Formazione 4.0: l’ E-learning

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Quando si utilizza il termine “formazione” si tende a pensare all’impostazione classica della classe in cui, fisicamente, sono presenti due attori ben definiti: insegnante e alunno. Se per un attimo però abbandonassimo il classicismo esperienziale potremmo renderci conto di quanto questa impostazione si stia adattando, proiettandosi verso nuovi concetti. 

Dagli anni 2000 sono state inserite nel mondo della formazione aziendale e privata, metodologie formative innovative che ad oggi sono la quotidianità per molti. L’introduzione da parte di strumenti di innovazione del processo formativo in azienda risalgono però al 2008 con i Mooc (Massive Open Online Course) a cui sono seguite aule virtuali, webinar e Gamification. Nel 2014 si registrava un 31% di dipendenti che effettuavano attività formative aziendali realizzate con modalità innovative e oggi, data l’emergenza sanitaria, i dati sono aumentati esponenzialmente. 

Formazione oggi = E-learning 

Dove c’è cambiamento c’è Internet e l’evoluzione delle modalità formative negli ultimi anni possono riassumersi in un unico termine: E-learning.

Iniziamo facendo un po’ di chiarezza: con E-learning possiamo comprendere tutte le attività formative effettuate online e che quindi permettono a utenti e relatori di interagire a distanza tramite piattaforma. Per piattaforma di E-learning si intende non solo lo strumento che permette di seguire una specifica lezione in streaming, ma anche di avere un archivio “a portata di utente”, con tutto il materiale del corso e le lezioni registrate da fruire in qualsiasi momento e soprattutto, ovunque.

Esistono, due tipologie di lezione online: 

  • Streaming: è la modalità che impone una partecipazione in diretta a orari prefissati. Gli attori coinvolti si collegano alla riunione e interagiscono in tempo reale con commenti o domande via chat. Questa modalità porta come esempio principale quello dei webinar formativi che nell’ultimo periodo hanno avuto un’espansione notevole, sicuramente per tutti quei professionisti che da remoto hanno dovuto riadattare interi processi lavorativi. I webinar formativi sono tendenzialmente tenuti da uno, massimo due relatori e impongono la registrazione degli utenti fornendo un link ad uso esclusivo. 
  • Ondemand: L’impostazione rimane molto simile ai webinar e spesso vengono utilizzati gli stessi strumenti che permettono entrambe le modalità. La vera differenza tra le due tipologie è che in quest’ultima le lezioni sono registrate dal relatore, usufruibili dagli iscritti al corso in qualsiasi momento o secondo tempistiche definite. Le academy con gallerie complete online aziendali o private sono a pagamento con abbonamenti o unatantum.
Quando si utilizza il termine "formazione" si tende a pensare all'impostazione classica della classe in cui, fisicamente, sono presenti due attori ben definiti: insegnante e alunno. Se per un attimo però abbandonassimo il classicismo esperienziale potremmo renderci conto di quanto questa impostazione si stia adattando, proiettandosi verso nuovi concetti.

Analizzati i concetti base per qualsiasi percorso formativo, non si devono perdere di vista efficienza ed efficacia puntando sui punti cardine di un corso ben strutturato: i contenuti, gli strumenti e il relatore

I contenuti

La costruzione di un contenuto digitale, diversamente dai contenuti cartacei offre svariate possibilità di interazione e permette concretamente di portare maggior appeal all’utente finale. La qualità del contenuto riveste maggior valore su una piattaforma di Elearning, dovendo non solo essere strumento principale di raccolta delle informazioni, ma anche elemento essenziale per invogliare l’utente mantenendo alti l’attenzione e l’interesse sull’argomento. Un video dove un esperto del settore espone una tesi pratica con dimostrazioni e statistiche comprovate può avere un impatto positivo che permette di ottimizzare la memorizzazione dei concetti in modo associativo mediante un’esperienza formativa completa. 

Il contenuto per una lezione in modalità streaming spesso viene associato al concetto di slide. È giusto precisare che le slide sono “solo” uno strumento, mentre il contenuto è ciò che le slide portano alla conoscenza dei partecipanti veicolati dall’esperienza, dalla programmazione e dallo studio del relatore. 

