Una Visione per un Futuro Equilibrato – Intervista ad Anna Lapini

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Donne che si danno la mano

Anna Lapini, dal 2021 Presidente nazionale del Gruppo Terziario Donna Confcommercio, è appassionata di design e titolare, ad Arezzo, di un negozio alla terza generazione specializzato in oggetti per la casa. In questa intervista rivela le forze motrici del suo impegno nel mondo associativo: offrire opportunità alle donne promuovendo l’imprenditoria femminile, nell’interesse dell’intera società. Profondamente convinta che sia “il noi che vince”, riproduce questo mantra sia nella sua vita personale che professionale.

Ricopre la carica di Presidente nazionale del Gruppo Terziario Donna Confcommercio. Ci racconti di più di questa realtà.

Terziario Donna è un Gruppo trasversale che opera all’interno di Confcommercio, l’Associazione datoriale più rappresentativa in Italia. Il Gruppo a livello organizzativo si articola in oltre 60 gruppi territoriali. Le imprese femminile che rappresentiamo, del commercio, del turismo dei servizi, delle professioni, sono oltre 250.000. Le imprenditrici in Italia rappresentano il 22% del totale, una percentuale stabile da tempo. Ma sempre più donne che intraprendono un’attività imprenditoriale, 7 su 10, scelgono il settore del terziario e delle professioni. La presidenza di Terziario Donna è arrivata dopo una lunga esperienza come dirigente presso Confcommercio, dove ho ricoperto diversi ruoli di responsabilità a livello provinciale, regionale e nazionale, sempre guidata dalla convinzione di sostenere le imprese, le donne e i territori.

Il nostro gruppo sostiene l’imprenditoria femminile e lavora per ridurre il divario di genere nelle istituzioni e nell’economia. Siamo impegnati in azioni di formazione, sviluppo di proposte per una maggiore inclusione e rappresentanza femminile, perché siamo convinte, e gli studi in merito ci danno ragione, che una maggiore presenza femminile nei ruoli decisionali vada a beneficio dell’intera società.

Quali sono i valori sui cui si fonda la sua mission e che guidano la sua vita professionale e personale?

Durante il mio impegno come incaricata per Confcommercio sui temi della legalità, ho avuto modo di incontrare il leader di Libera, Don Ciotti, e sentirlo pronunciare una frase che mi ha profondamente colpito: “non è più il tempo dei navigatori solitari, anche il potere ha bisogno di condividere perché è il noi che vince”. Significa che ognuno di noi deve mettere in gioco la propria responsabilità, ma è necessario costruire dei percorsi, insieme.

Ho cercato di adottare questo concetto di squadra a cominciare dal Consiglio nazionale – formato da 24 componenti – nel quale tutte collaborano insieme, ciascuna con la propria peculiarità e talento.  E quelle di noi che si sono affermate in ruoli di rilievo, spendono le proprie energie per aiutare e creare opportunità per le altre, a cominciare dalle imprenditrici più giovani. Donna, imprese e futuro sono le nostre parole chiave. Promuoviamo la visione di genere riconoscendo il ruolo centrale delle donne imprenditrici nel cambiamento economico e parallelamente realizziamo progetti e strumenti per favorirne la crescita, perché molte imprese femminili sono ancora vulnerabili, con bassa capitalizzazione, pochi dipendenti e limitata propensione all’export.

Anna Lapini, Presidente nazionale del Gruppo Terziario Donna Confcommercio.

Quali sono le sfide che, come donna, ha dovuto affrontare e che la società ci pone e impone? Che valore può avere in questo tentativo la formazione?

Nella mia esperienza nella piccola e microimpresa, non ho mai percepito una differenza di genere, fa chi sa fare. E così in famiglia. Ho avuto l’esempio dei miei genitori e ho avuto la fortuna di poter approfondire la mia formazione. Fare impresa non è facile, e non solo per le donne: le difficoltà, i momenti critici, le battute di arresto ci sono sempre. Per questo è importante farsi trovare pronte, formarsi, anticipare i cambiamenti dell’economia e della società. Come Gruppo stiamo investendo tanto in questo campo, tramite i nostri progetti formativi e informativi, allo scopo di abbattere alcuni bias di genere e far emergere le potenzialità femminili.

“La vita delle donne è un valore. Difendiamola, insieme.”: le ricorda qualcosa questo slogan? Com’è nato? Ci racconti ciò che non ha ancora detto sulla campagna contro la violenza sulle donne intrapresa a novembre 2023.

La violenza di genere rappresenta una grave piaga sociale. In occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne, il 25 novembre, Terziario Donna Confcommercio sin dal 2021 ha lanciato una campagna social diffusa attraverso i propri canali online. Quest’anno, per la prima volta, abbiamo coinvolto anche gli uomini che hanno partecipato con entusiasmo. La campagna ha coinvolto 184 testimonial, uomini e donne di Confcommercio, che hanno prestato il loro volto per rappresentare l’impegno dell’intero sistema confederale attraverso mosaici fotografici in bianco e nero. La campagna ha ottenuto un notevole successo, dimostrando che difendere il valore della vita delle donne è un impegno che ci riguarda tutti.

Che suggerimento darebbe alle donne che cercano di essere imprenditrici di sé stesse e nel mondo del lavoro?

Il mio consiglio parte da un pensiero del Prof. Zamagni, docente dell’Università di Bologna, secondo il quale perché le pari opportunità si realizzino sono necessarie tre dimensioni, fra le quali la “capacitazione”, intesa come capacità di azione, ossia la capacità di agire, di scegliere e di raggiungere i propri obiettivi. Non siamo veramente liberi finché non possiamo realizzare almeno in parte il nostro progetto di vita. Quindi il mio consiglio principale è quello di essere determinate e di perseguire la libertà, sempre nel rispetto degli altri, ma anche di sé stesse. Oltre a cambiare il contesto che ci circonda, possiamo sempre modificare il nostro atteggiamento: che non significa adattarsi, e tantomeno rassegnarsi, ma al contrario, prendere consapevolezza delle proprie capacità.

Giorgia Raguzzi