Tre consigli per andare oltre l’invio del curriculum

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Sono noti a tutti i numeri relativi alla disoccupazione giovanile. I fattori che hanno causato la mancanza di lavoro tra i giovani sono diversi e non è certo il mio compito quello di elencarli. La mia intenzione è invece quella di dare tre suggerimenti per aumentare le proprie possibilità di trovare un lavoro che vada oltre alla classica operazione di inviare il curriculum versione europea. Si tratta di atteggiamenti vincenti che ho osservato in questi ultimi mesi di lavoro in cui ho avuto modo di partecipare a un team di selezione del personale di un’importante azienda che doveva assumere diverse figure lavorative per i più svariati ruoli operativi e strategici.

1) Portare il curriculum a mano in azienda

Sicuramente si tratta di un’operazione più pesante sia fisicamente che soprattutto psicologicamente, perché si prenderanno molte porte in faccia. Bisogna munirsi di una bella faccia tosta e andare nelle hall delle aziende chiedendo di parlare per lasciare il curriculum al direttore del personale, e via via l’aspettativa calerà fino a quando magari si sarà solo ottenuto di lasciare il proprio cv alla segretaria. Questo comportamento però dà un ottimo segnale perché si dimostra che si è disposti a “metterci la faccia” non solo a parole, ma nel concreto, e a parità di condizione con altri che avranno soltanto inviato il curriculum avrete sicuramente molte possibilità in più di essere assunti.

Tre consigli per andare oltre l'invio del curriculum

2) Imbucatevi in gruppi specialistici

Sia su Facebook che su Linkedin ci sono molti gruppi su certe tematiche particolari di lavoro. Il suggerimento è quello di entrare in diversi di questi gruppi, come nei forum sui diversi siti, e da una parte leggere attentamente i commenti e le discussioni per capire la forma mentis di chi lavora in certi ambienti e di quali possono essere le loro problematiche principali o le skills che gli hanno permesso di ottenere il lavoro che desiderate. Dall’altra parte ogni tanto commentate anche voi, ma sempre con la massima professionalità, evitando di tirarvela. Avrete così delle chance di essere notati da qualche senior che potrà apprezzare la vostra intraprendenza e contattarvi.

3) Studiate!

Non c’è un leader, una persona di successo che non racconti di quanto tempo ha speso sul lavoro, e in particolare a studiare il proprio mercato, prodotto, o sulla propria formazione personale. È noto ad esempio che Steve Jobs raccontasse che dietro un’idea geniale ci sono 50.000 ore di lavoro per realizzarla. Abituatevi a pensare che se non avete un lavoro significa che, almeno per ora, non siete all’altezza di un certo incarico e che quindi conviene studiare per formarsi di più. Nell’era digitale che stiamo vivendo ci sono per fortuna molti strumenti per aiutarsi a farlo e darsi un metodo. Aprite quindi la vostra pagina FB, il vostro piccolo blog in cui dovete scrivere, fare video in cui raccontate cosa avete imparato. Questo tipo di lavoro dimostrerà che siete alla continua ricerca di migliorare voi stessi come professionisti e vi darà una carta in più rispetto alla maggior parte dei vostri giovani o meno competitors per la ricerca del lavoro.

Questi sono solo alcuni dei suggerimenti che mi sentirei di dare a un giovane che è alla ricerca del lavoro, ma l’idea di fondo che sta sotto a tutte queste dritte è che il lavoro, purtroppo, non è un diritto e, soprattutto, non arriva, quasi, mai dal cielo, ma ci vuole un giusto impegno. In fondo vale il noto detto: “Aiutati che Dio ti aiuta”.

Luca Brambilla

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