Come farsi ascoltare sul posto di lavoro

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Non ricevere la giusta attenzione dalle persone con cui si parla può essere molto frustrante e farci sentire incompresi e indifesi. Sul lavoro capita spesso di fare una proposta brillante o utile, ma che questa venga ignorata o liquidata velocemente senza essere realmente presa in considerazione. Questa situazione metterebbe alla prova la pazienza e l’autostima di tutti, ma, nonostante la sua importanza e centralità, è una questione abbastanza difficile da risolvere.

Cosa si può fare quindi per sopperire questa situazione scomoda? Ecco qualche step da seguire:

1. Porre le domande giuste

Quando tutti si limitano a bypassare il nostro apporto alla conversazione, senza prestare la dovuta attenzione, come reagire?

Nel momento in cui si sente che al proprio apporto non viene data la dovuta considerazione, non bisogna avere paura di insistere, in maniera delicata, per proseguire nella direzione da noi impostata. Se durante una riunione qualcuno boccia una nostra valida proposta senza nemmeno pensarci su, o la liquida con uno sbrigativo “forse”, porre queste domande potrà servire: Pensi che potrebbe funzionare? Vedi qualche problema con questo approccio?

Sarà molto più difficile per le persone lasciare la nostra idea nel dimenticatoio se le forziamo (rispettosamente, ovvio) a prenderla in considerazione.

Queste domande non sono fatte per mettere in imbarazzo gli altro o per renderli accondiscendenti, servono solo a ricordare alle persone che in realtà abbiamo pensieri preziosi da condividere.

Come farsi ascoltare sul posto di lavoro

2. Farsi valere ma con moderazione

Quando si è abituati sentire le proprie idee schiacciate o dimenticate, parlare in questo modo può sembrare un po’ aggressivo, e i collaboratori potrebbero anche essere un po’ presi alla sprovvista dal fatto che ci stiamo improvvisamente facendo valere. In seguito, è una mossa intelligente avvicinarsi al proprio responsabile/capo per una breve conversazione privata. Durante tale conversazione è bene spiegare che si spera di non essere usciti troppo dalle righe, ma che ci si voleva soltanto assicurare di essere ascoltati e di poter dare un contributo prezioso alla squadra.

Si può anche provare a chiedere proprio al capo se ci sia qualcos’altro che si possa fare per assicurarsi che la propria voce venga ascoltata durante le riunioni. Non solo questo ammorbidisce il colpo riportando almeno un po’ di responsabilità sulle nostre spalle, ma può anche aprirci gli occhi su qualsiasi norma di squadra di cui potremmo non essere a conoscenza.

3. Guardarsi attorno

E se questo procedimento non dovesse funzionare? Quando abbiamo già provato a parlare e sostenere le nostre idee nelle riunioni del team, e ci siamo anche confrontati con i nostri responsabili per spiegare la situazione, ma nulla sembra essere cambiato e ci sentiamo ancora ignorati ed inascoltati, allora è probabilmente il momento di iniziare a cercare un posto di lavoro in cui siamo valorizzati.

Ognuno ha diritto ad una squadra in cui ogni suggerimento viene accolto, ascoltato e valutato. Non tutte le nostre idee saranno idee buone, ma questo non preclude un rispetto di base che è dovuto a tutti. Quindi, se davvero, nonostante gli sforzi per cambiare questa situazione, ci sentiamo ancora poco considerati, questo potrebbe essere un segno di una maggiore problema all’interno dell’organizzazione.

La Redazione