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Stiamo attraversando un momento di trasformazione epocale guidato dall’intelligenza artificiale e la sua portata rivoluzionaria sul business e nel sociale. Il tutto a una velocità senza precedenti, ridefinendo il nostro modo di vivere e di lavorare e influenzando profondamente il nostro rapporto con la realtà.
Ogni giorno assistiamo all’introduzione di nuove applicazioni di intelligenza artificiale in ambiti finora inesplorati e al suo inserimento sempre più “invisibile” nelle nostre vite.
Dopo un primo cambio di paradigma con l’avvento di Internet che ha rivoluzionato l’accesso alle informazioni e ai servizi, un secondo cambiamento con la diffusione degli smartphone che hanno reso la connettività sempre più onnipresente, ci troviamo ora all’inizio di un terzo e potente cambio di paradigma che si annuncia ancora più rivoluzionario e trasformativo.
Tra i vari ambiti toccati da questa rivoluzione, l’intelligenza artificiale sta esercitando un profondo impatto sia sui consumatori sia sulle aziende, con particolare rilevanza per il settore del marketing e della creatività. Dagli assistenti virtuali basati su AI che forniscono risposte immediate e supporto efficace ai clienti alle varie forme di AI generativa che permettono di creare testi, immagini, contenuti multimediali, video, musica e altro ancora.
In questo scenario di profonda trasformazione, l’evoluzione del professionista del marketing si manifesta attraverso una crescente sinergia tra competenze umane e potenzialità tecnologiche.
Da qui gli accesi dibattiti riguardo al futuro del lavoro in numerose professioni, con la paura che le macchine possano sostituire il lavoro umano.
La vera risposta a queste preoccupazioni può solo essere quella di superare la resistenza al cambiamento.
L’intelligenza artificiale porterà senz’altro a una ridefinizione di molte attività lavorative (lo sta già facendo) ma al tempo stesso creerà nuove opportunità. L’automazione delle attività ripetitive e di routine consentirà di liberare tempo per attività più creative e a valore aggiunto, agevolando una collaborazione efficace uomo-macchina.
Dobbiamo vedere l’intelligenza artificiale semplicemente per quello che è: un super potere in grado di potenziare la nostra intelligenza, permettendoci di fare ciò che non saremmo altrimenti in grado di fare.
Per chi lavora nel mondo della creatività questa tecnologia rappresenta un vero acceleratore di pensiero che può essere di supporto nella fase di brainstorming, estraendo creatività grazie a stimoli reciproci, velocizzando i processi e valorizzando i contenuti.
Sempre di più l’intelligenza artificiale, unita all’intelligenza umana, ci permetterà di creare qualcosa di diverso, innovativo e completamente nuovo.
Per affrontare tutte queste sfide è necessario sia per le aziende che per i singoli professionisti investire in formazione e sviluppo di competenze chiave per adattarsi all’evoluzione tecnologica, alzando l’attenzione verso le soft skills: pensiero analitico e creativo, problem solving, spirito proattivo, disponibilità all’apprendimento, empatia e una costante curiosità.
Sarà un’integrazione sempre più fluida ma con la mente umana che resterà sempre centrale nel processo creativo perché unica nel suo potere di interpretare emozioni ed empatia e di esercitare un pensiero critico.
Le tecnologie e le intelligenze artificiali potranno arricchire e potenziare la creatività umana, ma mai sostituirla.
Monica Magnoni