Comunicazione Non Verbale: il passo

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Come con le gambe, così anche i piedi possono rivelare molto della personalità di qualcuno e soprattutto emettono segnali quasi mai filtrati dal soggetto in questione. La regola base può essere spiegata con il classico esempio degli sci: se si posizionano gli sci verso l’interno si va a spazzaneve e si frena l’energia del corpo, mentre se si divaricano troppo gli sci si finisce per andare a gambe all’aria avendo usando male la spinta. Viceversa, un piede con punta dritta è il piede di una persona sicura di sé, che punta ad un obiettivo e non lo molla finché non l’ha raggiunto. Tornando all’esempio dello spazzaneve, possiamo essere certi che una persona con i piedi verso l’interno sta frenando, e allora conviene osservare la postura della restante parte del corpo. Se noteremo un busto cadente, spalle all’indietro e testa inclinata, potremo essere sicuri che quella persona è riservata e starà pensando a faccende personali che la preoccupano.

Se invece in abbinamento con dei piedi rivolti verso l’interno troveremo un busto aperto e spalle dritte, potremo notare un contrasto tra la parte superiore del corpo e quella inferiore. Ci sarà quindi da parte della persona il desiderio di aprirsi a un dialogo, ma non ci sarò energia sufficiente per convincerla ad aprirsi fino in fondo, visto che ci sarà sempre la parte inconscia, manifestata tramite le gambe, a frenarla. Le gambe con i piedi rivolte verso l’esterno sono tipiche delle persone che vogliono sembrare sicure, all’attacco, ma che poi finiscono per sprecare energia inutilmente senza riuscire a raggiungere la meta. Il corpo suggerisce a chi lo osserva che quella persona ha la tendenza a distrarsi durante il lavoro.

Comunicazione Non Verbale: il passo

Ovviamente esistono anche varianti e combinazioni. Per esempio, una persona con le gambe che puntano notevolmente verso l’esterno dimostra di essere, nonostante la millantata sicurezza, un soggetto instabile, e di avere una natura emotiva abbastanza influenzabile. Troppo spesso, durante i colloqui di assunzione, non si presta la dovuta attenzione alla parte inferiore del corpo, pensando erroneamente che tutto quello che una persona ha da dire lo comunichi tramite il viso; se si analizzassero anche gambe, passo e arti inferiori in movimento si eviterebbero tuttavia assunzioni sbagliate per posizioni delicate. Il problema è che le stesse persone che si occupano dell’assunzione sono spesso impreparate e si basano, senza neanche rendersene conto, più sulle proprie sensazioni e simpatie piuttosto che su quel che il candidato trasmette veramente.

Luca Brambilla