprendere. Carriere diverse dal solito dove chi primo arriva meglio lavora. Una sorta di gioco delle sedie dove una volta finita la canzone delle carriere tradizionali il primo che se ne inventa una si siede e non casca per terra.

Carmelo Zambara