Cosa le parole che usi dicono della tua intelligenza

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Potrebbe sembrare un controsenso, ma servirsi di parole lunghe e complicate per dimostrare di essere intelligenti, non farà altro che dare l’impressione che siamo meno capaci. Se alcuni possono pensare che l’uso di molte parole lunghe e complesse possa farli sembrare più validi e competenti (“se sto usando un linguaggio così complesso, devo essere davvero intelligente”) è vero il contrario.

In recente studio, alcuni ricercatori hanno preso estratti dai saggi scritti per un test di ammissione al college, e hanno sostituito le parole più brevi con parole più lunghe, chiedendo quindi ai partecipanti dello studio di valutare la qualità dell’autore. Sorprendentemente, i partecipanti hanno giudicato i testi che presentavano parole lunghe frutto del lavoro di autori meno capaci e competenti.

Perché le parole complicate sono poco apprezzate

La facilità di elaborazione delle informazioni è fortemente associata a qualità positive, tra cui la simpatia, la fiducia, l’intelligenza e la capacità. Nella misura in cui ci serviamo di parole lunghe, rendiamo più spiacevole leggere il nostro scritto, e la gente non potrà che formulare un giudizio negativo.

Usare un lessico che costringe il nostro pubblico ad uno sforzo cognitivo, o che implica strane elaborazioni, porta i lettori a smettere di pensare al significato, provocando quindi frustrazione e possibilità di interpretazioni errate.

Cosa le parole che usi dicono della tua intelligenza

Un messaggio compromesso da un vocabolario complesso, è un messaggio che non verrà compreso e quindi non verrà seguito. Se la comunicazione è chiara, le persone valuteranno il messaggio e l’autore in modo più positivo. Ma è pur sempre vero che ci sono momenti in cui una parola lunga è la parola giusta, che presenta le giuste sfumature semantiche utili alla nostra argomentazione. In questo caso non possiamo fare altro che continuare ad usarla. Il problema è quando le persone usano parole lunghe perché pensano che daranno l’impressione di essere più intelligenti, una strategia che senza dubbio si ritorcerà loro contro.

La Redazione