MiMeC, un percorso verso il Marketing e la Comunicazione – Intervista a Cristian Chizzoli

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Oggi è direttore MiMeC presso Università Bocconi. Ci racconti quali sono stati gli step della sua carriera.

Mi sono laureato all’Università Bocconi nel ‘97 in Economia e Commercio, quando ancora la laurea aveva un ciclo quadriennale. La Bocconi però già si distingueva in quanto al quarto anno permetteva agli studenti di scegliere un percorso di specializzazione, e nel mio caso scelsi Marketing.

Dovendo svolgere ancora il servizio militare – e non potendo quindi essere assunto in azienda – il mio relatore, la Prof.ssa Golfetto, mi propose di collaborare per qualche mese con lei in un centro di ricerca in Bocconi che si occupava di comunicazione B2B, con una specializzazione sulle manifestazioni fieristiche. Durante questa esperienza maturò il mio interesse verso il mondo dell’accademia e della ricerca.

Successivamente, una volta terminato il servizio militare, nella primavera del 1999 iniziai – sempre in Bocconi – il Ph.D. in Business Management & Administration, un percorso formativo necessario per lavorare nel campo della ricerca. Conseguii il dottorato nel 2003 e iniziai la mia attività di docente in Università. Cominciai sin da subito a insegnare anche al MiMeC – in quegli anni diretto dalla mia relatrice – che mi chiese di darle una mano come coordinatore. Feci i miei sei anni da coordinatore del Master, per poi diventarne Direttore. Questo è il mio ultimo anno.

Come è nato questo Master e quali sono le sue caratteristiche strutturali?

Il MiMeC è nato all’inizio degli anni 2000 come master dedicato all’e-commerce: probabilmente eravamo troppo in anticipo rispetto al mercato – soprattutto dopo la crisi delle cosiddette DotCom; si decise pertanto di riposizionarlo nel campo del Marketing e della Comunicazione. Il MiMeC è nato con la consapevolezza dell’esistenza di un mercato di giovani che desideravano avere una competenza molto pragmatica e personalizzata nel mondo del marketing e comunicazione e che spesso non avevano una laurea in economia alle spalle.

Il nostro obiettivo è fornire un percorso molto professionalizzante e offrire una didattica basata sulla pratica e sulla realizzazione di progetti in collaborazione con aziende. Non è un percorso tradizionalmente accademico in cui c’è sempre molta teoria, poiché i corsi durano mediamente due/tre settimane, al termine delle quali si svolge l’esame finale. I partecipanti seguono due corsi alla volta, con una logica che cerca di simulare quello che i ragazzi si troveranno ad affrontare nel mondo del lavoro. Ogni corso ha un unico appello d’esame e non è possibile ritirarsi così come, nel mondo del lavoro, quando si hanno delle scadenze, non ci si può “ritirare” o rimandare a un appello successivo. Cerchiamo quindi di simulare la pratica e lo facciamo con un corso che prevede 9 mesi d’aula, a cui poi segue lo stage curriculare, richiesto ai fini del diploma.

Cristian Chizzoli, direttore MiMeC presso Università Bocconi.

Quanto sono importanti la formazione continua e le soft skill per la crescita professionale?

Per noi le soft skill sono fondamentali: per questo cerchiamo di stimolarle e svilupparle durante i diversi corsi del MiMeC. Quelle che maggiormente cerchiamo di trasferire sono la capacità di lavorare in team, in quanto – soprattutto nel marketing – non servono i “solisti”, ma persone in grado di fare squadra, anche con altre funzioni aziendali. Questo permette di saper lavorare con qualcuno che ha un approccio al lavoro diverso dal nostro.

Un’altra soft skill che cerchiamo di sviluppare è quella della leadership, sempre legata al lavoro di gruppo e alla gestione delle diverse modalità di esercitare la leadership nel team. Infine, vi è la capacità di comunicare in modo efficace: che si tratti di un’idea, di un progetto, ma anche del proprio profilo.

Che sbocchi professionali hanno le persone che fanno questo percorso?

Chi frequenta il MiMeC ha sicuramente uno sbocco nel marketing, nelle vendite e nella comunicazione.

Il marketing di per sé è una disciplina eclettica, ed è anche interpretata in modi molto diversi all’interno delle aziende; i nostri diplomati MiMeC rispondo bene a questa ecletticità. Essendo un percorso ideato per chi possiede una laurea triennale, in molti casi un sostituto della Laurea Magistrale, apre ai nostri studenti posizioni junior nell’ambito del marketing. Successivamente, coloro che vogliono crescere anche al di fuori della funzione e raggiungere posizioni di vertice, scelgono spesso di frequentare anche un Master di II livello o addirittura un MBA.

Che consigli darebbe a un giovane che si sta per affacciare al mondo del lavoro?

La prima cosa che consiglio è investire nella formazione in quanto è necessario avere gli strumenti adatti per entrare nel mondo del lavoro, dedicandocisi in maniera completa e con proattività.

È necessario mantenere un atteggiamento aperto e una giusta dose di umiltà, oltre a una forte passione per ciò che si fa e per il percorso che si decide di intraprendere. Infine, suggerisco di essere aperti anche a esperienze diverse da quelle sognate: è giusto avere obiettivi e sogni, ma è anche importante non avere pregiudizi nei confronti di ciò che non si conosce e che spesso è diverso da come ce lo siamo immaginati, perché in ogni caso ci servirà per crescere e per costruire la nostra carriera lavorativa.

Luca Brambilla