Gli strumenti 

Vi sono differenti strumenti che possono aiutare il relatore a trasmettere in maniera efficace i contenuti formativi del corso. Il primo pensiero, come già detto precedentemente, va alle slide, strumento utilizzato sempre anche nelle formazioni in aula e che trasposto nella formazione online mantiene il suo fine. Le slide vengono spesso sottovalutate, mentre numerosi studi associano la capacità di costruire slide efficienti solo ai grandi comunicatori, evidenziando l’importanza del ruolo del formatore collegato ai contenuti e all’utilizzo dello strumento stesso. Le slide dovrebbero essere sempre: 

  • Progettate: l’equilibrio della progettazione è un elemento fondamentale per un corretto apprendimento. Le slide devono guidare l’occhio del lettore proprio dove si vuole aumentando l’efficienza verso un determinato scopo;
  • Chiare: durante una lezione non ci si può soffermare su slide particolarmente complesse e discorsive, mentre occorre richiamare la memoria visiva dell’utente;
  • Con un unico font: è da tutti gli esperti consigliato di mantenere un unico font, che sia particolare e nuovo, evitando i più classici e creando una linea guida facile da seguire anche a livello grafico
  • Ottimizzando immagini, grafici e video: le slide migliori sono quelle con elementi multimediali di qualità che riportino esempi importanti e chiari; 

Vi sono, poi, differenti strumenti che possono contribuire a costruire un percorso formativo in modi alternativi utilizzando logiche di confronto e team-building coinvolgendo gli attori con differenti approcci e sono gli strumenti di videoconferenza e co-working. 

  • Strumenti di videoconferenza: Microsoft Teams, Zoom, Webex, Google Meet sono alcuni nomi che sicuramente negli ultimi mesi hanno preso sempre più piede nella quotidianità lavorativa di molti uffici. Diversi ore di formazione sono spese in condivisione video online permettendo una formazione teorica associata a operatività pratiche e più semplici da immagazzinare. 
  • Strumenti di co-working: con questo termine si indicano tutti quegli strumenti che permettono di progettare in contemporanea sullo stesso file collaborando a un progetto o a un’idea comune. A seconda del numero dei partecipanti potranno essere utilizzati strumenti differenti. Con condivisione statica o attività asincrona si intendono strumenti quali Gsuite (es. Document) o la suite Microsoft 365 business (Word) che permettono di essere condivisi in modo immediato ma senza interconnessione visiva mentre con condivisione dinamica o attività sincrona strumenti come le piattaforme  OWVC (Online Whiteboard for Visual Collaboration) come Miro e MindMeister  che permettono anche contemporaneamente di prendere appunti, commentare o fare disegni su una “lavagna” virtuale sotto gli occhi di tutti i partecipanti. 

L’importanza del relatore

In un percorso di formazione online ogni elemento prende più valore, poiché il pubblico si sofferma maggiormente sulle capacità di adattamento del relatore alle nuove modalità e al suo livello di informatizzazione. Sembra un’affermazione banale, ma chiunque abbia intrapreso la carriera di formatore o chi nel suo mestiere effettui formazioni a colleghi o clienti su specifici moduli, conosce le diversità dei due approcci. Per rendere efficacie un corso E-learning il relatore deve:

  • Conoscere e utilizzare gli strumenti in suo possesso ottimizzando l’apprendimento verso contenuti multimediali interattivi e dinamici, approfondendo le potenzialità degli strumenti, prevedendo anche quali alternative proporre in caso di imprevisti o malfunzionamenti; 
  • Esporre con chiarezza e semplicità i concetti e richiamare esempi già preparati mediante esercizi individuali o contenuti multimediali di supporto, sollecitando la memoria visiva e aumentando l’attenzione. 
  • Instaurare un rapporto caldo e di interazione bidirezionale con gli utenti ed essere competente su più sistemi informatici e sulle loro potenzialità. 
  • Programmare e gestire i tempi: solo così si riesce a tenere alto il tasso di attenzione e a stimolare continuamente l’utente nei tempi e nei modi desiderati. Le lezioni online sono certamente più faticose, quindi è consigliabile apprendere quando effettuare pause nei momenti migliori e se possibile programmandole anche nelle slides. 

