La scrittura, segno della storia

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L’avvento della scrittura per l’Umanità è un fatto che ancora oggi meraviglia gli studiosi: è l’evento cruciale che in ogni corso di storia antica è sentito come una piccola emozione. La scrittura segna infatti il passaggio dalla preistoria alla Storia propriamente detta, perché consente di reperire fonti materiali sicure per la ricostruzione del passato.
Prima della scrittura e dopo la scrittura, dovremmo abituarci a dire.

L’avvento della scrittura per l’Umanità è l’evento cruciale che in ogni corso di storia antica è sentito come una piccola emozione.

Ognuno di noi ha vissuto tra i sei e i sette anni questo stesso passaggio cruciale dei suoi antenati, dal pre-tracciato alla scrittura significante, interpretabile e leggibile. 

Una conquista effimera, però, dal momento che si conoscono almeno due periodi in cui la scrittura scomparve. 
Verso il 1200 a.C. finisce la civiltà micenea con l’invasione da parte dei Dori arrivati dal nord.
Segue poi l’età “buia”, una crisi di ben 400 anni: le città distrutte dagli invasori vengono abbandonate, i commerci sul mare diminuiscono e l’uso della scrittura sparisce… 

Molti secoli dopo, la caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 d.C. e le invasioni barbariche provocano una crisi altrettanto grave: in molte città tende a prevalere la tradizione orale dei popoli germanici e paleoslavi sulla solida legislazione scritta latina. Solo nei centri religiosi – monasteri e abbazie – pazientemente i monaci amanuensi trascrivono codici, testi e libri.
È l’alto Medioevo con tutte le sue luci e ombre, che dura quasi cinque secoli. 

La scrittura vede la sua origine nell’arte ed è quindi un’attività che ci specifica come esseri umani, ci caratterizza e ci completa. 
Le lettere stesse sono segni tracciati su un supporto e derivano dalle immagini. La A deriva dall’immagine della testa del toro, la B dalla casa e così via. C’è un legame concreto tra lettere e oggetti che abbiamo perduto e che non consentiamo neanche ai bambini di recuperare, in un apprendimento esperienziale; mentre è provato che i bambini liberi di tracciare fanno emergere nei loro disegni le lettere come “per magia”. 

Tendiamo dunque fin dalla più tenera età alla scrittura, un riflesso della nostra stessa personalità, sia dal punto di vista grafico, sia dal punto di vista stilistico e del contenuto. Scrivere dunque è un’attività che andrebbe coltivata lungo tutta l’esistenza, declinandola nei suoi vari aspetti – calligrafia, diaristica, comunicazione, informazione – come tecnica di crescita personale e di ecologia della mente. 

Cecilia M. Voi