L’importanza del valore umano – Intervista a Gino Gaspari

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Come si è sviluppata la sua carriera? Cosa l’ha spinta ad intraprenderla? 

La mia carriera professionale è iniziata in un’azienda in Pennsylvania nel settore food. Nel 2010 ho iniziato poi a lavorare in Pirelli, che, per volontà dell’allora amministratore delegato Italia, volle creare un progetto che si chiamava “Vivaio Commerciale” fondato su una job rotation iniziale in modo che le persone potessero avere una formazione articolata e profonda nei diversi dipartimenti aziendali. 

Con i risultati ottenuti sul campo ho ripagato l’azienda e sono stato più volte premiato come miglior venditore di Italia Pirelli. Con il passare del tempo, l’azienda mi ha dato la possibilità di mettermi alla prova nel mercato degli USA, in un contesto nuovamente sfidante. Successivamente sono tornato in Italia e ho avuto l’opportunità di entrare nel settore dello sviluppo digitale e tecnologico. Da qualche mese sono il Chief Commercial Officer di una piattaforma digitale leader in Italia per la manutenzione e riparazione dell’auto. Si pone al servizio di automobilisti, autoriparatori, flotte aziendali e compagnie di assicurazione, sfruttando le potenzialità del web e del mondo social.

Quali lezioni ha ricevuto o ha imparato lei sulle base dell’esperienza?

Nei contesti multinazionali, soprattutto nelle esperienze all’estero, la lezione più importante che ho ricevuto è che uscendo dalla propria comfort zone si riesce a dare il meglio di se stessi e si sviluppasia la capacità di adattarsi ai contesti culturali differenti sia la capacità di risolvere problemi complessi. Lavorando in una multinazionale, si impara tanto perché si capisce il funzionamento di un’organizzazione complessa, si capisce quanto sia importante la comunicazione interna e quanto possano avere peso le relazioni. Le relazioni non vanno solo sviluppate con i responsabili, ma anche con i collaboratori, i peers, perché bisogna muoversi in modo allineato e soprattutto essere un fattore abilitante al raggiungimento del risultato sia personale che dell’organizzazione intera. 

Intervista a Gino Gaspari, Chief Commercial Officer di CercaOffina.it, la piattaforma digitale per la manutenzione e riparazione dell’auto.

Qual è l’importanza del capitale umano rispetto al digitale e alla tecnologia?

In un’epoca di massimo sviluppo dell’intelligenza artificiale, potremmo cadere nell’errore di credere che i vincenti siano coloro che possiedono digitale e tecnologia. Secondo me, invece, vale la pena investire in tecnologia ma soprattutto in capitale umano. Investendo solo in tecnologia, il rischio è perdere leadership sul mercato nel lungo periodo qualora questa diventi commodity a tutti gli effetti e accessibile a tutti. La necessità di investire in capitale umano deriva dal fatto che questo è cruciale per la trasformazione dell’azienda stessa da qui al futuro. Il report sul capitale umano pubblicato da Deloitte trasmette l’idea che il passaggio tra sopravvivere e prosperare può essere dato solo dal mettere al centro il capitale umano in un’azienda. La tecnologia da sola non garantisce risposte e vantaggi di lungo periodo. 

Quali caratteristiche dovrebbero avere i manager del futuro?

Per questo dico che su competenze e qualità dei manager del futuro è importante essere portatori della cultura aziendale. I manager devono esserne i rappresentanti, perché la cultura aziendale oggi è un requisito fondamentale per attrarre e mantenere in azienda i migliori talenti. La cultura aziendale deve comprendere anche il trasferimento dell’informazione: oggi è importante dire ai propri dipendenti perché si sta attuando una certa strategia. Quando un’azienda condivide i propri perché è come se le persone potessero finalizzare ancora meglio le loro azioni. Un altro requisito fondamentale è l’apertura verso l’innovazione e l’insaziabile voglia di conoscenza. 

Quale consiglio darebbe ai giovani che entrano nel mondo del lavoro?

Il consiglio che posso dare è fare tante esperienze, perché sono queste che arricchiscono. La differenza tra genio ed esperienza è che il genio fa una cosa nel miglior modo possibile, ma il genio stesso non è trasversale ad altri campi della genialità. L’esperienza, invece, è la somma degli insegnamenti ricevuti. Quindi, se non facciamo esperienze non avremo mai le abilità per colmare la genialità. Anche in ambito aziendale, secondo me, bisogna cambiare ruolo quando si presenta l’occasione. 

Ciò che voglio dire ai giovani è di credere sempre nelle proprie capacità e nel futuro, perché il futuro è per tutti. L’ultimo consiglio che do è di far felici gli altri, perché – come disse il primo professore al mondo di economia Antonio Genovesi –  “E’ legge dell’universo e non si può far la nostra felicità senza fare quella degli altri”. 

Giorgia Raguzzi