Lo smartphone ti distrae anche quando è spento

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Ormai l’abbiamo capito tutti: serve disconnettersi dai dispositivi digitali. Purtroppo però la cosiddetta digital addiction, ovvero la dipendenza digitale, è un fenomeno troppo esteso per non avere conseguenze cruciali.

Perché la presenza del cellulare riduce la concentrazione?

Secondo alcuni recenti studi la semplice presenza dello smartphone vicino a noi riduce la nostra capacità cognitiva del 20%, anche se il telefono è spento. Questo vale a dire che non importa quanto possiamo sforzarci di non controllare messaggi e notifiche, siamo in ogni caso sollecitati e distratti costantemente dal telefono.

La sola presenza del proprio smartphone può causare il cosiddetto brain drain, ovvero drenaggio di risorse del cervello: abbiamo risorse cognitive limitate, e gran parte di queste viene spostata dalle attività che svolgiamo al controllo dello sforzo per non guardare il telefono. Visto che lo stesso set di risorse deve supportare sia questo controllo sia altri processi cognitivi, sarà inevitabile che le risorse che utilizziamo per frenare la nostra attrazione per il telefono non possano essere utilizzate per altri compiti, con inevitabili risultati sulle nostre performance, in termini di concentrazione e produttività.

Insomma, il nostro cervello non può elaborare accuratamente tutte le informazione che gli arrivano dall’esterno, per questo è necessario essere selettivi nella scelta degli stimoli a cui prestare attenzione. Due sono i fattori da considerare in questo tipo di analisi: la salienza, ovvero la vicinanza fisica allo stimolo, e la rilevanza di tale stimolo nel raggiungimento dei nostri obiettivi.

Nello studiare la salienza, i ricercatori hanno raccolto 520 volontari: ad alcuni hanno chiesto di lasciare i loro telefoni in un’altra stanza, ad altri di tenere il telefono in tasca e a un ultimo gruppo di metterli sulla scrivania a schermo in giù. Tutti i telefoni venivano spenti, e non potevano emettere suoni o mostrare notifiche. A tutti i partecipanti è stato poi chiesto di eseguire due test standard per misurare la capacità cognitiva.

Da questo studio è emerso che, pur essendo i partecipanti fortemente concentrati sui loro test, le loro capacità cognitive erano notevolmente ridotte quanto più si trovavano vicini ai propri telefoni.

Lo smartphone ti distrae anche quando è spento

In un secondo esperimento i ricercatori hanno chiesto ad alcuni partecipanti di spegnere il telefono, mentre ad altri no: i risultati hanno confermato che persino con il telefono spento sia la capacità di memoria sia l’intelligenza fluida (ovvero la capacità di risolvere problemi nuovi indipendentemente dalle capacità preacquisite) erano ridotte.

Sintetizzando i risultati di questi studi, il metodo più efficace per incrementare le proprie capacità cognitive è essere fisicamente separati dal proprio telefono.

Ormai la digital addition è una realtà concreta, nonché un problema reale: secondo alcune ricerche il 95% degli americani non potrebbe vivere senza il proprio telefono, e una separazione forzata dal proprio telefono porterebbe, nella maggior parte delle persone fenomeni di ansia e accelerazione del battito cardiaco. Sintomatico è anche il fatto che l’89% di quanti posseggano uno smartphone, dichiara di sentire “squilli fantasma”, o di percepire vibrazioni.

La Redazione