Iper-connessione del mondo retail – Intervista a Marco Zanardi

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Oggi è Presidente Retail Institute Italy, ci racconti quali sono stati gli step della sua carriera.
La mia carriera professionale inizia con un’impronta manageriale in multinazionali come AcNielsen, Young&Rubicam (oggi WundermanThompson Italy) e Unilever. A seguito di una combinazione di fattori (ristrutturazione interna e motivazione personale), decisi di intraprendere una carriera più imprenditoriale. Insieme ad un socio, tutt’ora presente, agli inizi abbiamo dato vita ad una agenzia di marketing, nel tempo ceduta ad una multinazionale. Dopo un periodo da manager, sono ritornato all’attività imprenditoriale, più consona alla personalità e visione del mercato. Attualmente partner di una agenzia focalizzata sul retail management, retail marketing e retail operation, settori di mia competenza.

Grazie alla attitudine per lo studio (life long learning) e la passione per il mondo retail, ho avuto la motivazione ed opportunità di conseguire vari titoli universitari (tre lauree, un Ph.D in Management e Organizzazione in corso, vari master post laurea) e ampia gamma di master post-laurea con lo scopo di avere una prospettiva più integrata ed allargata verso il mondo retail. L’esperienza consolidata e la visione ampliata del mercato ha consentito che i soci di retail Institute prendessero in considerazione la candidatura a presidente di Retail Institute.

In virtù dell’attitudine e piacere di stare a stretto contatto con i giovani, e della opportunità concessami dal Prof Di Gregorio (Università Milano Bicocca) sono altresì stato nominato Professore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca presso il corso di laurea in Economia Aziendale e nel master post-laurea M3. Questo mi dà la grande possibilità di confrontarmi con le nuove generazioni, attuare project work, incrementando ed aggiornando sempre più il bacino di conoscenze.

Quali sono le attività di Retail Institute e cosa lo contraddistingue?
Principalmente le attività che vengono svolte in Retail Institute sono di content creation, cioè, esplorazione, conoscenza del mercato Retail, organizzazione dell’informazione, condivisione attraverso eventi, webinar, seminari, ricerca, business school, workshop, insomma tutto quello che serve per restituire ai soci ed al mercato le novità, sia a livello nazionale che internazionale, della Industry. Nel dettaglio, a livello nazionale, ci occupiamo di esplorare organizzare e restituire evoluzioni ed innovazioni del mondo retail divulgandolo attraverso vari canali – digitali e fisici – e creando comunità. Retail Institute è molto focalizzato sulla parte esplorativa, conoscitiva ed organizzativa del mondo retail, sia attraverso il monitoraggio costante che attraverso una serie di attività di ricerca in collaborazione con i nostri Soci, Istituti, Enti Accademici, con l’intento di individuare nuove tendenze nell’ambito retail, sotto le diverse prospettive, alla luce ad esempio del cambio generazionale o delle nuove polarità commerciali.

Siamo inoltre all’interno di un network internazionale di associazioni, tra cui EHI Retail Institute Germany, con cui cooperiamo continuativamente per incrementare le dinamiche retail osservate dal punto di vista di un’associazione in un’ottica di breve e medio-lungo termine. Retail Institute fa anche parte del NRF, la più grande associazione mondiale nell’ambito retail: tre volte all’anno ci incontriamo con l’obiettivo di allinearci rispetto allo sviluppo che ha il retail nel mondo così da declinarlo nella nostra realtà nazionale attraverso ricerche, studi e partecipazione a eventi. Ad altro titolo di esempio, stiamo lavorando con cinque università italiane su un progetto di test sulle store analytics e demand forecasting.

Retail Institute ha altresì una propria Business School rivolta alla formazione del middle management. Tutte le iniziative vengono progettate per implementare ed aggiornare le competenze delle figure operanti nel retail, a diversi livelli: Executive Master, Training Course, Retail Tour, Webinar e pillole formative online.

Organizziamo diversi eventi nel corso dell’anno,occasioni di approfondimento e confronto per le figura Executive o per C-Level, che hanno l’obiettivo di condividere dinamiche macroeconomiche e microeconomiche nel retail tra e con i protagonisti del settore sui temi prioritari.

Non ultimo lo Smart Retail Award che, giunto alla XV edizione valorizza e premia i progetti più innovativi e le migliori best practice in termini di Customer Experience: in store, on line, at home.

Quanto sono importanti la formazione continua e le soft skill per la crescita professionale?
Per noi le soft skill e le character skills sono molto importanti e le trattiamo a vari livelli (es anche da entry-level) dando poi la possibilità di poterle approfondire. Difatti, la nostra Business School vanta un grande numero di soci che valorizzano il mix di hard e soft skill, toccando varie tematiche delle organizzazioni: esempio la relazione azienda produttrice-azienda distributrice, all’interno delle aziende tra varie funzioni o addirittura con applicazioni di tecniche sofistiche alle vendite (es neuromarketing).

Marco Zanardi, Presidente di Retail Institute Italia.

Quali sono gli obiettivi e le sfide future di Retail Institute?
Principalmente lavoriamo su una matrice, per il consolidamento dello sviluppo internazionale, volto a portare nella nostra realtà tutte le conoscenze e ricerche attuate dai paesi esteri. Poi il potenziamento delle attività e delle “connessioni” in Italia, operando sempre in un’ottica di collaborazione aperta con diverse realtà sul territorio, confrontandoci con tutti i diversi interlocutori parte di questo variegato ecosistema, che comprende Retailer, Brand Company, Retail Partner, così come con Enti, Accademici, studiosi ed esperti di alto profilo.

Vogliamo ampliare sempre più la cooperazione con altre realtà associative che operano in campi diversi dal nostro ma che afferiscono al retail, con lo scopo di portare conoscenza ed innovazione ai soci. Inoltre, cerchiamo di inquadrare il mondo del retail nel breve, medio e lungo periodo con attività di ricerche di mercato, survey, work shop, foresight study per aiutare i soci e la comunità a mappare, conoscere e divulgare le innovazioni, esplorando mondi che non sono immediatamente percepibili e capire come anticiparli. Tutto questo viene svolto anche con il supporto dei trend (abbiamo un accordo con una struttura internazionale di trend hunting) e dalla loro struttura i mega, macro e micro-trend estrapoliamo evidenze interessanti per l’innovazione incrementare, architetturale, disrputive (es megatrend: sostenibilità; macro trend: smart city; micro trend: vertical farm).

Quale consiglio darebbe a un giovane che vuole diventare un professionista in questo settore?
Pensando alla carriera, mi viene in mente una sola frase: life long learning. È importante studiare in maniera continua, con curiosità e interesse sempre vivo. Ritengo anche fondamentale avere una grande connessione con l’ecosistema di persone intorno a noi, per poter condividere e acquisire nuove informazioni, in quanto viviamo in un mondo complesso e allo stesso tempo interconnesso ed il knowledge sharing è fondamentale. In ultimo, penso sia importante avere delle competenze a T, quindi essere specializzato in una data materia ma avere anche conoscenza di altre discipline. Si tratta, dunque, di una integrazione e allo stesso tempo gestione della complessità di un mondo sistemico e ibrido.

Luca Brambilla