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Nel corso della mia vita ho partecipato a un numero considerevole di riunioni e vorrei elencare qui brevemente 5 cose da non fare e alcuni suggerimenti operativi di posizioni da assumere per essere sempre pronti e “sul pezzo” durante la vostra riunione.
Cosa non fare durante le riunioni
- Non allungare le gambe sotto il tavolo. Solo chi guida la riunione si potrebbe permettere un simile atteggiamento e sarebbe meglio che lo facesse, se proprio non riesce a farne a meno, verso la parte conclusiva della stessa per far capire che ormai i punti chiave sono stati ben identificati e si sta procedendo verso il delineamento dei dettagli ultimi.
- Non avere sempre le braccia conserte. Questo tipo di posizione appare come un segnale di chiusura e darebbe l’impressione che non siete d’accordo con quanto affermato o, peggio, che siete rigidi di fronte a ogni possibile cambiamento.
![Dimmi come ti siedi e ti dirò se ascolti](https://magazine.comunicazionestrategica.it/wp-content/uploads/2020/04/Dimmi-come-ti-siedi-ti-dirò-se-ascolti-postura-comunicazione-non-verbale-cnv.webp)
- Non avere il gomito appoggiato al tavolo. La posizione di uno col gomito appoggiato al tavolo e magari che si sorregge la testa con il pugno o la mano aperta è il classico segnale di noia. Assolutamente non indicato durante una riunione dove si presume che ognuno dia il suo contributo.
- Non tamburellare con le dita e non giocare con oggetti vari. Questi gesti non solo portano a far distrarre chi li compie, ma possono anche destare la curiosità di qualche collega e portare nel vortice della distrazione anche lui.
- Non abbuffarsi di bevande e snack. Qui mi spiegherò con un simpatico aneddoto personale. Qualche tempo ho partecipato a una riunione nella sede principale di JPMorgan Chase & Co, e la segretaria del manager director aveva gentilmente allestito una bella sala riunioni con dentro ogni possibile bevanda e leccornia (avevo contato quindici bevande diverse!). Purtroppo un partecipante si dilettò così tanto nello sperimentare snack e bevande varie che si distrasse nei punti salienti della riunione e perse la consulenza, che venne assegnata a un altro. Purtroppo ci sono casi in cui un semplice cioccolatino ti può costare diverse migliaia di euro!
![](https://magazine.comunicazionestrategica.it/wp-content/uploads/2020/04/Dimmi-come-ti-siedi-ti-dirò-se-ascolti-postura-comunicazione-non-verbale-cnv2.webp)
Cosa fare durante le riunioni
Conviene assumere una posizione semplice, ma aperta. Quindi essere seduti composti, con le gambe piantate per terra e di fronte alla sedia, piegate a novanta, senza metterle sotto la sedia, perché si creerebbe una posizione di fuga. Avere la schiena dritta e le mani giunte sul tavolo, avendo sempre un quaderno o un supporto come ipad o altro per prendere appunti in modo da avere un continuo posto dove segnare i passaggi concettuali più importanti per non perdere il filo del discorso.
Infine tenete sempre a mente che non solo è vera la regola che se uno è composto sembra che stia seguendo, ma soprattutto è vero il contrario, cioè che se uno si mette in una posizione di ascolto, anche il cervello è stimolato a ricollegarsi al discorso e seguire.
Luca Brambilla