E-Learning oggi

Dopo un discorso generale valido per ogni tipologia formativa online è corretto soffermarsi sulle tipologie di E-Learning più diffuse: 

Mooc (Massive Open Online Course): corsi aperti a tutti (massive), in cui il materiale fornito non ha copyright e viene condiviso e modificato (open), strutturati come veri e propri cicli formativi pianificati che a volte terminano anche con certificazioni spendibili nel mondo del lavoro. L’ideatore fu George Siemens, che realizzò un corso specifico “Connectivism and Connective Knowledge” presso l’Università di Athabasca. Inizialmente il mercato considerò i Mooc una “moda”, ma oggi sono sempre più ricorrenti in forme e contenuti differenti. Ad oggi i Mooc più qualificati in Italia sono Uniroma su Coursera; POK – POLIMI; MOOC Ca’ Foscari; Federica.eu.

Webinar: il termine prende origine dalle parole web e seminar per indicare un seminario online, spesso incentrato su argomenti molto specifici che permettono di coinvolgere un numero illimitato di persone. Il vantaggio principale dei webinar è la possibilità di seguire in diretta comodamente a casa propria l’esperto del settore che ci appassiona potendo anche porre, grazie a strumenti di comunicazione interattiva quali “alzata di mano” o chat, delle domande in modo diretto. Per citare uno strumento appositamente creato per la realizzazione di webinar è considerevole la piattaforma Gotoowebinar. 

Gamification: rappresenta l’ultimo trend in termini di formazione innovativa unendo le logiche social, digitali e di gioco interattivo, donando alla formazione una maggiore attrattiva. Il focus dell’approccio della gamification è proprio il coinvolgimento attivo e costante dell’utente con percorsi guidati premianti e classifiche proiettate verso il raggiungimento di obiettivi personali o di gruppo. 

Video Learning e Micro Learning:

L’apprendimento mediante video, costruito per attrarre le nuove generazioni abituate alle logiche di YouTube: sono utilizzati formati interattivi e si creano archivi digitali sempre fruibili. Il Micro Learning è l’evoluzione del precedente con contenuti di dimensioni ridotte che rendono l’esperienza dell’utente ancora più “smart”. 

Queste citate sopra sono solo alcune espressioni di E-learning. Molte di queste durante un corso vengono alternate, creando quella che prende il nome di “Blended Learning”, cioè l’apprendimento integrato. 

Pro e contro 

In conclusione è giusto focalizzarsi sull’analisi dei vantaggi e degli svantaggi della formazione digitale.

I vantaggi che risultano più facili da percepire a livello generale e che emergono dalle analisi storiche sono riassumibili in: 

  • Facilità di condivisione dei contenuti e di utilizzo di strumenti innovativi; 
  • Riduzione dei costi sia per le aziende sia per gli utenti privati; 
  • Flessibilità e libertà, permettendo di usufruire dei corsi nei momenti più adatti per la propria organizzazione settimanale; 
  • Aggiornamento continuo e revisione del materiale in momenti successivi;
  • Aumento di conoscenze verso gli strumenti informatici;
  • Possibilità di definire e monitorare con più coerenza i KPI creando un contesto di conoscenze omogeneo;
  • Personalizzazione maggiore del corso verso fini formativi specifici. 

Gli svantaggi invece evidenziati da alcuni partecipanti: 

  • Mancanza dell’interazione fisica; 
  • Difficoltà nell’instaurare relazioni sociali nella classe; 
  • Difficoltà di mantenimento dell’attenzione su lunghi periodi. 

Conclusione

I cambiamenti della società e il progresso tecnologico ogni giorno propongono soluzioni che spingono verso un’innovazione efficiente. La digital transformation dei processi aziendali non vuole cambiare tutto, ma proietta le aziende e il loro contesto verso una nuova interpretazione della quotidianità, dando maggiore consapevolezza di dati, strumenti e risorse. 

La formazione e l’innovazione sono due concetti chiave per un contesto aziendale capace di ottimizzare i costi e massimizzare la libertà di apprendimento, aumentando la brand reputation e l’engagement. Un percorso di formazione blended che alterni con coerenza E-learning a formazione in aula può essere non solo uno strumento eccezionale per la trasmissione delle conoscenze, ma anche il primo strumento che permetta la percezione di modernità e innovazione, essenziale per una vera azienda 4.0. 

Andrea Sanchirico