Il marketing su misura è sensoriale

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Cos’è il marketing sensoriale

I sensi ci guidano nella comprensione del mondo e nella sua completa fruizione: la percezione è un aspetto fondamentale della vita quotidiana, tanto importante da aver suscitato la curiosità e l’interesse, paradossalmente, del marketing.

Il marketing sensoriale è infatti un tipo di marketing che vuole coinvolgere i sensi, rifacendosi all’idea che le scelte del consumatore siano influenzate dall’analisi sensoriale. Questo tipo di comunicazione si concentra esclusivamente sulle emozioni del consumatore affidandosi al fatto che ogni stimolo sensoriale trasmette al cervello informazioni precise che forniscono una risposta sempre precise e determinata. Le emozioni tracciano ricordi e influenzano l’acquirente nella decisione sull’acquisto o meno del prodotto.

1. Vista

Sono molti gli studi che dimostrano come diversi colori suscitino reazioni diverse (il colore verde avrebbe effetti calmanti, così come le tonalità fredde di blu e i toni neutri della terra, hanno effetti rilassanti a in relazione alla loro associazione con la natura). In questo senso si capisce come la vista sia uno degli strumenti più potenti in mano al marketing sensoriale: i colori, un logo o una pubblicità visiva, se studiate nei minimi dettagli, sono in grado di garantire dei risultati piuttosto buoni. in termini di vendite

2. Tatto

Scegliere un packaging originale e che sia in grado di attirare l’attenzione del potenziale acquirente può sicuramente favorire la vendita del prodotto. Siamo estremamente sensibili al tatto e al contatto fisico più in generale: basti pensare che numerosi studi hanno rilevato come un semplice abbraccio sia in grado di migliorare il nostro umore, aumentando infatti l’ossitocina (spesso descritto come “l’ormone dei legami”).

Il marketing su misura è sensoriale

3. Udito

Jingle e sigle di moltissimi prodotti sono studiati con grandissima attenzione, senza lasciare nemmeno il più piccolo dettaglio al caso: il loro scopo è infatti quello di rievocare nei consumatori ricordi il più felici possibili in modo da spingerli all’acquisto.

4. Olfatto

Lo scopo è, come per l’udito, quello di rievocare ricordi felici, per quanto, a differenza dell’udito, si tratti sempre di sensazioni del tutto soggettive e mai generalizzabili. L’olfatto e la memoria sono profondamente intrecciati: a tutti è di sicuro capitato di essere catapultati in ricordi lontanissimi da un semplicissimo odore. Il senso dell’olfatto può, proprio come già accennato per il tatto, avere una fortissima influenza sull’umore.

5. Gusto

Il nostro senso del gusto è stato, in termini evolutivi, il più importante per la sopravvivenza ed evoluzione della nostra specie: infatti sta nella nostra capacità di riconoscere il gusto amaro, e l’emozione di disgusto che ne deriva, ci ha permesso di evitare avvelenamenti e cibi nocivi. Allo stesso modo sono legate diverse sensazioni al sapore “dolce”: sono ormai famosi gli studi che hanno dimostrato come mangiare cioccolato fondente provochi nel cervello il rilascio di oppiacei naturali (le endorfine), che riducono la percezione di dolore e agiscono come analgesici, stimolando il senso di piacere e benessere.

La Redazione