Le basi per un profilo Linkedin di successo

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LinkedIn è il social network d’eccellenza per il lavoro; molte persone hanno un profilo, ma pochi lo utilizzano. Passiamo molto tempo su Facebook, Instagram, Tik Tok, creiamo contenuti e condividiamo opinioni, ma quanti di noi fanno lo stesso su LinkedIn? Se la risposta è negativa, è il momento giusto per utilizzarlo di più. 

LinkedIn, infatti, permette di creare connessioni con professionisti grazie ai quali la nostra carriera lavorativa potrebbe giungere a una svolta significativa. È perciò importante pubblicare contenuti, partecipare alle discussioni e interagire con i profili aziendali per farci notare dai recruiter e, volendo, trovare un nuovo lavoro.  

LinkedIn permette di creare connessioni con professionisti grazie a cui la vostra carriera potrebbe giungere a una svolta significativa.

Il primo passo per fare “una buona prima impressione” su LinkedIn è curare la propria pagina profilo, che non deve essere un “copia e incolla” del nostro CV, ma un vero e proprio portfolio che racconti di noi.
Gli step principali per creare un buon profilo sono sette: 

  1. Foto: la scelta della foto è fondamentale. Non ci sono regole precise da seguire se non quelle del buon gusto: apparire curati con uno sfondo pulito che non distolga l’attenzione dalla nostra figura e assenza di altre persone nella foto insieme a noi. L’immagine non deve per forza essere una foto seriosa e professionale, l’importante è che trasmetta la nostra personalità e sia in linea con il lavoro che facciamo o per il quale vorremmo essere selezionati. 
  1. Immagine di copertina: altrettanta cura va dedicata alla scelta dell’immagine di copertina che deve rispecchiare il nostro profilo professionale. Per farsi guidare in questa decisione, un’idea potrebbe essere consultare siti con database di immagini gratuite quali Pixabay, Unspash… Fare una ricerca immagini per parole chiave legate al proprio lavoro (marketing, comunicazione, vendite), scegliere quella che ci ispira di più e che sia in linea con le nostre esperienze professionali e aspirazioni lavorative. 
  1. Job description: al di sotto della nostra foto profilo si trova una sezione che se non compilata manualmente dall’utente, riporta l’ultima posizione lavorativa ricoperta (che LinkedIn recupera dalla sezione “Esperienza”). Il mio consiglio è di sostituire questa job description con parole chiave che racchiudano le nostre competenze e aspirazioni lavorative. L’utilizzo di keyword in questa sezione favorisce la comparsa del nostro profilo nel motore di ricerca qualora i recruiter ricercassero figure professionali con competenze che rispecchiano quelle inserite nella nostra job description. Per scegliere le parole chiave da utilizzare ci viene in soccorso Google Trend, strumento che permette di scoprire quali e quante volte determinate parole vengono ricercate dagli utenti sul famoso motore di ricerca.  
  1. Informazioni: questa parte consente di approfondire in maniera discorsiva ciò che abbiamo inserito nella job description, argomentando le nostre competenze, capacità, esperienze e aspirazioni lavorative. Anche in questa sezione vale la pena utilizzare molte parole chiave per le quali ci piacerebbe essere trovati. Un esempio potrebbe essere “Ho maturato negli anni esperienza nel settore di digital marketing”. 
  1. Esperienza, Formazione, Licenze e Certificazioni: queste sezioni si avvicinano maggiormente a un curriculum vitae tradizionale e ci invitano a inserire tutte le esperienze professionali o di studio che abbiamo sostenuto o che vorremmo mettere in evidenza. Qui possiamo argomentare un po’ di più le esperienze vissute e inserire anche quelle minoritarie che per mancanza di spazio o rilevanza non vengono riportate nel curriculum europeo standard. 
  1. Competenze e Conferme: questa sezione necessita di una profonda cura in quanto permette di inserire keyword legate alle nostre competenze professionali. Tutte queste parole chiave facilitano la comparsa del nostro profilo nel motore di ricerca, oltre a dare immediatamente risalto alle nostre doti professionali. Da qualche tempo LinkedIn mette a disposizione una serie di test gratuiti che permettono agli utenti di testare e dunque rendere “verificate” le proprie competenze. 
  1. Referenze: una delle parti più importanti del profilo LinkedIn. Nonostante ci possa essere un po’ di timidezza nel chiedere a colleghi o dirigenti di lasciare un feedback sul nostro operato, è importante farlo. Ricevere recensioni sul proprio operato non è solo è gratificante, ma è importante per far sapere ai recruiter che cosa pensano le persone che lavorano o hanno lavorato con noi, come ci approcciamo al lavoro e affrontiamo le sfide. Ricordate però che oltre a riceverle, le recensioni vanno anche scritte con il medesimo spirito di mutuo scambio! 

Mila Luzzini