Dizionarietto ragionato da M a Z

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Le parole inglesi entrate nel linguaggio corrente tradotte in italiano: il loro significato nella comunicazione strategica aziendale.

M

Mission. La motivazione che ha portato alla costituzione di un’azienda, da cui concludere che cosa si fa e che cosa si può dedurre da quella attività. Condizione che permette di distinguersi e di definire la propria nicchia di mercato e guida a non perdere mai di vista gli obiettivi prefissati e la strada per raggiungerli. Senza mai dimenticare un possibile coinvolgimento emotivo che sollecita simpatia, affidabilità, elementi capaci di indurre all’acquisto dei prodotti o dei servizi proposti.

Mobile.  Sostantivo e aggettivo. Come sostantivo ha il significato di cellulare, telefono, portatile, smartphone. Come aggettivo diventa mobile, portatile, telefonico. È comunque termine che indica movimento.

N

Networking. Da interpretare come se fosse la somma dei termini inglesi net (rete) e working (lavorare), che tradotti letteralmente indicherebbe l’azione di lavorare all’interno di una rete. Da intendere anche come il presente progressivo del verbo to network, che in italiano significa formare relazioni. La capacità, dunque, di creare una rete di relazioni professionali che si mantengono nel tempo e che si basano sulla fiducia reciproca; di instaurare con persone scelte una relazione di reciprocità, che consente di raggiungere una condivisione di idee, consigli, informazioni e contatti.

Newsletter. Un messaggio di posta elettronica per aggiornare gli iscritti a un sito web sulle novità del sito stesso. Il mezzo che consente l’informazione su un dato argomento e il contatto che l’incaricato ha per diffondere la conoscenza del prodotto. Il suo invio si colloca all’interno delle strategie di web marketing a disposizione delle aziende e può essere utilizzato da queste come fonte di traffico.

O

Online e offline. Il primo è sinonimo di “in linea”, il secondo è invece espressione di “fuori linea”, il primo corrisponde a uno stato di connessione, il secondo a uno stato di disconnessione. Nel linguaggio aziendale i due termini vengono tuttavia normalmente usati per riferirsi alla disponibilità o non disponibilità di contenuti reperibili in rete.

P

Partner.  Il socio in un’impresa commerciale, la persona con cui si intrattiene una intesa di lavoro e con cui si condividono investimenti e programmi. Parola normalmente usata anche per definire l’accordo per un’alleanza politica e militare.

Paywall. L’accesso a pagamento ai contenuti di un sito. Il caso più frequente di utilizzo di un paywall è quello delle testate giornalistiche online. Sono diversi i giornali che consentono l’accesso alle loro pagine con una remunerazione, condizione per compensare la diminuzione delle vendite su carta e i guadagni un tempo garantiti dalle inserzioni pubblicitarie.

Podcast. Si tratta di programmi audio che possono essere ascoltati tramite una connessione Internet o essere scaricati per essere successivamente ascoltati offline. La presenza di fonti multiple rappresenta uno dei maggiori punti di forza del podcast. Tramite la tecnologia del podcasting è possibile ascoltare offline contenuti provenienti da diverse fonti, aggregati in maniera facilmente usufruibile dagli utenti. 

Problem solving. Risoluzione di un problema, ovvero la migliore risposta possibile a una determinata situazione critica e solitamente nuova. Un’attitudine naturale, ma più spesso una competenza che può essere acquisita, grazie anche all’applicazione di un metodo. Tale metodo si vale di quattro diversi passaggi: la definizione del problema, la ricerca di possibili alternative, la valutazione e la scelta da operare, il piano di attuazione Questa fase viene spesso gestita dai project manager.

Pull factor. Fattore di attrazione che si oppone a push factor, fattore di respingimento. Pull factor è soprattutto impiegato per descrivere la capacità di attrazione che offrono alcuni Paesi nei processi di migrazione umana, le condizioni che attraggono un individuo o un gruppo umano spinto a muoversi per raggiungerle. Tali fattori possono essere situazioni di sottosviluppo, miseria, sottoalimentazione, fino alla mancanza di un’occupazione stabile o all’impedimento alla realizzazione di un progetto personale.

R

Reborn. Rinascita, ripresa, ripristino: verbo che si utilizza per evidenziare

il ritorno all’attività dopo un periodo di sospensione o di chiusura. Espressione che sottintende anche una certa soddisfazione o un ritrovato successo.

Retail. Vendita al dettaglio: espressione usata in ambito commerciale per indicare la vendita di prodotti al consumatore finale e costituisce l’ultimo anello della catena di distribuzione, i negozi o una rete di punti vendita organizzata. In pratica quando il prodotto viene acquistato dal dettagliante ad un costo inferiore rispetto al prezzo finale e arriva al pubblico con un prezzo che grava sul consumatore, con ricarichi che possono variare sensibilmente in base al settore merceologico.

S

Serp. Acronimo che indica una pagina dei risultati di un motore di ricerca. Ogni motore di ricerca scansiona, salva le pagine e poi le classifica in base all’argomento richiesto e restituisce i risultati più pertinenti. Risultati che sono organizzati in base a precise tematiche e appropriati argomenti e che rispondono alla richiesta dell’utente interessato a una determinata ricerca.

