UN PERCORSO DA MEDAGLIA D’ORO – INTERVISTA A GIORGIO MARTINI

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Giorgio Martini è il Purchasing Global Head General Assembly, Paint & Capex Logistic presso Stellantis, insieme di 14 iconici brand automobilistici e di due rami dedicati alla mobilità che puntano a migliorare il modo in cui le persone si muovono e creano connessioni. In questa intervista ci racconta la sua esperienza e com’è arrivato a vincere il premio Gold Manager promosso dal Gruppo Giovani di Federmanager.

Lei è Purchasing Global Head General Assembly, Paint & Capex Logistic presso Stellantis. Ci racconti gli step principali della sua carriera.

Sono un ingegnere aerospaziale che ha successivamente fatto il passaggio al settore automobilistico. La mia decisione di cambiare campo è stata dettata dalla consapevolezza che l’industria aerospaziale offriva opportunità molto specializzate e temevo di diventare focalizzato su competenze tecniche che potessero limitare la mia flessibilità in altri contesti professionali.

Dopo la mia esperienza in una società aeronautica, ho ricevuto un’interessante proposta di lavoro nel settore automobilistico presso GM Fiat. Da allora, ho continuato a lavorare nel campo del procurement, beneficiando della fortuna di poter cambiare diversi ruoli all’interno della stessa azienda, evitando così la necessità di cambiare impiego. Per sei anni ho ricoperto il ruolo di acquisitore dei materiali diretti, concentrandomi sui materiali destinati alla produzione e lavorando nell’area degli interni vettura. Successivamente, ho fatto il passaggio allo sviluppo prodotto, dove mi occupavo dell’interfaccia con la parte di sviluppo dei nuovi modelli. Ho gestito diversi progetti sia in Italia che all’estero, prima di assumere il ruolo di Enlarge Europe Head of interior supplier quality. Dal 2019, ho ampliato la mia esperienza passando alla gestione degli indiretti e attualmente ricopro la posizione di Global Manager in quest’area.

Qual è il ricordo più bello dal punto di vista professionale o anche personale che la ispira ogni giorno nel suo lavoro?

Ci sono un paio di progetti che mi sono particolarmente rimasti nel cuore, in cui ho assistito alla creazione di qualcosa partendo da zero, soprattutto in due contesti diversi. Uno di essi è stato il coinvolgimento nell’istituzione di un nuovo stabilimento in Serbia nel 2011. Ho seguito l’intero progetto, contribuendo alla qualificazione dello stabilimento Zastava. È stata un’avventura entusiasmante in quanto ho seguito da vicino tutti i fornitori, rappresentando una delle sfide più significative che abbia affrontato.

Inoltre, ho avuto la fortuna di essere tra i primi a recarmi a Modena nel 2013, assistendo alla nascita della nuova piattaforma dell’Alfa Romeo. Abbiamo visto sia prendere forma una parte di ingegneria sia il rilancio del marchio. Entrambi questi progetti hanno lasciato un’impronta profonda in me e hanno contribuito in modo significativo alla mia crescita professionale.

Giorgio Martini, Purchasing Global Head General Assembly, Paint & Capex Logistic presso Stellantis.

L’anno scorso ha ricevuto il premio come Gold Manager dal Gruppo Giovani di Federmanager. Cosa ha rappresentato per lei questo riconoscimento?

È stata una bellissima sorpresa arrivare nelle fasi finali del contest. La mia partecipazione è nata dalla curiosità e dalla voglia di confrontarmi con gli altri. Il fatto di arrivare in finale con il riconoscimento gold è stato per me un momento di riflessione profonda che mi ha permesso di elaborare il ricco bagaglio di esperienze accumulato in 22 anni di lavoro. Spesso trascuriamo il fermarci a riflettere sul nostro percorso, ma questa opportunità di mettermi in gioco e raccontare la mia storia agli altri è stata un’occasione unica. È diventata un tassello prezioso da aggiungere al mio bagaglio personale, regalandomi maggiore consapevolezza. Inoltre, è stato ispirante poter condividere esperienze e ambizioni con altri giovani manager che partecipavano al contest.

Quali sono gli elementi di valore che contraddistinguono il suo stile di leadership e lei come persona?

Sono fermamente convinto che la chiave del mio approccio al business risieda nell’empatia e nell’umiltà, due qualità che considero fondamentali. L’empatia, perché credo che mettersi nei panni degli altri sia cruciale per sviluppare una strategia efficace. L’umiltà, perché nel contesto attuale ritengo che sia importante essere consapevoli delle proprie limitazioni e competenze, dimostrando apertura nel mettersi in gioco e acquisendo così una preziosa conoscenza. Queste due caratteristiche sono, a mio avviso, elementi chiave per costruire relazioni solide e per affrontare con successo le sfide del mondo aziendale contemporaneo.

Che suggerimento darebbe ad un giovane che vorrebbe diventare manager?

Un consiglio che desidero condividere con i giovani che si stanno affacciando nel mondo del lavoro è di non concentrarsi esclusivamente sul lavoro da remoto. Lo considero una sorta di prigione, poiché i passi cruciali nella carriera e nel cambiare lavoro spesso hanno origine dalla socializzazione nei corridoi aziendali. Da quando il lavoro è diventato prevalentemente remoto, ho notato un aumento molto lento del mio network, poiché le riunioni sono spesso settorializzate e coinvolgono solo persone strettamente legate a quel settore specifico. C’è il rischio di sviluppare una visione ristretta e di non essere in grado di guardare oltre il proprio ambito professionale. Nelle prime fasi della carriera, soprattutto per coloro che aspirano a ruoli manageriali, ritengo che la socializzazione rivesta un ruolo fondamentale. La creazione di un network è essenziale per capire le esigenze e le realtà diverse, oltre a fornire opportunità di crescita e apprendimento.

Luca Brambilla