Verso un futuro più inclusivo – Intervista a Paola Corna Pellegrini

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La sua è una brillante carriera. Quali sono state le tappe più significative del suo percorso?
La mia carriera si è sviluppata in 40 anni di attività partendo dal marketing e arrivando negli ultimi 20 anni a ruoli apicali di grandi aziende multinazionali, internazionali e italiane, sia a livello locale che globale. 40 anni di esperienze caratterizzate da alcuni fil rouges, sia per quanto riguarda il percorso formativo che quello professionale.Il primo riguarda la visione di lungo termine e l’apertura verso il nuovo. Ho sempre approcciato lo studio e il lavoro con lo spirito di voler costruire, imparare e allo stesso tempo seguire le mie passioni. Il mio animo curioso mi ha dato la possibilità di esplorare e sperimentare, dedicando molta passione alle cose in cui credo e continuando a trovare stimoli nuovi al mio lavoro, riuscendo a coniugare il grande impegno con il piacere o addirittura il divertimento per quello che facevo.

Altro fil rouge è quello riferito alla visione strategica e sostenibile del business: nei miei ruoli apicali ho avuto la possibilità di incidere sullo sviluppo della cultura e delle policy aziendali, con un impatto positivo sia sullo sviluppo che sulla sostenibilità del business non solo a breve ma anche a medio-lungo termine, attraverso piani di investimento sulle persone e sull’innovazione di prodotto e di processo.

E questo mi porta ad un altro fil rouge. In tutta la mia carriera infatti ho cercato di portare pensieri ed azioni innovative e questa mia attitudine si basa su un mantra, cioè l’importanza di partire dai bisogni del target – inteso come B2B partner, consumer, collaboratori e dipendenti dell’azienda – a cui indirizzare l’iniziativa. Ho fatto mia la visione appresa nel settore dei beni di largo consumo – Henkel – e l’ho portata sia nel settore dei servizi assicurativi– Europ Assistance e Allianz Partners, che nel farmaceutico.

Oggi è Presidente di AICEO, l’associazione dei CEO. Ci spieghi cosa è AICEO e su che principi si fonda.

AICEO nasce 12 anni fa con l’intento di permettere ai CEO di confrontarsi in una community a loro dedicata. È una community di persone che ha una duplice missione: la prima è quella di fare networking, scambio di best practice, confronto su temi di attualità e mettere a fattor comune le proprie esperienze. La seconda – che ho portato da Presidente con il mio programma attraverso i miei due mandati – è quella di portare grazie alle nostre competenze ed esperienze un contributo al paese Italia.

Il programma di AICEO si è sviluppato su sei tavoli ispirati agli ESG dell’Agenda Universale 2030 -con focus su temi dove noi CEO possiamo portare un contributo fattivo – e sono:

  • lavoro e formazione, partendo dal problema del mismatch tra le competenze che escono dal sistema scolastico e quelle ricercate dalle aziende – es. competenze STEM;
  • inclusione e meritocrazia, con riferimento all’attuazione delle pari opportunità verso tutte le comunità che non sono rappresentate;
  • trasformazione digitale;
  • ambiente e sostenibilità;
  • salute e in generale sanità, aspetto determinante non solo per la vita, ma anche per l’economia del paese come dimostrato dalla pandemia;
  • In ultimo, il tema del turismo, settore di rilevanza strategica per il nostro Paese rappresentando il 13% del PIL e 3,5 milioni di posti di lavoro.

In questo secondo triennio vogliamo ulteriormente sviluppare iniziative di networking creando la AICEO Club House in Foro Bonaparte 22 e partnership con associazioni o organizzazioni che siano in sintonia con i nostri valori e obiettivi, confermando la partnership strategica con Deloitte che ha contribuito al lavoro dei tavoli e sviluppandone di nuove come Carter&Benson, AIDP e AON.

Paola Corna Pellegrini, Presidente di AICEO.

Cosa è Winning Women Institute e quali sono gli obiettivi che vuole raggiungere?

Winning Women Institute è una società benefit fondata nel 2017 che ha come obiettivo quello di divulgare il principio della Parità di Genere nelle aziende.

Prima in qualità di presidente del Comitato Scientifico e ora come Presidente di Winning Women Institute, insieme al comitato scientifico, abbiamo creato nel 2017 un modello quantitativo di misurazione della parità di genere, detto Dynamic Model Gender Rating, che prevede KPI quantitativi ed è volto a certificare le aziende secondo il principio della Parità di Genere in modo tale che questo approccio diventi parte dei processi e della cultura aziendali.

Con il supporto di AICEO e di altre 70 Associazioni al femminile raggruppate in una community chiamata #INCLUSIONEDONNA, abbiamo sviluppato la prassi UNI/PdR 125:2022, riferimento standard per la certificazione di Parità di Genere delle aziende. Abbiamo lavorato a stretto contatto con UNI (Ente Normativo Italiano) e dopo l’approvazione e la contestuale firma della prassi, è diventato il riferimento della L.162/2021 (Legge Gribaudo) che ha introdotto il concetto di certificazione di Parità di Genere per le aziende, dando loro diritto ad avere sgravi contributivi e premialità nelle gare d’appalto. La Ministra Bonetti ha inoltre inserito nella Missione 5 del PNRR (M5) la prassi in riferimento e la relativa certificazione, facendola diventare uno dei pilastri della M5 e ha stanziato dei fondi per aiutare le piccole e microimprese a certificarsi.

L’obiettivo prioritario che oggi ha Winning Women Institute è quello di accompagnare le aziende nella fase di pre-assesment del loro stato di salute rispetto alla certificazione di Parità di Genere Nazionale e che un numero sempre più grande di aziende si certifichi secondo UNI/PdR 125:2022.

Che consiglio darebbe a un giovane che sta per affacciarsi al mondo del lavoro?

Il primo passo che un giovane deve fare è domandarsi quali sono le proprie passioni e seguirle. Pensate in grande e pensate positivo in modo da poter raggiungere dei traguardi importanti perché se vi autolimitate – parlo soprattutto alle donne – vi precludete esperienze, soddisfazioni e risultati. È importante avere un’apertura verso tutto quello che è diverso da noi e curiosità verso tutto ciò che non appartiene alla nostra comfort zone. Continuare ad esplorare ed imparare con una visione di life long learning. In ultimo, come criteri di scelta delle aziende, guardate non solo i risultati economici ma anche se sono impegnate in modo autentico sui temi di inclusione, ascolto e valorizzazione delle persone e delle loro diversità.

Luca Brambilla