Come favorire il cambiamento e l’innovazione

“Se continui a fare quello che hai sempre fatto, continuerai ad ottenere ciò che hai sempre avuto.”


Warren G. Bennis

Quando si parla di cambiamento, tutti sono d’accordo. Tutti alzano la mano dicendo: certo, sono favorevole al cambiamento. Segue una seconda domanda: chi desidera e chi è disposto a cambiare? e nelle assemblee cala il silenzio. Il cambiamento come ideale astratto interessa tutti, ma il cambiamento concreto, operativo, è percepito come troppo faticoso per destare entusiasmo. Non c’è da stupirsi, il messaggio sotteso nei nostri contesti di vita è che sia meglio perpetuare abitudini consolidate.

Anche nel lavoro si corre il rischio di svolgere le mansioni in un certo modo, perché si è sempre fatto così; anche il passaggio generazionale nelle piccole e medie imprese spesso avviene con sofferenza per i fondatori, come per i più giovani eredi.

Come favorire il cambiamento e l'innovazione

Tutto intorno a noi muta e noi stessi siamo in continuo mutamento, che se ne sia o meno consapevoli. Il nostro cervello, mentre dormiamo, rigenera le proprie sinapsi e ne crea di nuove, libera la memoria da quello che non ci è più necessario. Così fanno le cellule degli altri organi, come quelle degli animali e delle piante.

Le comunità aziendali, reti di persone in cambiamento, dovrebbero assecondare questo processo: non solo per necessità vitale, come forma di sopravvivenza alle crisi del mercato e ai cambi di vertici, ma anche per migliorare lo standard di vita di tutti i dipendenti, dei collaboratori e dei manager. La tensione a ottenere di più esclusivamente in termini di profitto è discutibile; è invece auspicabile ottenere di più in termini di gratificazioni e relazioni sane.

Dobbiamo essere portatori di un modello strategico di relazione, lavorando per migliorare noi stessi e gli altri. Se noi per primi siamo portatori di novità, l’innovazione coinvolgerà anche gli altri.

Il brano che avete letto è stato tratto dal libro Comunicazione Strategica – Le origini del Metodo O.D.I.® del Prof. Luca Brambilla – ed. FAG.

Luca Brambilla