Un evento per passare dall’Io al Tu e dal Tu al Noi

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«Questa sera faremo un viaggio che ci farà addentrare in una nuova disciplina insegnata in diverse Università e Business School d’Italia, la Comunicazione Strategica, definita come un approccio scientifico alla comunicazione che studia le migliori strategie attraverso le quali le persone possono relazionarsi tra loro e prendere decisioni».

Così Stefano Barbetta, Direttore di ACS Editore, ha introdotto l’evento che l’Accademia di Comunicazione Strategica (ACS) ha organizzato in co-brand con Banca Galileo e che ha avuto luogo martedì 19 settembre presso la splendida sede della banca.

Al centro del dibattito vi sono state la Comunicazione Strategica e le relazioni. Quest’ultime, come ha ricordato il dott. Ezio Ronzoni, Amministratore Delegato di Banca Galileo, nei suoi saluti introduttivi, costituiscono da sempre le fondamenta su cui si muove qualsiasi organizzazione e sulle quali la stessa banca si è erta. «Per creare Banca Galileo vent’anni fa, abbiamo cercato di mettere attorno a un tavolo persone che avessero ideali e principi comuni per giungere ad una meta di valore attraverso la condivisione di un percorso basato sulle relazioni».

Per il Direttore di ACS Luca Brambilla, le relazioni, che solo attraverso la valorizzazione dell’Io, del Tu e del Contesto proposta dalla Comunicazione Strategica possono durare nel tempo e consolidarsi, sono necessarie per il raggiungimento dei propri obiettivi – siano essi semplici, sfidanti, complessi o strategici – in contesti caratterizzati da un’elevata complessità. Tuttavia, per utilizzare la Comunicazione Strategica occorre adottare il Metodo O.D.I.®, la cui fase più strategica è quella del Domanda. «L’ipotesi diventa relazione quando viene verificata con l’altro tramite la Domanda; si può procedere poi con l’Intervento co-progettando», ha spiegato Brambilla.

Come la Comunicazione Strategica possa favorire la creazione e il mantenimento di relazioni di valore nelle tre Sistemiche – Vendita, Negoziazione Pura e Change Management – codificate dal Metodo O.D.I.® lo hanno testimoniato, invece, gli illustri relatori che sono intervenuti:

  • Laura Masala e Francesca Lucci, rispettivamente Major Donors & Family Foundations Coordinator e Head of Philantrophy and Partnership Unit di Medici Senza Frontiere;
  • Antonio Ieraci e Francesca Boccia, rispettivamente Presidente Nazionale Gruppo Giovani e Consigliere di Federmanager Academy;
  • Gianluigi Cugini e Maria Angela Cugini, entrambi owner di Cedior

Dopo aver presentato la realtà di Medici Senza Frontiere, la Masala e la Lucci hanno raccontato come il percorso formativo intrapreso con il Direttore di ACS le abbia condotte a comprendere che il fundraising si colloca nella dinamica relazionale della Sistemica della Vendita, caratterizzata da interdipendenza non vincolante e obiettivi diversi, e che solo capendo l’interesse del donatore si può ottenere più facilmente un “sì” nel proporgli di sostenere le attività della ONG. «Grazie alla Comunicazione Strategica abbiamo capito che, dopo aver osservato ed essersi preparati, con tre sole domande si può arrivare a cogliere l’interesse dell’interlocutore e per noi è importantissimo poiché le occasioni di incontro con i grandi donatori non sono molte».

Laura Masala e Francesca Lucci durante la loro testimonianza.

Che la chiave sia il porre domande giuste lo pensa anche Francesca Boccia, Consigliere di Federmanager Academy, raccontando le sue esperienze relazionali e negoziali all’interno della Sistemica della Negoziazione Pura che per definizione è determinata da interdipendenza vincolante e obiettivi diversi.

«Si tratta di un tipo di negoziazione – ha aggiunto il dott. Antonio Ieraci – in cui si deve sempre lavorare sulla MAAN perché la PAAN corrisponde alla rottura del rapporto istituzionale, a cui non si può rischiare di arrivare».

Antonio Ieraci e Francesca Boccia durante la loro testimonianza.

La rimodulazione delle dinamiche relazionali in ottica di Comunicazione Strategica è stata il perno del processo di Change Management intrapreso dai fratelli Cugini, owner di Cedior.

«Già prima del COVID-19 avvertivamo la necessità di mettere mano all’azienda perché notavamo uno scollamento tra il nostro modo di gestirla e la rapida evoluzione che i tempi moderni ci indicavano. Il Prof. Brambilla ci ha accompagnato in un percorso che dura da quasi due anni in cui il cambiamento più importante lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle», ha rivelato Maria Angela Cugini, mostrando poi come a livello operativo il change management sia stato declinato all’interno del proprio contesto aziendale.

Gianluigi Cugini e Maria Angela Cugini e la loro testimonianza.

Ancora una volta nell’arco della serata, quindi, è stato evidente come l’apprendimento e la conseguente adozione della Comunicazione Strategica porti alla creazione di nuove relazioni per nuove organizzazioni, per passare dall’Io al Tu e dal Tu al Noi.

Antonella Palmiotti