Trucchi per un rebranding efficace

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Vi è mai capitato di sentirvi pronti per cambiare carriera, ma di essere preoccupati di non avere l’esperienza o le competenze per trovare un lavoro nel campo desiderato? Riempire il curriculum con una precedente esperienza lavorativa che non ha somiglianza con il lavoro per cui si fa richiesta, renderà probabile che il curriculum venga direttamente cestinato. Ma questo non significa che sia necessario restare bloccati in una carriera che che non ci piace per sempre.

Il rebranding della propria esperienza professionale è la chiave per un cambio di carriera di successo. Quando si tratta di cambiare lavoro tutto ruota attorno a quanto siamo adatti per un determinato ruolo, e mentre alcune delle capacità ed esperienze possono essere trasferibili, molte potrebbero non esserlo.

Come fare un rebranding del proprio CV

Ecco come dimostrare di essere degno del titolo, anche quando il curriculum non mostra alcuna esperienza precedente nel campo.

1. Attenzione alle sfide

Al fine di evidenziare il nostro valore è necessario conoscere le sfide che chi sta valutando di assumerci sta cercando di risolvere. Molte persone in cerca di lavoro hanno titoli e traguardi impressionanti alle spalle, ma senza sapere cosa è importante per il pubblico con cui ci interfacciamo, il rischio è quello di apparire comunque inadatti per il ruolo.

Durante un colloquio di lavoro, è importante che una delle prime domande che poniamo sia sulle sfide che l’azienda o il reparto devono affrontare in questo momento. Una volta individuati i punti deboli della società di assunzione, è possibile selezionare dal proprio background quelle esperienze e quei risultati della nostra carriera che meglio si allineano con ciò che il responsabile delle assunzioni sta cercando.

2. Ricerche

Per scoprire quali sono le competenze e le esperienze più rilevanti per la nostra nova posizione professionale, è bene dedicare del tempo a imparare il più possibile sulla posizione in questione: parlare con chi ha già svolto o svolge compiti simili, fare volontariato nel settore, partecipare a corsi di formazione e eventi professionali per scoprire quali esperienze e set di competenze hanno più valore nel nuovo ambito che interessa, non potrà che essere vantaggioso.

Trucchi per un rebranding efficace

3. Social media

Usare i social media a proprio vantaggio per rebrandizzarsi nella nuova carriera è sempre un buon consiglio. Si può provare a seguire i leader del settore che ci interessa e interagire con i loro post, oppure connettersi con gruppi e associazioni di settore pertinenti, condividere articoli pertinenti e interessanti all’interno della propria rete, commentare post, partecipare alle più importanti conferenze di settore e sviluppare una rete di contatti. La tecnologia rende più facile che mai commercializzarsi in modo da raggiungere un pubblico selezionato.

4. Non includere proprio tutto

Alcuni dei nostri migliori risultati e successi potrebbero non essere impressionanti per chi deve assumerci, soprattutto se non hanno alcuna relazione con il lavoro per cui stiamo facendo domanda. Per essere più efficace nel rebranding in modo professionale, bisogna selezionare le parti della nostra esperienza che più si allineano al ruolo di destinazione.

Rebranding dell’esperienza professionale potrebbe significare lasciar perdere quelli che si pensa siano alcuni dei propri migliori risultati: concentrandosi prima sulla pertinenza, ci sarà una migliore possibilità che un recruiter ci riconosca come potenziali candidati per la posizione.

5. Cosa si può riciclare?

Il rebranding richiede tempo e introspezione. Per determinare le nostre abilità non serve guardare esclusivamente ai risultati: bisogna innanzitutto considerare i passaggi che ci hanno portato ad un determinato risultato, magari risoluzione dei problemi, diplomazia, creatività e influenza. Applicando questa prospettiva a tutti i risultati che abbiamo ottenuto nella nostra carriera, troveremo uno schema dei nostri punti di forza principali.

La Redazione