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Cos’è la PNL
Anche in Italia è arrivata, ormai da anni, la PNL, acronimo per programmazione neuro linguistica: tuttavia, c’è ancora confusione riguardo a cosa bisogna fare per diventare un esperto in questa affascinante disciplina.
Partiamo da qualche piccolo elemento storico: nel 1978 i fondatori della PNL, Richard Bandler e John Grinder, crearono la Society of Neuro-Linguistic Programming (Society of NLP) allo scopo di esercitare un controllo diretto sulla qualità di programmi, servizi e materiali utilizzati per insegnare la PNL e certificarne i diversi livelli di apprendimento.
I livelli di apprendimento della PNL
Proprio riguardo ai diversi gradi di apprendimento è utile partire facendo chiarezza su un pregiudizio errato quanto diffuso: non esiste un master in PNL. Proprio così. I tre livelli (più uno) della programmazione neuro linguistica sono tutti allegati alla documentazione firmata in originale da Richard Bandler e dal trainer che ha tenuto il corso frequentato.
Ecco i diversi livelli di certificazione:
- Practitioner: si raggiunge seguendo un corso tenuto da un Trainer certificato;
- Master Practitioner: si raggiunge seguendo un corso tenuto da un Trainer certificato;
- Trainer: si raggiunge frequentando un corso tenuto dallo stesso Dr. Blandler e venendo poi riconosciuti da egli stesso. Grazie a questa certificazione si potrà insegnare la PNL e rilasciare i certificati di frequentazione dei primi due livelli di PNL.
- Master Trainer: sono persone scelte direttamente da Bandler tra i Trainer che hanno saputo dimostrare una conoscenza della materia particolarmente approfondita. Non ci sono corsi per aggiudicarsi questo titolo e non è da considerare un nuovo livello di PNL, nel senso che chi lo detiene non conosce tecniche di PNL diverse rispetto a un Trainer, ma è un titolo onorifico.
Come appena descritto, i diversi gradi di apprendimento della PNL sono chiari e facilmente riconoscibili grazie sia alla documentazione che serve per tenere corsi che a quella necessaria per essere realmente certificati, e non avere in mano fogli firmati che non valgono il costo della carta su cui sono state stampati.
Luca Brambilla