Problem solving: perché identificare il problema è la difficoltà più grande

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Anche se può sembrare banale, nel problem solving, identificare il problema che abbiamo davanti, step fondamentale per poi risolverlo, è più difficile di quanto si pensi.

Questo perché spesso tendiamo a confondere la soluzione del problema con la sua spiegazione, la prima è la via da perseguire per liberarsene, la seconda al contrario ci affossa ancora di più nella nostra situazione, in quanto ci porta a chiedere e a spiegare solo i “perché” abbiamo quel determinato problema, cosa che spesso e volentieri ci demotiva.

Come identificare il problema?

La formula per analizzare il problema in maniera distaccata, senza coinvolgerci ancora di più sul piano personale, è rispondere, non più alle famose 5W ma, alle 4W + 1H:

  • What? Quale è il problema.
  • Who? A chi interessa, chi coinvolge.
  • When? Quando si verifica.
  • Where? Dove, in quali situazioni/luoghi si verifica.
  • How (it works)? Come funziona? Ossia, come si esplicita, come si manifesta nella nostra sfera personale e/o privata?

La chiave del Problem Solving sta proprio nel passaggio dall’analisi dei ‘’perché’’ all’analisi del “come funziona?“.

Problem solving: perché identificare il problema è la difficoltà più grande

Un esempio simpatico citato da G. Nardone in “Problem Solving Strategico“, può essere molto utile per capire questa differenza tra soluzione e spiegazione, e come è facile perdersi a risolvere problematiche non fondamentali per uscire dalla nostra situazione: un progetto della NASA che consisteva nel costruire la penna spaziale, in grado di scrivere in assenza di gravità.

Per risolvere il problema del poter scrivere a gravità 0, vennero usati milioni di dollari, oltre al tempo ed energie di chi lavorò al progetto che ebbe poi successo. Peccato che gli esperti sbagliarono dall’inizio, in quanto il problema non era usare la penna nello spazio, ma scrivere nello spazio, se si fossero soffermati di più sull’analisi del problema in sé, senza pensare al perché le penne classiche non funzionano, avrebbero risolto il problema in 5 secondi e con pochi dollari come i Russi, che scelsero semplicemente di usare le matite.

Ecco, questo è un esempio lampante e semplice, la cui trasposizione vale per qualsiasi problema possiamo trovarci davanti, la prossima volta, invece di guardare troppo avanti e soffermarci inutilmente sul perché siamo dinnanzi a una determinata situazione, definiamo invece con calma e precisione il problema in se, spesso e volentieri la soluzione è così semplice e immediata che non la valutiamo nemmeno.

La Redazione