La formazione nel Triveneto – Intervista a Sileno Rampado

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Sileno Rampado è Vice – Coordinatore del La Salle International Campus, dove ha una responsabilità diretta sui Licei dell’Istituto. Attraverso percorsi di formazione internazionali curati dal CIL – Centro Internazionali Lasalliano – ha sviluppato conoscenze sui temi della gestione delle opere educative, avendo così la possibilità di tessere relazioni con l’ampia rete delle Scuole e Università della Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane. Dal 2009 collabora alla realizzazione di progetti formativi per docenti e coordinatori scolastici con un particolare focus sulle nuove tecnologie didattiche e l’innovazione pedagogico-didattica. Dal 2013 coordina il Consiglio della rete delle scuole lasalliane in Italia. Nel Dicembre 2016 diventa Direttore Generale del La Salle International Campus.

Che cos’è l’Istituto Filippin e la Salle International?

L’Istituto Filippin è un centro educativo nato – ormai – 100 anni fa in un luogo abbastanza periferico della provincia di Treviso con l’obiettivo di essere fin da subito uno spazio dove potersi ritirare per lo studio. È stato per molti anni un luogo di sperimentazioni di vario tipo. Nato come centro convittuale, ha sperimentato tutti i percorsi della scuola secondaria di secondo grado. Dopo una prima attività svoltasi sotto il controllo di Mons. Filippin, il fondatore dell’istituto, è passato alla congregazione dei Fratelli delle scuole cristiane e si è evoluto fino ad oggi. Negli ultimi 20 anni, in particolar modo, ha cambiato e diversificato le sue attività a fronte di un’iniziale diminuzione dei convittori. Si è trattato di una diversificazione che ci ha portato a porci come centro scolastico e residenziale, come struttura che offre i suoi servizi anche a terze parti; ad esempio, collaboriamo da diversi anni con il CIMBA, un consorzio di università americane che opera presso di noi con i loro percorsi come l’MBA. La diversificazione delle attività si è affiancata all’ordinaria formazione scolastica.

Da dove nasce l’idea di fare una partnership tra Salle international and Polimi Graduate business school?

L’idea nasce da alcune attività che avevamo già avviato con la nostra associazione degli ex allievi, con la quale – da circa un decennio – operiamo nell’ambito della formazione per gli adulti.  Inizialmente le attività erano rivolte esclusivamente ai nostri ex allievi; poi si è estesa anche all’esterno. Mentre stavamo attraversando un momento complesso dato dal lockdown, abbiamo unito la nostra volontà di consolidare i percorsi che offriamo per adulti con la volontà del Polimi di guardare a quest’area del nordest per consolidare la propria presenza con un avamposto strutturato. Parallelamente, consapevoli di una serie di potenzialità che ci sono con la rete delle nostre scuole, stiamo mettendo a sistema tutti quelli che sono i nostri contatti universitari; la congregazione, infatti, ha 70 università sparse nel mondo, che testimoniano la nostra volontà di portare in Italia un metodo e una rete di relazioni internazionali.

Intervista a Sileno Rampado, Direttore Generale del La Salle International Campus, uno dei più importanti complessi educativi d’ltalia.

Che tipo di master avete deciso di organizzare in co-brand e a chi si rivolgono?

Abbiamo 3 filoni operativi. Un filone è dedicato ai neolaureati e ha già visto la prima edizione di un master dedicato al lusso e l’avvio, da settembre, della seconda edizione del master riguardante il mondo del lusso e di un master dedicato all’HR. Il secondo filone è rivolto alla formazione executive con una serie di attività rientranti nella supply chain, attività che l’anno prossimo saranno diversificate su più fronti, ovvero sostenibilità, marketing, innovation, design. Infine, lato corporate, stiamo collaborando per costituire una vera e propria rete commerciale nell’area del triveneto.

A che esigenze rispondono i master e perché si dovrebbe frequentarli?

Le ragioni sono, ovviamente, estremamente diversificate. Rispetto al panorama dell’area veneta, il plus che aggiunge il politecnico è quello ingegneristico e la qualità della formazione che proviene da esso; di conseguenza, tra i motivi per i quali si dovrebbe frequentare i master che offriamo sono, da una parte, la differenziazione rispetto alla proposta e, dall’altra la possibilità di vivere i percorsi con una formula full immersion nella realtà del campus.

Quali sono i prossimi passi che volete intraprendere?

Stiamo lavorando molto lato corporate e abbiamo attivato una serie di incontri in campus per presentarci al panorama delle aziende con questo nuovo binomio per avvicinare il contesto produttivo veneto, che è ricco di PMI e strutture aziendali particolari, ancora ancorate all’artigianato e con l’alta qualità che necessitano di una trasformazione importante. Continueremo con un calendario di eventi aperti per consolidare la nostra presenza. La speranza è quella di attivare tutti i programmi stabiliti nella fase di lancio da settembre e monitorare, via via, l’esigenza che giunge dal mercato per perfezionare l’offerta.

Luca Brambilla