Competenze e Cv: tiriamo fuori il coraggio

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Come vengono scelte le caratteristiche dei candidati

Sveliamo una (scomoda) verità: la maggior parte delle persone chiamate a stilare le caratteristiche che devono avere i candidati lo fa quasi a caso. Spesso la scaletta degli elementi richiesti non è scritta in maniera professionale e scientifica, bensì secondo intuizioni e preferenze umorali. Qualche tempo fa, per fare un esempio, ci è capitato di assistere alla fase di stesura dei desiderata per un ruolo da manager. La figura in questione avrebbe avuto un ruolo chiave nella società (in gergo si dice “un uomo da 100 K all’anno”), pertanto avevamo ottenuto di partecipare sia alla fase di colloquio vero e proprio, sia a quella di scrittura delle richieste da affidare poi a una società di head hunter. Volendo fare un esperimento, abbiamo chiesto alle tre figure chiave dell’azienda di scrivere in solitudine le caratteristiche tecniche e umane che secondo loro erano necessarie.

Per la prima volta, quindi, il responsabile delle risorse umane non era solo a stilare il famoso elenco, ma era affiancato dal direttore tecnico e dall’AD. In breve: le tre schede apparivano molto diverse, non solo per quanto riguarda l’aspetto delle soft skill, ma perfino per le competenze tecniche richieste. Abbiamo così iniziato un lavoro per meglio specificare le caratteristiche e le funzioni che avrebbe dovuto svolgere il futuro manager assunto. In sostanza, la società stava per investire centomila euro per una figura non ben specificata!

Cosa le aziende cercano realmente

Questo aneddoto contiene anche un suggerimento operativo per i giovani che si stanno avvicinando al lavoro. Sappiate che non dovete avere troppi timori se delle molte competenze richieste non ne avete qualcuna. Presentatevi lo stesso al colloquio o comunque inviate il curriculum. In fondo, nella maggior parte dei casi, le aziende cercano persone con competenze che quasi nessuno possiede e si accontentano di imbarcare nella società persone serie e determinate perché saranno facilmente formabili sul profilo tecnico. Inoltre, sostenere molti colloqui è una forma di esercizio di public speaking, può portare nuovi contatti e soprattutto è un’occasione per scoprire punti di forza e di debolezza della propria formazione professionale e perfino umana.

Ciò che fa la differenza è il coraggio insieme con il desiderio di continuare a imparare. Come ci disse un imprenditore tempo fa: «Il mondo del lavoro è come un palazzo. Non è importante a che piano accedi. L’importante è entrarci sapendo che, se sei in gamba, troverai le scale per salire fino agli ultimi piani».

Luca Brambilla