Le occasioni in cui è meglio saper tacere

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Gli esseri umani sono programmati dall’evoluzione per essere chiacchieroni: la comunicazione verbale è essenziale per la nostra sopravvivenza. È pur sempre vero che alcuni sono più loquaci di altri e non c’è una definizione chiara e universale per ciò che costituisce un eccesso di chiacchiere in determinate situazioni.

Ecco quando e perché parlare tanto potrebbe non essere la soluzione migliore, e come, invece, sarebbe meglio comportarsi.

1. Quando si vuole “insegnare”

A volte tendiamo a parlare troppo perché vogliamo che i nostri interlocutori ci diano ragione e condividano il nostro punto di vista: pensare che si possano convincere gli altri dicendo loro tutto quello che sappiamo è un errore molto comune. Il fatto è che non serve raccontare tante informazioni per far cambiare idea alle persone con cui ci relazioniamo: è improbabile riuscire a convincerli a credere a ciò che non pensano già senza una conversazione bidirezionale. Ciò che si può fare, invece, è mettersi nella mentalità di un “influencer”, intendendo come tale chi “mostra” tanto e dice poco. Un modo efficace per farlo è quello di presentare una breve storia che illustri il nostro punto, tralasciando dettagli non necessari.

2. Quando si vuole un feedback

A volte sapere quali sono le opinioni o semplicemente cosa pensano le altre persone, è fondamentale. Può succedere però che ciò spinga la nostra mente a voler continuare a parlare come strategia per ottenere le informazioni che vogliamo sapere dagli altri. Certo, potrebbe funzionare in alcuni casi, ma anche allora, la persona con cui stiamo parlando potrebbe dare un feedback solo per zittirti. Invece è bene, quando ci troviamo a chiederci cosa pensano le altre persone, arrivare direttamente al punto, senza troppi preamboli. È più facile ottenere risposte oneste, in questo modo.

Le occasioni in cui è meglio saper tacere

3. Quando si vuole impressionare qualcuno

Alcune persone potrebbero pensare che tanto più tempo si passa “sotto i riflettori”, tanto più significa essere potenti. Se è però vero che essere alla ribalta è importante, eccedere può di fatto essere controproducente: la reputazione di parlare più del necessario non farà altro che sottrarre potere. Non c’è niente di sbagliato nell’essere loquace. Sfortunatamente, troppe chiacchiere potrebbero ridurre il peso della nostra leadership. Capire perché si è inclini a vagabondare nei propri discorsi è il primo passo per farlo meno e comunicare efficacemente quello che abbiamo da dire. In questo modo non solo si diventa oratori migliori, ma si guadagna anche in termini di autocoscienza.

4. Quando si è nervosi

Molte persone hanno la tendenza a parlare di più quando sono ansiose. Sfortunatamente, così facendo, si viene a creare un circolo vizioso , con il rischio di peggiorare, effettivamente, la situazione. Piuttosto che parlare troppo per calmare i nervi, bisogna pensare all’idea che si sta cercando di trasmettere, e non alle parole migliori per trasmetterlo. Concentrarsi sul proprio messaggio permette di far fluire liberamente i pensieri. Sarà così meno probabile parlare troppo (o troppo velocemente) una volta che si sarà ottenuto una certa chiarezza sui concetti da comunicare.

La Redazione