Natale vien leggendo

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In un Paese come il nostro dove più della metà della popolazione non è mai entrata in una libreria in vita sua (sì, esatto, più della metà), parlare di mercato del libro sembra un po’ azzardato. 
La tendenza dell’ultimo biennio 2020-21 fa meglio sperare, perché i numeri di vendita sono migliorati di diversi punti percentuali e questo ha un peso non trascurabile nei mesi di novembre e dicembre di ogni anno, quando il libro si rivela ancora un regalo di punta per Natale. 
Nel 2020 per ogni 100 euro spesi per i doni oltre 70 euro sono stati destinati all’acquisto di libri e il valore maggiore lo ha raggiunto l’Italia – confrontata con Spagna e Francia in una ricerca che esamina i dati dell’entertainment fisico – con 78 euro. 
Bisogna comunque prendere questi dati con molta attenzione, dato che il mercato francese è grande quasi tre volte tanto rispetto a quello del Belpaese e della penisola iberica, in termini di investimenti e di titoli pubblicati. 

Chi regala un libro lo fa perché crede che se c’è un tempo da dedicare ad altro è proprio il tempo delle vacanze di Natale.

Che cosa leggono e che cosa regalano gli Italiani a Natale? 
I dati dei primi undici mesi del 2021 confermano che la crescita del mercato è omogenea su tutti i generi, con alcuni picchi per i libri su giochi e tempo libero, con vendite aumentate del 235%, il fumetto che registra un boom del +188% e l’attualità politica al +56%. 
Si può dunque osare una riflessione: chi regala un libro lo fa non solo perché è un vestito che va bene per tutte le stagioni – tradotto in altre parole: non si rischia mai di fare brutta figura regalando un libro – ma forse perché crede che se c’è un tempo da dedicare ad altro che non sia solo il ménage casa-lavoro-social, è proprio il tempo delle vacanze di Natale.
Un libro su cinque, tra l’altro, è stato acquistato tra i titoli di narrativa per ragazzi, confermando il sospetto che da molti anni attanaglia gli esperti: la scuola non è certo la prima agenzia educativa che trasmette l’amore per la lettura, anzi!
Se c’è una speranza di far appassionare le nuove generazioni ai racconti, essa è da riporre nel tempo libero… 

Nel regalare un libro, tuttavia, occorre evitare di cadere nello stesso errore in cui si incorre spesso con gli altri regali, cioè quello di enfatizzare l’aspetto più superficiale a discapito dei contenuti che prescindono dal valore economico.
Il piacere che offre il libro, la guida, il sollievo, il sostegno o il divertimento che può procurare supera di gran lunga il prezzo di copertina.
Ecco perché lo slogan di ACS Editore “Libri intelligenti per lettori intelligenti” si rivela in questo periodo dell’anno ancora più azzeccato. 
Un’indagine di mercato difficilmente riuscirà a valutare l’impatto qualitativo della lettura sulla vita delle persone, ma esso si misurerà indirettamente dal grado di rispetto, coesione e creatività di una collettività intera. 

Cecilia M. Voi