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La diplomazia rassomiglia a un incontro di pugilato con guanti glacé nel quale il suono del gong viene sostituito dal cin-cin dei bicchieri di champagne.
Georges Pompidou
Gli scontri più ardui sono quelli che avvengono tra sorrisi, frasi spiritose, gesti rituali come quelli di un brindisi: l’apparenza spensierata e festosa nasconde la durezza di un incontro di pugilato.
Tutte le volte che ci troviamo in un contesto in cui il confronto avviene attraverso le parole, l’attenzione e la cautela devono essere massime.
Quando poi le parole sono scritte, l’attenzione dev’essere supportata dalla verifica puntuale del testo abbozzato. Come sappiamo, scripta manent: le parole scritte restano lì dove sono. In particolare bisogna curare email e messaggi (comunicazioni spesso dettate dallo stesso impulso che istiga a premere senza pensarci il tasto invio), il cui effetto può essere devastante, più di una bomba.
Quando si tratta di negoziare bisogna ricordarsi che ogni parola può ritorcersi a nostro danno. La strategia dev’essere costruita su ciò che abbiamo osservato, ascoltato e analizzato.
Luca Brambilla