Empatici si nasce o si diventa?

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Tutti noi sappiamo che l’empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro” percependo, in questo modo, emozioni e pensieri; è una competenza emotiva grazie alla quale è possibile entrare più facilmente in sintonia con la persona con la quale si interagisce.

Mentre ciò che non sappiamo è quanto questa capacità sia insita in noi sin dalla nascita e quanto dipenda dal genere sessuale.

Per dimostrare quanto appena detto, riportiamo il programma Britannico “The secret Life of 5 Years Old“, dove con il duplice fine scientifico/di intrattenimento vengono ripresi i bambini di una scuola materna sottoposti a una serie di test, un Grande Fratello dei piccoli in pratica, ha fatto un piccolo esperimento.

Nell’episodio si vede la maestra d’asilo che fa assaggiare una limonata fatta da lei, dicendo di tenere molto al fatto che sia buona perché dovrà farla bere ad altre persone, prima a un gruppo di bambini e poi a un gruppo di bambine.

Quello che i bimbi non sanno è che la limonata è stata appositamente “sabotata” con del sale per vedere le loro reazioni dopo l’assaggio.

Empatici si nasce o si diventa?

La differenza è incredibile: i maschi al primo assaggio senza pensarci due volte dicono alla maestra che la limonata è disgustosa, che non dovrebbe darla a nessuno e che causerà loro un mal di pancia; le femmine al contrario cercano di reprimere espressioni di disgusto e dicono “è buonissima, forse ci sono troppi limoni, ma per il resto è deliziosa” oppure “credo sia molto buona ma non vado matta per la limonata” e “mi piace moltissimo, posso comunque avere un goccio d’acqua per favore?”.

La differenza tra i due gruppi sta nel fatto che le bambine hanno capito dalla premessa della maestra che ci teneva molto a offrire una buona limonata e per non ferirla hanno evitato di ammettere che era disgustosa, pur dandole degli spunti di miglioramento.

Il professor Paul Howard Jones spiega: “c’è una chiara differenza tra maschi e femmine quando si tratta di empatia; sin dai primi 3/ 4 mesi di vita le femmine tendono a saper leggere meglio le emozioni dell’altro, e questo esperimento ne è la dimostrazione più semplice e immediata”.

La Redazione