Quanto è importante la velocità nel lavoro?

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Velocità è una delle parole chiave del mondo professionale. Chi meglio comprende questo valore, e chi per primo lo declina in azione, avrà numerosi vantaggi. Primo fra tutti quello di fare più soldi.

Come la velocità può risultare utile nel lavoro

Partiamo schivando un’obiezione tipica: poiché la realtà lavorativa è complessa, non si può essere veloci. L’esperienza insegna proprio il contrario: chi è bravo sul lavoro, efficace, performante, è spesso anche veloce. Le persone che hanno fatto carriera sono spesso anche le più veloci a rispondere a un’email, a fornire un’opinione riguardo a un progetto e a intervenire attivamente per realizzarlo.

Velocità però deve fare rima con organizzazione, sia nella gestione del
proprio tempo, sia, nel caso di un manager, dei processi. Chi affronta la
giornata con uno schema chiaro in testa riesce a dominare gli imprevisti,
o almeno a non esserne sempre sopraffatto. A questo punto è necessario
aprire una parentesi sugli imprevisti, che appartengono a due categorie.
Parafrasando il già citato Daniel Kahneman, un primo tipo è l’imprevisto “cigno nero”: un evento, cioè, imprevedibile e casuale. Se è questo che
dobbiamo affrontare, ci si deve concentrare solo sulla miglior reazione
possibile e non sul (vano) tentativo di prevenirlo. La seconda categoria è
paradossalmente quella degli imprevisti-prevedibili, che non si possono
prefigurare nel dettaglio ma che occorre genericamente preventivare con un’organizzazione adeguata. Qualora si presentasse un problema, allenamento costante e organizzazione del lavoro permetteranno di generare in automatico reazioni calcolate, portando a una risposta rapida e opportuna.

Come la velocità può risultare utile durante una negoziazione

Tornando alla velocità, è evidente che questa caratteristica va applicata a un’azione mirata e ponderata e non a una istintiva, che è da scartare in qualunque caso. Come? Un esempio pratico su come prepariamo gli imprenditori alle negoziazioni ci viene in soccorso. Simulando un caso reale, si pone il manager di fronte a numerosi scenari, personifcando la controparte e sostenendo un numero notevole di offerte e proposte. L’obiettivo è allenare la mente dell’imprenditore a predisporre una serie di pattern mentali in modo da permettergli di guidare la trattativa nella direzione che desidera. Ecco allora che la negoziazione si svolgerà con serenità e rapidità e il nostro cliente si sentirà dire: «Mi piace fare business con lei perché è un uomo pratico, concreto, veloce». Ma dietro a quelle apparenti semplicità e velocità nella risposta c’è un lungo training.

Se vi allenate a essere preparati e veloci potrete dettare voi il ritmo di
una trattativa. Avrete il vantaggio di dare risposte preventivate mentre la
controparte fornirà perlopiù repliche improvvisate.

Per chi volesse approfondire l’argomento di seguito il volume di ACS Editore Dal Talento al Successo

Luca Brambilla