Edutainment: si può imparare divertendosi?

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L’emergenza COVID19 ha posto una nuova sfida al mondo della scuola e dell’università. In particolare, durante il lockdown, si sono evidenziate le difficoltà nel garantire un apprendimento a distanza per tutti, ma questa è stata anche un’occasione per cercare nuove modalità d’insegnamento. Può l’edutainment aiutare ad alleviare le difficoltà fino a ora riscontrate nell’apprendimento a distanza?  

Che cos’è l’edutainment?

Secondo l’enciclopedia Treccani, l’edutainment viene descritto come “settore dell’editoria multimediale i cui prodotti uniscono all’intento educativo quello di divertire chi deve apprendere una determinata materia”. L’edutainment punta a insegnare senza dimenticare l’aspetto ludico. Fu Walt Disney molto probabilmente a coniare il concetto e il termine edutainment, unione dei termini education ed entertainment, quando nel 1922 sviluppò il breve corto Tommy Tucker’s Tooth. Il corto dura circa 10 minuti e ha lo scopo di intrattenere i bambini, ma anche di educarli sull’importanza della propria igiene dentale raccontando la storia di due ragazzi, Tommy e Jamie. Il primo trascura i propri denti riscontrando dolorose carie, mentre il secondo ha cura della propria persona e come conseguenza, secondo il corto, ha più successo nella vita. Ma pensando ai giorni nostri, quali sono degli esempi concreti di edutainment?

Esempi di edutainment

L’edutainment è particolarmente popolare nel mondo dei parchi tematici. Walt Disney World e più nello specifico Epcot vennero pensati da Walt Disney in ottica edutainment. In particolare, Epcot fa parte del Walt Disney World Resort di Bay Lake, Florida.

Epcot rappresenta l’avanguardia, la città del futuro e sfoggia le più recenti innovazioni tecnologiche. Questo parco è anche multiculturale e al suo interno sono organizzati spazi ed eventi dedicati alle culture di tutto il mondo. I visitatori imparano divertendosi, immersi in uno spazio altamente stimolante e svolgendo varie attività.

Un altro esempio molto interessante di edutainment è il parco tematico KidZania, pensato come una città interattiva per i bambini tra 1 e 14 anni d’età, dove ci si può divertire e apprendere tramite realistici giochi di ruolo. KidZania ha 29 sedi in 22 Stati. Si tratta di una vera e propria città di 7.000 m2 dove i bambini posso scegliere tra più di 100 carriere diverse da intraprendere: poliziotti, vigili del fuoco, avvocati, infermieri, commessi, cassieri, operai sono solo alcuni esempi. La città è infatti dotata di supermercati, stazione di polizia, caserma dei pompieri, teatro, ospedale, salone di bellezza e molte altre strutture. Una volta scelto un lavoro, il bambino si immedesima totalmente nel ruolo indossando una divisa e progredendo nel proprio percorso di carriera gradualmente, iniziando da una posizione lavorativa da entry level fino a raggiungere ruoli di leadership se meritevole. I bambini imparano a collaborare tra loro, a dare valore al lavoro e al denaro, poiché vengono anche retribuiti per le attività svolte. Il denaro di KidZania, chiamato Kidzo, è spendibile solo all’interno del parco e si può usare per comperare cibo o servizi. Ogni bambino può persino aprire un conto presso la banca del parco tematico e ritirare o depositare denaro.

Un ultimo esempio che vogliamo annoverare è lo Space Expo, il museo dello spazio sito a Noordwijk nei Paesi Bassi, a pochi passi dalla sede dell’Agenzia Spaziale Europea – ESA/ESTEC. Anche questo museo è pensato in ottica edutainment per apprendere divertendosi le nozioni sullo spazio e sulla carriera d’astronauta. Ad esempio, lo Space Expo ha recentemente organizzato una missione virtuale dal titolo “Missie in het museum”, Missione nel Museo. Questo percorso interattivo e virtuale nello spazio è pensato per insegnare ai bambini dai 6 ai 12 anni le nozioni base per diventare astronauti. Si è accompagnati in questo viaggio virtuale dall’astronauta olandese André Kuipers e dal giornalista scientifico Sander Koenen. I bambini dai 4 ai 12 anni possono acquistare un biglietto che include il Kit della Missione, con esercizi ed esperimenti da svolgere nel museo. Alla fine del percorso, ai bambini è rilasciato un diploma da astronauta con le firme dell’astronauta André Kuipers e del giornalista Sander Koenen.

Può l’edutainment avere un ruolo chiave nell’era COVID19?

Come abbiamo potuto intuire, l’edutainment ha un grande potenziale e può essere applicato in molti contesti tra cui i parchi tematici, l’editoria multimediale, l’industria dei videogiochi, il settore della formazione del personale e molti altri ambiti. Durante il lockdown, molti docenti hanno riscontrato problemi a tenere alti l’attenzione e l’interesse dei propri studenti che erano costretti ad ascoltare lezioni a distanza e a interagire via webcam per 5 ore al giorno.

Non varrebbe la pena da parte delle scuole e delle università di ripensare il proprio approccio all’insegnamento in ottica edutainment elaborando attività virtuali e interattive che mirino a insegnare, ma anche ad intrattenere l’allievo? Una collaborazione tra l’editoria multimediale, l’industria dei videogiochi e il settore della formazione potrebbe essere senz’altro un buon investimento. Se, come sembra, la pandemia COVID19 non si è ancora arrestata, tutto fa presagire che ci sarà ancora molto bisogno d’insegnamento a distanza e smart working. Soluzioni originali ed efficaci sono ancora più necessarie.

Annalisa Galeone