Intelligenza emotiva: 5 domande per riconoscerla

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L’intelligenza emotiva è una caratteristica utilissima per sviluppare solidi rapporti interpersonali sia in ambito lavorativo per privato. Ecco alcune domande attraverso cui valutare l’intelligenza emotiva delle persone con cui ci relazioniamo.

“Hai un hobby al di fuori del lavoro? Puoi insegnarmelo?”

Farsi spiegare l’hobby come se non se ne sapesse nulla è un buon test per valutare l’intelligenza di qualcuno. Mentre il nostro interlocutore parla, è importante sollecitarlo con domande che lo costringano a semplificare, ri-spiegare e modificare lo stile comunicativo per soddisfare la nostra poca conoscenza. A questo punto è importante valutare le reazioni: il nostro interlocutore si sta agitando o frustrando? È pronto ad adattare il proprio stile di comunicazione per soddisfare le tue esigenze? Le persone emotivamente intelligenti rimangono infatti pazienti e calme di fronte a una sfida comunicativa.

“Puoi raccontarmi di una volta in cui hai provato a fare qualcosa e hai fallito?”

Parlare di un progetto fallito non è solo un ottimo modo per vedere come ce la caviamo quando le cose non vanno come previsto, ma è anche un’opportunità per valutare come ci relazioniamo con l’assunzione delle nostre responsabilità: bisogna essere in grado di descrivere un fallimento recente senza attribuire la maggior parte della colpa ad altre parti o circostanze sfortunate. Gli individui emotivamente intelligenti possiedono una intrinseca sicurezza in se stessi che può stimolarli nei momenti negativi e consente loro di valutare le situazioni problematiche in modo oggettivo, senza essere troppo frustati o auto- critici. Bisogna diffidare invece di chi si concentra troppo su chi o che cosa potrebbe aver influito sul fallimento. Le persone emotivamente intelligenti sanno come andare avanti ed esaminare una situazione senza amarezza o risentimento che offuscano il loro giudizio.

“Cosa dicono di te i tuoi collaboratori? Quale aspetto è più semplice e quale più difficile del lavorare con te?”

Ci vuole un senso profondo e ben sviluppato di autocoscienza (e umiltà) per rispondere sinceramente a questa domanda. È probabile che questa domanda prenda alcune persone alla sprovvista, ma chi sa essere a proprio agio nell’offrire un’analisi sincera senza scuse ha sicuramente un’intelligenza emotiva sviluppata.

“Raccontami una volta in cui hai ricevuto feedback negativi sul lavoro. Come ti ha fatto sentire?”

Una delle qualità più facilmente riconoscibili di una persona emotivamente intelligente è la sua capacità di affrontare le critiche. Le persone con un’elevata intelligenza emotiva sono in grado di gestire i feedback negativi senza lasciarsi sopraffare. Ciò non significa che il feedback negativo non abbia alcun impatto emotivo sulle persone emotivamente intelligenti. Le persone con un’elevata intelligenza emotiva vivono le emozioni come tutti gli altri: sanno solo come elaborare al meglio quelle emozioni.

“Ti sei sentito frustato durante l’ultimo conflitto che hai avuto con qualcuno?”

Tutti si sentono frustrati. È come si gestisce questa frustrazione che conta davvero. I conflitti possono suscitare molte emozioni difficili parlare di una disputa e di come è stata affrontata può dare un’idea significativa di come vengono gestite le emozioni e di come si è in grado di entrare in empatia con gli altri.

Le persone emotivamente intelligenti hanno quattro caratteristiche distintive: autocoscienza, autogestione, consapevolezza sociale, abilità sociali. Tutte e quattro queste caratteristiche vengono messe alla prova in situazioni di conflitto. Le persone emotivamente intelligenti saranno quindi in grado di spiegare una situazione di conflitto in modo chiaro e oggettivo, fornendo una rassegna specifica di come si sentivano in quel momento, come hanno gestito quei sentimenti e come hanno usato le indicazioni di coloro che li circondano per prendere decisioni.

La Redazione