Un mondo di progetti per Intesa Sanpaolo – Intervista a Elisa Zambito

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Ha da poco assunto il ruolo di Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università, ci spieghi di cosa si tratta.

Intesa Sanpaolo si pone da tempo come un punto riferimento in termini di responsabilità sociale, dedicando risorse ed energie a promuovere inclusione e solidarietà. Con il Piano d’Impresa 2022-2025, ha rafforzato questo impegno per diventare leader a livello mondiale nell’impatto sociale.

La struttura Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università contribuisce a far sì che si generi sempre più impatto positivo su persone e società attraverso progetti a favore della coesione sociale tra cui il programma “Cibo e riparo per i bisognosi”, con la distribuzione di pasti, posti letto, indumenti e medicinali a persone fragili; promuove poi relazioni istituzionali con università e scuole, attraverso collaborazioni, borse di studio, docenze per favorire l’inclusione educativa; si aggiungono iniziative a supporto dell’occupabilità, in particolare per donne e giovani per favorire l’auto-imprenditorialità facendo leva su riqualificazione del capitale umano e formazione. Stiamo anche lavorando allo sviluppo di piattaforme, come un Osservatorio per approfondire trend in ambito sociale, occupazionale e di sostenibilità a supporto dei progetti messi in campo.

Il rapporto tra il mondo accademico e industriale è fondamentale. Come interviene ISP per rafforzare questo legame?

È fondamentale attivare circoli virtuosi fra PMI, università e grandi imprese costruendo una rete di interazioni tra ricerca e impresa, formazione e lavoro, innovazione e territori. In linea con l’agenda strategica per la Ricerca della UE e la quarta Missione del PNRR, Intesa Sanpaolo è coinvolta in prima linea come Socio Fondatore di 4 Centri Nazionali con le università a Bologna, Milano, Napoli e Padova per accelerare progetti su big data, mobilità sostenibile, agritech e terapie geniche, di 4 Partenariati Estesi e due competence center con l’obiettivo di innalzare il potenziale di crescita del sistema economico favorendo la transizione verso un modello di crescita più sostenibile.

 ISP è molto attiva nel sociale. In che modo offrite sostegno alle università?

L’impegno per garantire ai giovani il diritto all’istruzione ha per Intesa Sanpaolo un valore molto rilevante con l’obiettivo di favorire scelte più consapevoli, contrastare l’abbandono scolastico e ridurre le disuguaglianze sociali. Tale impegno si concretizza sotto forma di partnership che coinvolgono tutte le strutture del Gruppo e le principali università italiane oltre ad alcune straniere come Oxford. Si tratta di leve importanti per accrescere l’attrattività degli atenei stessi, la competitività delle imprese, l’occupabilità degli studenti e contribuire alla crescita economica e sociale dei territori su cui insistono. Intesa Sanpaolo collabora a vario titolo con oltre 60 atenei italiani, considerati i principali nei ranking nazionali e internazionali, attraverso accordi che includono employer branding, recruiting, attività di sostegno a cattedre e master, borse di studio, testimonianze e docenze di persone del Gruppo nella didattica, company visit, tesi in azienda, progetti di ricerca e innovazione.  

Intervista a Elisa Zambito, Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa SanPaolo.

Che importanza attribuisce alle soft skill e qual è il loro ruolo nel contesto accademico e professionale odierno?   

Lo sviluppo di competenze trasversali è fondamentale perché consente ai giovani di adattarsi a un panorama lavorativo in continua trasformazione. Proporre già ai più piccoli strumenti per sviluppare competenze come la capacità di relazionarsi e confrontarsi in modo efficace, gestire i conflitti, adattarsi al contesto e risolvere problemi rapidamente è importante per la crescita di futuri cittadini in grado di compiere scelte consapevoli e operare attivamente in ogni contesto sociale. La responsabilità di preparare le nuove generazioni è un impegno che deve essere condiviso tra le diverse parti della società. Intesa Sanpaolo ha coinvolto più di 2500 scuole a vari livelli per le soft skills dalla scuola primaria con Webecome, piattaforma che aiuta la comunità educante a contrastare i disagi, a progetti come School4life per la scuola secondaria di primo grado, a Z Lab che gli dedica un intero anno nelle secondarie, fino alle molteplici iniziative di orientamento, sostegno all’imprenditorialità e creazione di startup dedicate agli studenti universitari.

Qual è la sfida più interessante e complessa che state affrontando oggi?

Sono molte le sfide, a partire dagli obiettivi del Piano d’Impresa a cui ha contribuito tutto il Gruppo, senza dimenticare – come più volte dichiarato dal CEO Carlo Messina – l’emergenza che stiamo vivendo e la necessità di supportare le comunità come prima banca del Paese. Il Piano connota Intesa Sanpaolo come “banca solida per un mondo sostenibile” con “posizionamento ai vertici mondiali per l’impatto sociale e grande focus sul clima”. È questa la sfida di oggi, una sfida resa più complessa dall’attuale contesto, per cui è stato previsto un “impareggiabile supporto per far fronte ai bisogni sociali” con un contributo complessivo di 500 milioni di euro nel quadriennio. Nei primi sei mesi del 2022 sono stati realizzati più di 6 milioni di interventi attraverso la distribuzione di pasti distribuiti, posti letto, farmaci, capi di abbigliamento, con l’obiettivo di 50 milioni nel quadriennio. Attraverso i progetti realizzati con scuole e università promuoviamo l’inclusione educativa e l’occupabilità giovanile.

Se dovesse dare un consiglio a un giovane talentuoso agli inizi della sua carriera quale sarebbe?

Le nuove generazioni dovranno dimostrare di avere il coraggio di perseguire con determinazione i propri obiettivi, con un approccio inclusivo, valorizzando le diversità e adattandosi a contesti in continuo cambiamento. Nonostante il periodo storico che stiamo vivendo, sono convita che i leader di domani abbiano a disposizione una grande opportunità, le loro azioni potranno risultare distintive e di valore in un mondo che si trasforma rapidamente. Come diceva Einstein “è nella crisi che nascono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”.

Luca Brambilla