Quello che gli head hunters dicono di te

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È generalmente noto come head hunter, ma l’executive search è una figura nel campo delle risorse umane che si occupa di reclutare professionisti di alto livello per conto di un’azienda: il suo obiettivo è quindi quello non di collocare candidati alla ricerca di posizioni professionali, ma di soddisfare le esigenze delle aziende che cercano determinate figure professionali.

Per questo motivo i cacciatori di teste operano nell’ombra e sono estremamente riservati nel cercare di scoprire informazioni sensibili, come lo stipendio di un dirigente: il loro scopo è essere preparati ad attrarre il candidato da loro selezionato in un’altra azienda offrendogli una paga maggiore.

Il processo di selezione è insomma molto complesso, dal momento che deve soddisfare le esigenze di entrambi i partner, che, naturalmente, viste le elevate posizioni nelle gerarchie aziendali, hanno richieste onerose e difficili da soddisfare.

Il lessico degli head hunters

Gli head hunters hanno un proprio lessico per descrivere tutti questi meccanismi e usano alcune espressioni per riferirsi ai possibili candidati da presentare al cliente e alle loro speranze di essere selezionati. Eccone alcune:

1. Front runner

Ovvero il candidato più papabile dopo la selezione. Papabile non significa però migliore: questo candidato potrebbe avere dei difetti irrimediabili, quali, per esempio, essere fuori mercato perché ha una retribuzione così alta da dissuadere tutte le aziende dal fare un’offerta superiore alla sua attuale posizione. In questo caso un buon metodo per attrarre questo tipo di candidato, è provare ad offrirgli stimoli e possibilità di carriera, insomma tutta quella serie di soddisfazioni che i soldi non possono comprare.

2. Spalla

Il candidato spalla è semplicemente stato presentato per far apparire meglio un secondo candidato, che si pensa abbia buone possibilità di essere assunto.

Quello che gli head hunters dicono di te

3. Aumentatore

È il candidato che sfrutta l’operato dell’head hunter per far leva sulla propria azienda, cercando di ottenere aumenti di stipendio o posizioni più stimolanti. Questo tipo di persona non si fa scrupoli a far sapere di essere alla ricerca di un nuovo impiego: così facendo non rispetta la riservatezza sull’offerta ma la rende nota con molto piacere e dovizia di dettagli.

4. Informista

Il manager che non ha intenzione di cambiare lavoro ma desidera comunque stare al gioco degli head hunter per avere un quadro aggiornato della propria competitività sul mercato o per scoprire se esistono retribuzioni differenti per posizioni simili alla sua.

5. Comparsa

La comparsa è quel candidato che l’head hunter può scegliere di presentare al cliente a ricerca ancora non conclusa, con il solo scopo di placare la sua voglia di vedere risultati. Se il candidato è consapevole di questo trucco, può prestarsi al “gioco” perché spera di essere considerato in futuro per un ruolo realmente aderente alle sue competenze. Nel caso invece il candidato non sappia di essere solo una comparsa, può trattarsi di una persona che l’executive search vuole presentare al colloquio per metterne alla prova le sue potenzialità ed eventualmente proporlo in altre occasioni.

La Redazione