LA PRESENTAZIONE PERFETTA – INTERVISTA A FEDERICO ATTORE

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Ha una grande esperienza nel mondo della Comunicazione, ci parli della sua carriera.
La mia carriera inizia alla fine degli anni ’90 nel settore delle in store promotion con il ruolo di Event Manager per grandi multinazionali come Imation, Philips, Thomson, in cui gestivo il team di lavoro e le campagne di promozione dei prodotti. Successivamente mi sono laureato in Scienze Politiche, ho conseguito un master in comunicazione all’Università Cattolica, sono entrato nel settore della pubblicità come copywriter, lavorando per le più importanti agenzie pubblicitarie. Il mio incontro con Alberto Cremona, un grandissimo pubblicitario, fu rivelatorio in quanto mi disse che avevo la dote innata per la presentazione e che avrei dovuto coltivarla. Tuttavia, ho continuato per alcuni anni nell’ambito della pubblicità fino a quando con altri soci, nel 2006, ho fondato la mia agenzia, chiamata Comunicattore.
L’agenzia aveva una filosofia particolare e importante: i prodotti e i servizi erano degli attori. Noi pubblicitari avevamo il compito di animarli e farli recitare all’interno del mercato.
In quegli anni mi sono reso conto che la mia capacità di convincere, esporre e portare avanti delle idee erano spiccate; quindi, nel 2013 ho deciso di uscire dall’agenzia e ho cominciato a presentarmi nel mercato come consulente di comunicazione, effettuando così un riposizionamento passando dall’area dedicata ai servizi, all’area più strategica. Ad oggi sono Communication and strategic advisor per diverse aziende come l’innovativa Accenture.

Quali valori attribuisce alla formazione continua e alle soft skill per la crescita professionale?
Nel mondo del lavoro si tende sempre a parlare di hard skill, ma siamo entrati, ormai da qualche anno, nell’epoca delle soft skill.
Sono presenti molte grandi aziende in cui vi è povertà di soft skills e questo condiziona i risultati delle organizzazioni stesse; pertanto, queste competenze sono centrali nella carriera di qualsiasi professionista e nella crescita di un team. Collegandomi invece alla centralità delle persone, nonostante l’Intelligenza Artificiale stia prendendo il sopravvento, possiamo affermare che stiamo andando verso un mondo che è sempre più people oriented, ed è proprio per questo motivo che bisogna dotarsi di soft skill che possano guidare il cambiamento.
Arriviamo da decenni in cui i concetti di uomo e di professionista sono sempre stati separati, ma al giorno d’oggi quest’idea sta cambiando quindi, c’è una forte connessione tra il concetto di soft skill e la crescita delle persone.

Federico Attore, Communication and Strategic Advisor and Trainer.

È da poco uscito il suo volume La Presentazione Perfetta, ci sveli i segreti di una presentazione di successo.
Ho scritto questo libro perché nel corso della mia esperienza professionale le presentazioni sono state uno strumento fondamentale per far conoscere le mie idee. Nel corso di questo cammino mi sono accorto che ci sono pochissimi manager che sanno fare presentazioni o che le usano in modo strategico. Quei pochi che le sanno fare, le fanno affidandosi al talento e alla fortuna, non hanno mai un approccio strategico o razionale alla presentation.
Studiando molto e sperimentando, ho realizzato che bisognava sviluppare e sbloccare questa skill scrivendo un libro. In questo testo ho fatto convergere nel concetto di comunicazione diverse skills: al suo interno troverete la mia esperienza di pubblicitario, di storyteller, di Event Manager e la mia esperienza di public speaker.
La presentazione è un insieme di analisi del pubblico, capacità di narrare, di visualizzare e di esporre. Ho messo insieme questi asset presentando il Metodo “Big Tre” composto da tre frasi: bilanciare le emozioni del pubblico, ispirare il pubblico e governare la presentazione. Queste fasi fanno in modo che la presentazione sia efficace ed eccellente.

Quali obiettivi e sfide ha in serbo per il futuro?
Mi piacerebbe andare verso due direzioni: da una parte vorrei continuare ad accompagnare le aziende verso un approccio più strategico alla comunicazione e alle soft skill, perché, se è vero che in questo momento abbiamo tanta offerta di figure comunicative, sono poche le figure professionali che hanno un approccio strategico e competente alla comunicazione. Dall’altra parte, vorrei portare questa la skill delle presentation in diversi contenitori, non solo quelli aziendali ma anche scolastici, in quanto reputo che sia una competenza fondamentale da insegnare ai ragazzi nelle scuole e nelle università.
Inoltre, ad ottobre uscirà un nuovo libro prettamente sullo speech che si chiamerà “Le parole al posto giusto”, dove voglio trasmettere le mie esperienze e conoscenze per parlare con fiducia, ispirare azioni e migliorare l’abilità oratoria.

Che consiglio darebbe a un giovane che si sta per affacciare al mondo del lavoro?
Il primo consiglio che gli darei è di portare l’attenzione non solo a cosa pensa o a che idea o progetto ha in testa, ma anche a come deve coinvolgere gli altri, perché spesso ci sfugge il fatto che non è importante sapere di essere bravi o di avere una grande idea, ma è importante che lo riconoscano gli altri. Noi possiamo essere bravi, avere molte idee, ma la soluzione del problema è che qualcuno lo capisca e ci venga incontro; quindi, bisogna avere una grande capacità di condivisione perché, se non si ha questa soft skill, non si può condividere il proprio valore.
La creazione di valore nasce e si costruisce sempre perché ci viene riconosciuta da qualcuno.

Luca Brambilla