Social network. Le reti sociali, quali strumenti agevoli per tenere i contatti con la propria cerchia di amicizie o di lavoro. Diverse le piattaforme che si sono succedute nel tempo. Oggi le più note sono Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn, fino a TikTok a cui va riconosciuto un ruolo di informazione, testimonianze e per i giornali uno strumento di lavoro.

Stakeholders. Viene attribuito a quelle persone che hanno, o si aspettano, proprietà, diritti o interessi nei confronti di un’impresa e delle sue attività. Persone il cui contributo è essenziale per il raggiungimento di uno specifico obiettivo dell’organizzazione. Se il riferimento è al preciso contesto aziendale entrano in campo tutti quegli individui e quei gruppi «senza il cui sostegno l’organizzazione cesserebbe di esistere» secondo una storica definizione di Christopher Freeman, economista, uno dei principali teorici dell’argomento.

Staff. È il complesso di esperti incaricato di fornire consigli e assistenza, attraverso un’attività di studio o di controllo e di coordinamento, all’ufficio da cui dipende, senza essere direttamente inserito nella gerarchia dell’organizzazione e senza responsabilità operative nei confronti dei problemi di cui si occupa. Più genericamente un gruppo di persone che svolgono attività complementari coordinate da un dirigente o che collaborano con lui per particolari ruoli e compiti.

Startup Un’impresa concepita per offrire velocemente nuovi prodotti o servizi. Caratteristiche: la scalabilità, ovvero la capacità di crescere in modo esponenziale utilizzando poche risorse, l’innovazione, elemento che risponde al bisogno di ricoprire una necessità non ancora soddisfatta o di aprire un nuovo mercato, la temporaneità, in quanto rappresenta la prima fase del percorso aziendale che porterà l’impresa alla sua espansione. In origine startup era sinonimo di un’attività che si valeva di un prodotto molto tecnologico e all’avanguardia nel settore informatico.

Storytelling. È l’arte della narrazione, il racconto di quello che costruisce una storia. Un percorso con un’infinita variabilità di situazioni: sviluppi, ostacoli, personaggi, incontri e scontri, scelte e dubbi. Utilizzare le parole per raccontare è la nuova frontiera della comunicazione e del marketing.

Skills. In senso generale le competenze richieste a chi si propone per un lavoro. Importante la divisione tra soft e hard skills. Le prime sono capacità innate, perfezionabili con lo studio, ma in fin dei conti solo in modo parziale. Sono tratti della personalità, doti espressive, capacità di comunicazione. Le seconde sono capacità apprese con l’applicazione tecnica. Due tra gli esempi sicuri: la conoscenza di un software o di un linguaggio di programmazione.

T

Target. La fascia dei potenziali acquirenti di un prodotto o dei fruitori di un messaggio pubblicitario. Termine largamente usato nel linguaggio commerciale, della pubblicità e del marketing, con il riferimento all’obiettivo che un’azienda si propone di raggiungere (in particolare l’aumento delle vendite e l’espansione sul mercato), la fascia dei possibili utilizzatori di un prodotto, o l’interesse della clientela a cui un messaggio pubblicitario può essere indirizzato.

Team. Squadra, gruppo di persone che collaborano a uno stesso lavoro o per uno stesso fine. Parola che si è estesa con successo al mondo sportivo definendo le squadre di atleti e a quello della formazione didattica, fondato sulla collaborazione interdisciplinare e contemporanea tra più insegnanti di materie diverse.

Tool. Strumento, attrezzo, utensile. In campo informatico sono software o, per meglio dire, strumenti che semplificano il lavoro e permettono di svolgere determinate azioni sul web. Qualsiasi software può essere considerato un tool, come per esempio gli antivirus, ma anche Skype o MSN.

W

Welfare. Termine che corrisponde a “benessere” e che si traduce nel l’assistenza nell’ambito della tutela della persona e che si attiva quando un cittadino o un lavoratore cadono in malattia, sono vittima di infortunio, invalidità, disoccupazione e vecchiaia. Beneficiari di un piano di welfare aziendale sono principalmente i lavoratori dipendenti di aziende pubbliche o private, che possono godere di vantaggi fiscali e accedere a beni e servizi per sé e per i propri familiari.

Webinar. È un neologismo, viene dall’unione e contrazione delle parole web e seminar. Tecnicamente una lezione online che si può seguire da un qualsiasi computer con accesso a Internet, in un giorno e ora stabiliti. Attraverso l’ascolto del relatore, lo scorrere delle slide e del materiale utilizzato si può interagire scrivendo le proprie domande nell’apposito spazio di chat; il docente può rispondere nello stesso modo o a viva voce.

Z

Zippare. Neologismo da zip, cerniera, per indicare la compressione di file di lavoro molto pesanti – poiché contengono spesso immagini o altri software – per poter essere inviati a un destinatario di posta elettronica attraverso la Rete.

Luisa Alberini

Trovate qui il dizionario dalla A alla L.