Un cambiamento in Ferrarelle – Intervista a Mario Iaccarino

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Può parlarci del suo ruolo all’interno di Ferrarelle e di come sta gestendo l’ingresso in una storica azienda? 

Ferrarelle è un’azienda in forte cambiamento manageriale sia in ambito sales che marketing. Io vi sono entrato con la consapevolezza di gestire al meglio la rete vendita, portando contaminazione e competenze da aziende che fanno del planning e dell’execution il fattore critico di successo. Il team sales di Ferrarelle si contraddistingue per le ottime perfomance raggiunte negli ultimi anni ed il forte livello di collaborazione con i clienti, il mio ruolo in questa evoluzione, sarà quello di proteggere i buoni risultati raggiunti e massimizzare il valore che l’azienda potrà portare sul mercato. 

Come sta agendo sugli aspetti tecnici di processo e come si approccia al tema soft skills? 

Il team sales di Ferrarelle è composto da professionisti che hanno una lunga esperienza professionale, quindi il lavoro dell’Head of Sales in questo contesto, non è quello di lavorare su competenze hard quali “Capacità Negoziali” o “Customer relationship” perché fanno parte del DNA di questa struttura, bensì far capire alle persone che, in un contesto di scarsa reperibilità delle materie prime ed ottimizzazioni industriali, la necessità di migliorare il forecasting e ragionare in ottica di Revenue Growth Management, diventano fattori fondamentali per l’evoluzione di questa realtà. 

In merito al tema delle soft skills, posso dire che sono state essenziali per il mio percorso. In un’organizzazione fino ad oggi statica, è fondamentale aprire un dialogo chiaro e trasparente con tutti i collaboratori, capirne i bisogni e le necessità ed infine valutare per la singola persona qual è il modo migliore per affacciarsi al cambiamento. Avere un ascolto attivo, creare un rapporto empatico con i propri collaborati ed essere allineati sui progetti strategici aziendali penso siano i requisiti fondamentali per avviare il processo di cambiamento di cui abbiamo bisogno. 

Intervista a Mario Iaccarino, Head of Sales Retail Italy di Ferrarelle, l’acqua preferita dalle famiglie Italiane.

Come ha gestito il suo ingresso durante la pandemia? Quali elementi ha imparato Ferrarelle dalla pandemia che manterrà nel periodo post? 

Un cambio lavorativo è sempre una sfida importante, se a questo si aggiunge l’impossibilità di vivere a pieno la cultura aziendale, conoscere personalmente i propri stakeholders e doversi relazionale anche con il proprio team attraverso un device, direi che l’inserimento non è stato semplicissimo ma sono molto felice della scelta fatta poiché ho ricevuto da subito, piena collaborazione da parte di tutti i colleghi per facilitarne la transizione. 

Operativamente ho cercato immediatamente contatti one to one, soprattutto con i miei collaboratori, ed ho fissato routine settimanali (anche intra-funzionali) che mi permettessero di condividere i principali argomenti con tutte le persone interessate. 

La tecnologia ci ha permesso di mantenere vivi i rapporti con i principali stakeholders esterni, ma non è certamente la modalità migliore, specialmente in ambito commerciale, spero quindi che a breve si possa ritornare ad avere incontri “fisici” con tutti i nostri clienti. 

D’altro canto, però, sono fortemente convinto che quanto imparato in periodo di lockdown vada valorizzato. Lo smart-working è una modalità di lavoro che ottimizza i tempi di spostamento, permette alle persone di poter scegliere il proprio luogo di lavoro ed ha un impatto positivo sui costi di gestione, inoltre non ho ancora letto di studi e/o report che dichiarino un abbassamento di performance di dipendenti in regime di smart-working, quindi penso che, con le giuste tutele, sia una modalità da difende anche per il futuro. 

Quali sono gli obiettivi del 2022? 

Nonostante la pandemia, negli ultimi 2 anni Ferrarelle ha avuto ottimi risultati sul mercato, guidato dal canale moderno. Il contesto attuale però è molto complicato, il forte aumento delle materie prime, il contesto socio-economico e l’inflazione attesa non sono le condizioni migliori per guardare al futuro con forti ambizioni di crescita, nonostante questo però abbiamo le idee chiare e voglia di consolidare la crescita sul mercato. 

Aumenteremo gli investimenti sui nostri brand, soprattutto su quelli storici e lavoreremo con grandi innovazioni in tutte le categorie trattate. Con queste due leve siamo convinti di poter continuare a portare valore sul mercato. 

Che consiglio darebbe ai giovani che stanno entrando nel mondo del lavoro? 

A tutti i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, suggerirei di immaginare il proprio percorso professionale, prendendo decisioni, facendo esperienze e mettendosi a disposizione delle necessità aziendali, con sempre chiaro in mente il punto di arrivo. 

È necessario avere una visione sul medio-lungo termine ed approcciare tutte le esperienze nel modo più umile e aperto possibile così da assorbire ed imparare dal mercato. Ciò crea consapevolezza nei propri punti di forza e nelle proprie aree di sviluppo. L’umiltà è una qualità per me fondamentale, perché abbinata una buona formazione ed alla capacità di creare e sviluppare il proprio network creano i presupposti per aspirare ad un percorso di carriera eccellente. 

Luca Brambilla