Loghi e slogan a confronto

Tempo di lettura: 7 minuti

Logo, il simbolo che contraddistingue il prodotto, che lo definisce con un marchio che deve rimanere unico, insostituibile e che non può essere copiato o imitato. Il logo ha il potere di vivere autonomamente e di essere sempre identificabile con l’inizio di una catena che si muove in relazione con gli anelli successivi. Slogan è la frase che lo sostiene e lo afferma

Levi’s

Il jean che nasce come pantalone da lavoro e diventa capo di moda. La sua origine risale al  1853 con il primo logo : una rigorosa striscia rettangolare sulla quale spiccano in rilievo le parole “Levi’s Straus & Co”, i proprietari dell’azienda. Nel 1892 viene inserita una vera e propria eticchetta : sopra il   marchio Levis, sotto un nastro nero con la scritta Original Riveted Quality Clothing e a chiusura due uomini che, a destra e a sinistra, conducono due  cavalli mentre al centro. è disegnato un paio di pantaloni. Nel 1925 il marchio fu completamente riprogettato : il nome Levi Strauss in rosso è contornato da un filo nero e appoggiato su una base rettangolare. Ma è con il 1929 che il nome viene abbreviato e lo si compatta in Levi’s con un carattere potente in blu scuro studiato per trasmettere l’idea di resistenza.  A commento lo slogan “America’s finest overall”. Con il 1949 il logo passa al bianco su uno sfondo rosso e cambia lo slogan “ When there‘s a work to be done, wear”, poi ancora nel 1954’ un nuovo carattere, una nuova base e un nuovo slogan  “Vintage clothing”. Dal 1969  fino ad oggi  Levi’s è in bianco, in un carattere deciso, su una base geometrica : facile da leggere, facile da ricordare, facile da riconoscere.

Lego

Il nome dei mattoncini colorati con cui bambini, ma anche dopo, si appassionano all’arte della costruzione. A sceglierlo è stato nel 1916 il suo fondatore Ole Kirk Christiansen  falegname di Billund, località della Danimarca , con una parola latina: lego sta infatti anche a indicare “io metto insieme”. ma è anche l’unione di “leg godt” che in danese significa “gioca bene”. Ci sono  voluti però anni  prima che  ai  mattoncini venisse data la forma che conosciamo oggi e che ha consentito di assemblarli perfettamente. Il lago attuale, identico dal 1973, è il risultato di una serie di elaborazioni partite da un logotipo in nero, poi passato all’affermazione del bianco sempre però appoggiato su una base ovale, rettangolare, quadrata. in rosso. Tanti gli slogan : il  primo “Only the best is good enough”, poi il più semplice “Play on”, e ancora  “Just imagine”, “Rebuild the world”, “It’s a new toy every day” fino all’ultimo invito “Build Together”. Sempre un duplice significato  : costruire aiuta a cambiare il mondo e ogni volta che giochi hai a disposizione  un nuovo giocattolo. Basta un po’ di fantasia.

Google

Dal 1996 e’ il motore di ricerca più usato in tutto il mondo che ha scelto di definire il suo compito con queste parole “ La missione di Google è organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente fruibili a chiunque”. Il logo e’ inizialmente una parola che ricorre ad un carattere di fantasia : sei lettere libere, in obliquo, di colore diverso.  Un anno dopo, 1988, viene riscritto con l’uso di un carattere che fa ancora riferimento ad una certa vivacità e per alcuni anni le variazioni saranno minime,  ma con una solida base di riferimento : lettere ben chiare e coloratissime. Dal 2015 il logo  non subisce variazioni, ma si adegua e interpreta le date importanti della storia, della cultura, della musica, della attualità.  Un logo da riconoscere mentre un jingle alza un motivo che completa la commemorazione dell’avvenimento. Google dunque come motore di ricerca che puntualmente si fa avanti con una data , un compleanno, un omaggio al personaggio o all’avvenimento del giorno. Unico, autentico slogan “Do the Right Thing”, legato a Google.org. la filiale di beneficienza con programmi di assistenza per persone con disabilità.

Shell

Il nome nel guscio di una conchiglia che negli anni è diventata simbolo del petrolio e quindi dei prodotti di derivazione, ha origine nei primi anni del 1900 quando la Royal Dutch Petroleum Company e la Shell Transport and Trading si fusero insieme. Un logo che ha subito in realtà molte variazioni : dalla prima quasi la fotografia di un guscio in bianco e nero,  fino al disegno a pettine ricurvo che passa al giallo su fondo rosso con al centro la parola Shell  e in ultimo al disegno essenziale di questi ultimi anni ,una conchiglia e basta dentro una cornice rossa. Grandi le ambizioni che si nascondono dietro questo marchio. Tutte racchiuse in uno slogan  “Make the future” che va oltre con “Sfruttiamo il nostro know-how, la tecnologia e l’innovazione per produrre più energia, più pulita per una popolazione in crescita e più prospera”.

Ferrari

Il logo che è diventato celeberrimo e che si può sintetizzare in un cavallino nero rampante nasce ben prima che Enzo Ferrari fondasse la scuderia. Le radici storiche di quel marchio risalgono infatti al 1692 per volontà di Vittorio Amedeo  ll di Savoia, una delle più brillanti unità della cavalleria piemontese  nel Reggimento Piemonte Reale. Due secoli dopo, all’inizio della prima guerra mondiale, Francesco Baracca ufficiale di cavalleria entrato in forza  nel “Battaglione aviatori”, volle sulla fusoliera del suo aereo  il cavallino rampante reggimentale. La testimonianza risale a un dipinto del bolognese Ettore Graziani e fu poi ripresa nel 1923 in occasione della gara sul “Circuito automobilistico del Savio” a Ravenna  e affidata al vincitore della corsa, Enzo Ferrari. Con l’inizio da parte di Enzo Ferrari della costruzione di  proprie autovetture il cavallino rampante divenne il  suo simbolo. Furono  però necessarie piccole messe a punto del disegno per renderlo utilizzabile: si  corresse l’inclinazione del cavallo e lo si iscrisse su uno scudo giallo, o più semplicemente dentro ad un rettangolo, sempre una striscia tricolore iniziale, i colori della bandiera italiana. Troppo iconiche le rosse perchè si sentisse il bisogno di uno slogan. Celebri  invece e tramandate alla storia alcune affermazioni di  Enzo Ferrari e che testimoniano la sua filosofia di vita : “Sono i sogni a far vivere l’uomo. Il destino è in buona parte nelle nostre mani, sempre che sappiamo chiaramente quel che vogliano e siamo  decisi a ottenerlo” e anche “Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere”.