MOTIVARE IL TEAM: LA COMUNICAZIONE DI UN LEADER

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L’universo aziendale è costellato da figure di leadership, e tra esse spicca il CEO, acronimo di Chief Executive Officer. Il CEO è il capo supremo di un’organizzazione, colui che guida la nave aziendale attraverso le acque spesso tumultuose del mercato globale. Il suo ruolo va oltre la semplice gestione aziendale: in quanto leader i suoi compiti principali sono fare strategia e motivare le persone per massimizzare il rendimento del team. Tuttavia, le ricerche indicano che la demotivazione è diffusa, impedendo alle persone di sfruttare appieno il loro potenziale lavorativo.

Tra i fattori che contribuiscono a questa condizione è possibile individuare la mancata comprensione degli interessi dei propri collaboratori da parte del loro CEO, che si traduce in formulazioni di feedback, sì motivazionali, ma basati sui propri interessi e leve.

Come indagare, allora, ciò che motiva realmente le persone che lavorano in un’organizzazione? Attraverso l’adozione di una Comunicazione Strategica e del Metodo O.D.I.® che, emergendo come una guida preziosa, suggerisce tre fasi da seguire: Osserva, Domanda e Intervieni. Questo metodo offre ai leader un approccio scientifico e metodologico per comunicare strategicamente, valorizzando i propri collaboratori nella dinamica relazionale instaurata.

Il primo passo è, dunque, Osservare, ovvero capire i propri interessi, ipotizzare quelli dei collaboratori ed esplorare gli elementi di Contesto oggettivo (vincoli spazio-temporali, giuridici, economici) e soggettivo (persone) che influenzano la relazione.

Si avanza poi con la fase del Domanda, che è quella più strategica del Metodo O.D.I.® in quanto, attraverso le domande strategiche, permette di superare i propri bias e scoprire gli interessi dell’altro mettendosi in una condizione di ascolto sincero. Il potere delle domande nel contesto manageriale, invero, diventa evidente: anziché fornire soluzioni, il manager dovrebbe chiedere al dipendente il suo punto di vista, da cosa è motivato e quali sono le ragioni delle sue scelte nell’operatività quotidiana.

Solo dopo questo step cruciale, il manager potrà Intervenire: costruire feedback strategici per motivare i suoi collaboratori e potenziare il talento di ognuno. In questo senso, la gestione di meeting informativi deve essere tesa ad una co-progettazione, che si traduce in un coinvolgimento più attivo, un maggiore allineamento tra il team e gli obiettivi aziendali. Valorizzare l’altro è fondamentale per far sì che aumenti in modo coscienzioso la sua responsabilità e – via via – l’area di leadership.

Non esiste, dunque, una formula magica che possa far sì che i propri dipendenti siano più entusiasti e motivati; esiste una metodologia da seguire e lo stile comunicativo strategico da adottare tra quelli definiti dalla Matrice degli Stili Relazionali®.

Forse, però, un segreto per migliorare c’è: ricordarsi di essere i leader che si vorrebbe o si avrebbe voluto avere.

Sarah Pizzo