Un nuovo Direttore per il Centro Studi – Intervista a Eva Filoramo

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Può parlarmi un po’ di lei, dottoressa Filoramo? 

Come formazione, sono una fisica teorica; tuttavia, ho abbandonato il mondo della fisica abbastanza presto perché ho capito che quello che mi interessava di più, della scienza, era raccontarla. Per diversi anni ho quindi lavorato nell’ambito della progettazione di eventi di divulgazione scientifica, dedicandomi – in particolare – all’organizzazione delle conferenze del Festival della Scienza di Genova. Questo lavoro mi ha dato la possibilità di conoscere scienziati e scienziate che provenivano da tutto il mondo. Nel frattempo, ho iniziato a lavorare anche come traduttrice, specializzandomi in saggistica scientifica; questo è quello di cui mi occupo ancora oggi. Negli ultimi anni mi sono interessata sempre di più al settore delle neuroscienze e scienze cognitive, tanto che, alla fine, ho scritto un libro anche io, uscito a fine 2021 per Tréfoglie, dal titolo L’Impossibile Mappa del Cervello. È un titolo che mi piace molto, perché descrive perfettamente il mio intento nello scrivere il libro: cercare di semplificare – senza banalizzare – tutte le conoscenze che si sono accumulate negli ultimi trenta / quarant’anni sul cervello e sui comportamenti umani.  

Come ha reagito alla proposta di assumere il ruolo di Direttore del Centro Studi di Comunicazione Strategica? 

Quando mi è stato proposto di diventare Direttore del Centro Studi di Comunicazione Strategica sono stata molto contenta, perché mi sembrava un ottimo coronamento del mio tentativo di spiegare al pubblico generale almeno parte di quello che si sa oggi su come funziona il cervello dell’uomo, non soltanto dal punto di vista prettamente anatomico ma anche in relazione agli aspetti legati a personalità, funzioni cognitive e comportamento. Grande parte del mio libro, per esempio, è dedicata al funzionamento della memoria, una cosa che poche persone conoscono nel dettaglio ma che ha un impatto fondamentale nella vita quotidiana di ognuno di noi. Il Centro Studi mi è fin da subito sembrato il posto giusto per continuare la mia attività di divulgazione, caratterizzata dall’intento di cercare di colmare il divario esistente tra il pubblico non specialista e il mondo della scienza e della ricerca. Proprio per questo, è stato grande il mio entusiasmo di fronte alla proposta di essere almeno uno dei mattoni che possono costruire questo ponte tra due mondi che, molto spesso, faticano a comunicare tra loro. 

La scienza delle relazioni: la chiave di volta di questo ponte che unisce il mondo della ricerca e la vita delle persone

C’è un aspetto del Centro Studi che l’ha colpita in particolare? 

Quando ho iniziato ad avvicinarmi alla realtà del Centro Studi, per capire se avesse senso che ne facessi parte, una delle tante cose che mi hanno colpito è stato lo slogan, ovvero l’idea della “scienza delle relazioni”, perché trovo che sia la chiave di volta di questo ponte che unisce il mondo della ricerca e la vita delle persone. Le relazioni sono ciò che ci permette di andare avanti tutti i giorni; sono un aspetto trasversale e fondamentale nella stessa scienza e ricerca; sono qualcosa che riguarda tutti noi. Chi avrebbe potuto dire di no ad un’offerta simile? Quando mi sono fermata a riflettere su che cosa potesse voler dire mettere in comunicazione il mondo della ricerca con il pubblico generale nell’ottica della scienza delle relazioni, dei rapporti umani, della comunicazione intesa come scambio profondo tra l’Io, il Tu all’interno di un determinato Contesto, ho capito che sarei stata felice di provare a portare il mio contributo.  

Quali sono i programmi del Centro Studi per i prossimi mesi? 

Nei prossimi mesi pensiamo di organizzare un ciclo di incontri online in cui coinvolgere degli esperti di comunicazione e di neuroscienze provenienti dal mondo accademico, ma non soltanto, in modo da avere una panoramica ampia e non troppo settoriale su quella che è la scienza delle relazioni inserita nell’ambito della comunicazione strategica. Uno degli obiettivi di questo ciclo di seminari è quello di costituire per il Centro Studi un comitato scientifico; un’iniziativa, questa, che non può che dare ulteriore solidità al Centro e portare anche vantaggi pratici per le attività future. 

Cosa si aspetta da questa esperienza come Direttore? 

Spero di conoscere sempre meglio il mondo della comunicazione strategica, che trovo estremamente affascinante e utile anche per la vita di tutti i giorni. Allo stesso tempo, vorrei creare delle occasioni per il pubblico di approfondire questi argomenti; quindi, spero di fare strada insieme alle persone che ci seguono, imparando non solo sempre più cose nuove ma anche come applicarle nella nostra vita.  

Cecilia M. Voi

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