Quando l’ansia è una cosa positiva

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Tutti sperimentiamo quotidianamente qualche leggera forma d’ansia per i compiti e le responsabilità che ci attendono nel corso della giornata: è facile lasciarsi sommergere dall’ansia, perché il cervello rettiliano lascia che i nostri istinti e timori prendano il sopravvento su di noi. Questo genere di ansia, contrariamente a quanto potremmo pensare, non è però così nociva come crediamo. Anzi, se controllata, può anzi essere un elemento d’aiuto nelle nostre vite.

Il primo ostacolo da superare è la visualizzazione dell’ansia attraverso un obiettivo negativo: vediamo l’ansia come qualcosa da temere ed evitare, ma questo è un pensiero controproducente. In un certo senso, dobbiamo vedere l’ansia come un campanello d’allarme, un messaggio all’interno della nostra mente che ci dice di prestare attenzione. Dobbiamo accettarlo come una parte naturale dell’esperienza umana.

Un altro problema è il nostro errato modo di pensare al cambiamento: siamo stati abituati da sempre a considerarlo qualcosa di pericoloso, ma di fatto la stabilità è un’illusione, mentre l’incertezza è la realtà. E l’incertezza ci rende necessariamente ansiosi e vulnerabili.

L’ansia, insomma, può essere una forma di energia, e si può trovare il giusto equilibrio, se si sa cosa cercare.

Troppa ansia

Alcune persone hanno naturalmente troppa ansia, e questo è un problema. Queste sono le persone che devono avere ragione, potenza, controllo e successo. Orchestrano tutto intorno a loro e sono diffidenti o sospettose. Hanno paura dell’inadeguatezza, del fallimento, dell’essere insignificanti o di essere sfruttati. Chi ha troppa ansia tende ad aspettarsi rispetto e ammirazione, vive la propria vita con alti livelli di frustrazione, mettendo in dubbio le motivazioni altrui ed essendo eccessivamente impaziente.

Poca ansia

Anche poca ansia non va bene: non avere ansia è un po’ come mettere la testa nella sabbia di fronte ai cambiamenti o alle situazioni nuove, senza rischiare, ma apprezzando lo status quo e vivendo in una bolla. Il mondo sta cambiando più velocemente della nostra capacità di adattamento. Abbiamo bisogno di imparare cose nuove e non possiamo rimanere soddisfatti a lungo: per questo è importante permettere a se stessi di sentire la giusta dose di ansia.

Quando l'ansia è una cosa positiva

L’ansia “giusta”

Vivere con la giusta dose di ansia fornisce una tensione sufficiente a spingerci avanti senza farci cercare di controllare cosa succede. È un’energia produttiva.

Il primo passo è mettersi a proprio agio a disagio. Molte persone pensano che l’obiettivo della vita sia essere felici, ma non lo è, l’obiettivo è vivere una vita piena, e a volte ci saranno giorni buoni e giorni brutti. Sviluppare l’abilità di essere a disagio ci darà la consapevolezza di sapere che possiamo superare tutto quello che ci succede.

Bisogna cercare di capire perché se si è ansiosi o eccitati: a rendere buona o cattiva l’ansia è il modo in cui la percepiamo. Se si sta per fare un discorso, per esempio, l’ansia è buona. Invece di cercare di evitarla, bisogna accettarla.

Avere troppa ansia deriva spesso dal fatto che la stiamo alimentando da soli. Ad esempio,” Se non faccio un buon lavoro, mi licenzieranno “. Spesso non è l’evento che causa ansia; è la storia che ci raccontiamo a riguardo.

Tutti i cambiamenti avvengono nel divario tra la nostra realtà attuale e il futuro che desideriamo. Abbiamo un problema che vogliamo risolvere o un obiettivo che vogliamo raggiungere. Nel mezzo c’è la nostra motivazione, il nostro impegno e la nostra ansia. L’ansia è l’energia che ci fa attraversare il vuoto. Dobbiamo avere abbastanza energia per cambiare. Non possiamo cambiare o trasformare noi stessi a meno che non permettiamo a noi stessi di provare incertezza e vulnerabilità.

La Redazione